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ANCORA IL NOSTRO GEPPY AMATO, CHE CI ILLUSTRA ALCUNI PRINCIPI DEL WING CHUN E CE NE PARLA IN MANIERA SEMPLICE E COMPRENSIBILE.

Wing Chun
“Il Principio”

Di:  Geppy Amato

    

Come gia’ scritto nei precedenti articoli, il wing chun è legato a tanti principi  :

  • Rombo (passi  e  footwork)

  • Linea centrale (difesa  e attacco)

  • Cunei  (Tridimensionale, interni ed esterni)

che rendono quest’arte  unica e particolare,  in  quanto  rappresentata  non da una tecnica… ma da  tanti principi.

Da aggiungersi a questi… ce ne sono altri 8, suddivisi in:

4 Principi di strategia e combattimento:

  1. se la strada e libera  ATTACCARE

  2. altrimenti cercare il CONTATTO

  3. se indietreggia  SEGUIRE

  4. se è più forte CEDERE

Cosa vuol dire?

  1. se la strada e libera  ATTACCARE: Il (1°) principio è semplice e viene normalmente eseguito in situazioni  di difesa da strada,  cioè come l’aggressore tenta di fare  qualcosa  facendo uso della cosiddetta SOLUZIONE UNIVERSALE  lanciarsi addosso  seguendo una linea retta  attaccando 

(arti superiori =pugni a catena) (arti inferiori =calcio frontale).

  1. altrimenti cercare il CONTATTO: Il (2°) principio  invece, nasce dalla fase (1) quando  la SOLUZIONE UNIVERSALE  non ha dato esito positivo, cioè l’aggressore (artista marziale) si è difeso e  quindi il wingchun man  è costretto a cercare  un contatto sia con le gambe  che con le braccia,  facendo ciò il wingchun man  riesce a capire le intenzioni  dell’aggressore, per dare in tempi brevissimi (reazioni istintive) una giusta risposta  a qualsiasi tipo di attacco.

    

Ma come avviene ciò?

Ciò diventa possibile perchè ci viene in aiuto il Chisao e chuigerk,  che tramite il contatto:  braccia  e braccia dell’aggressore, gambe e gambe dell’aggressore; permette al  wingchun man  di adattare la  propria persona a qualsiasi  spinta, pressione , attacco gli viene portato.

  1. se indietreggia  SEGUIRE: Il (3) principio non è altro che il proseguio del (2)  la cosa ci insegna che nel caso in cui l’aggressore se ne fugga  od indietreggia, il wingchun man lo segue come un ombra attaccandolo.

  2. se è più forte CEDERE: Il (4) principio invece e’ un po’ piu’ complesso perche’ introduce il concetto di CEDEVOLEZZA  che non va’ confusa con la PASSIVITA’. Ritornando alla fase (2)  se l’aggressore è più forte di noi,  per poterci difendere dobbiamo cedere  sempre attivamente e permettere all’aggressore di fargli fare ciò che vuole fare senza  usare la forza,  perchè il più debole avrebbe sempre la peggio  in casi del genere,  ma fortunatamente  il wing chun insegna a non opporci alla forza con la forza, ma  ad assorbire , svuotare  le forze altrui. E’ ovvio che per poter applicare questo principio c’è dietro tutto un lavoro particolare  di posture, bilanciamenti, stabilità, rotazioni , di gambe , tronco ed arti superiori.

4 Principi di forza.

  1. Liberarsi della propria forza

  2. Liberarsi della forza dell’avversario

  3. Sfruttare la forza dell’avversario

  4. Aggiungere la nostra energia

Liberarsi della propria forza: Il  (1) principio  è il più complesso da effettuare in quanto  presuppone uno stato  mentale e fisico  non proprio di noi occidentali , in quanto tutto ciò che facciamo ed usiamo per sentirci più macho,  la forza  bruta .Nel wing chun questo tipo di forma mentis la si deve abbandonare, cosa non semplice da fare  ; ecco allora che ci viene in soccorso lo studio delle forme (o kata in altri stili)  . Tramite lo studio di esse, l’essere umano impara a rilassarsi  e quindi ad abbandonare nel tempo la forza.

Liberarsi della forza dell’avversario: Il  (2) principio è legato al (3) ed è simile al (4)  principio di strategia e combattimento .

3) Sfruttare la forza dell’avversario

4) Aggiungere la nostra energia

Dove il wingchun man oltre a CEDERE  impara a  Sfruttare la forza dell’avversario e a ritorcergliela contro (4) principio aggiungere la propria energia raddoppiata.

      

In conclusione quindi, tutti gli 8 principi sono collegati fra di loro e dipendono gli uni dagli altri vicendevolmente . Ma basta  che uno dei punti venga sbagliato, che tutto crolla…  ecco perché  c’è bisogno di molto tempo per  comprendere , interiorizzare e padroneggiare questi principi .

Perche’ il WING CHUN non è un programma , non è una  TECNICA , non è una METODICA DI ALLENAMENTO, ma è UN PRINCIPIO .


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