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ANCORA UN ARTICOLO DI KUNG FU… ANCORA UN ARTICOLO SUL WING CHUN… ANCORA UN ARTICOLO DI GEPPY AMATO… SEMBRA PROPRIO CHE IL NOSTRO ULTIMO E SIMPATICO COLLABORATORE SIA OLTREMODO PRODUTTIVO, ALMENO SOTTO QUESTO ASPETTO. QUALCUNO CI HA SCRITTO PERSINO IN MERITO, PROTESTANDO PER LA SUA EGEMONIA… MA PIU’ CHE RISPONDERE AGLI ALTRI CHE SONO LIBERI DI POTER FARE LA STESSA COSA… MICA POSSIAMO FARE ALTRO, SE NON PUBBLICARE TUTTO CIO’ CHE GENTILMENTE CI VIENE INVIATO, NATURALMENTE SE CONSONO ALLO STILE EDITORIALE DELLE NOSTRE RIVISTE.Le cinque tecniche attive del Wing ChunDi: Geppy AmatoNel wing chun esistono cinque tecniche attive che rappresentano il fulcro attorno al quale, ruotano tutti i programmi base del wing chun
Infatti, tramite esse è possibile per un principiante difendersi contro tutti gli altri stili. Sono semplici da applicare, non richiedono doti atletiche e fisiche esagerate; ma solo una tecnica e le giuste angolazioni. Esse sono:
il Cuneo: La prima tecnica è di notevole importanza, in quanto rappresenta quello che viene chiamato “Principio del cuneo” dove si fonde buona parte del lavoro che si svolge in quest’arte. Infatti, tale principio permette al praticante di coprire tutta la propria figura, facendo in modo di essere inattaccabile . Esistono tre cunei tridimensionali che ci servono, oltre che per offendere nella fase avanzata, inizialmente nella fase dell'insegnamento viene usato per difendere la linea centrale, rappresentata non solo dai punti vitali che si trovano su di essa, ma viene rappresentata dalla totalità della nostra persona. A questo punto dobbiamo specificare cos’è la linea centrale. Essa rappresenta la divisione (piano saggittale) che divide ipoteticamente il nostro corpo in due parti uguali. E’ questo un concetto molto importante nel wing chun, perchè su di essa si trovano i punti vitali (genitali, bocca dello stomaco, gola, mento, naso, occhi) ma oltre a difendere i punti vitali, il wingchun man deve imparare anche ad attaccare l’aggressore sulla linea centrale per lo stesso motivo, in quanto il wingchun man deve riuscire a risolvere lo scontro nel minor tempo possibile. Ecco perchè fa uso di tecniche che economizzano il movimento.
Quindi i cunei vengono usati sia per difendersi che per offendere . Abbiamo due tipi di cunei nell'applicazione "interni ed esterni" e lo si può anche usare nella fase di intercettazione nell'attacco dell'avversario . Il cuneo interno lo si usa per difendersi quasi sempre dagli attacchi esterni alla nostra guardia, mentre i cunei esterni li usiamo quasi sempre, quando l'aggressore ci attacca all'interno della nostra guardia. Il TanSao: Il Tansao invece, “mano rivolta verso l’alto” nasce dal cuneo portando il gomito dall’esterno verso il basso, con una piccola rotazione del braccio. Anche qui esistono due tipi di tansao, quello frontale e quello in side basic. Nell’applicazione vengono usati per difendersi da ganci e da diretti al volto… Sia questa che le successive tecniche, vengono usate attivamente e simultaneamente in quanto nel wing chun, non esiste prima la schivata e poi l’attacco… ma esiste l’attacco. Cioè il wingchun trasforma la difesa in attacco. Il GaunSao: Poi Abbiamo il Gaunsao “mano che taglia in giu” anche questa tecnica nasce dall’abbassamento del taglio della mano verso il basso. Anche in questo caso esistono due tipi di Gaunsao frontale e in side basic. Nell’applicazione vengono usati contro attacchi al fegato ed alla milza, oppure per difendersi da calci frontali. Questa difesa, come il Tansao, deve essere portata in modo attivo e simultaneamente.
Il PakSao: Invece il PakSao “mano che spinge” è la più semplice tecnica da applicare. Esistono vari tipi di Paksao (4) avente ognuno un modo di difendere che differisce dall’altro. L’ultimo Paksao si impara quando si inizia a praticare il Woodeen Dummy (manichino). Il paksao come il cuneo ed il gaun sao ed il tansao viene usato sia come difesa che come attacco contro pugni diretti che mirano tra lo sterno e la gola. Anch’esso deve essere applicato attivamente . Il GumSao: L’ultima tecnica attiva e il GumSao “mano che schiaccia” viene usata non tanto come le altre 4… perchè è una difesa che viene usata non in molte applicazioni, ma in particolar modo contro montanti e specialmente nella corta distanza, per difendersi dalle ginocchiate . Ovviamente anch’essa deve essere usata in modo attivo. |