I VECCHI PRATICANTI DI KARATE ITALIANI RICORDERANNO
SICURAMENTE CHE NEGLI ANNI 60/70, IN TUTTI I DOJO C’ERA UN QUADRETTO CHE
RIPORTAVA LE 10 REGOLE FONDAMENTALI DA RISPETTARE NELLA PALESTRA. OGNI MAESTRO
POI, CHI PIU’ CHI MENO… ADATTAVA E MODIFICAVA QUESTI COMANDAMENTI A SUO PIACERE
E GIUSTA CONVENIENZA PER LA PRATICA ALL’INTERNO DEI DOJO. ADESSO LEGGIAMO ALCUNI
DI QUESTI CONSIGLI, DATICI AL TEMPO E PERSONALMENTE DA COLUI CHE E’ ANCORA
CONSIDERATO L’EMBLEMA DEL KARATE MODERNO NEL MONDO: IL MAESTRO Gichin Funakoshi.
I COMANDAMENTI DEL KARATE
(consigli per il praticante)
Di: Gichin Funakoshi (da:
www.irimi.it)
Tratto da "Karate-do Kyohan" - traduzione: Claudio Vacchi
La parola "Bu" di Budo (arti marziali tradizionali) si scrive
utilizzando il carattere cinese che significa "fermare", tale carattere è
rappresentato da due alabarde incrociate ed ha il significato di fermare un
conflitto.
Dato che il Karate è un'arte marziale (Budo), il suo
significato etimologico non deve essere dimenticato e le tecniche non devono
essere utilizzate sconsideratamente.
Giustizia e vigore sono gli attributi della giovinezza. Il
vigore è stimolato dalle arti marziali e si può esteriorizzare attraverso
l'azione benefica ma anche malefica.
Così,
se il Karate-do è praticato correttamente, permette di fortificare il carattere
e servire la giustizia ma, se è utilizzato in maniera sbagliata, non ha più
niente di umano e corrompe la società.
La forza deve essere utilizzata solo come ultima risorsa, nel
momento in cui il buon senso e la giustizia non hanno prevalso.
Se il pugno è utilizzato sconsideratamente, allora colui che
lo utilizza perderà il rispetto degli altri, sarà disprezzato e respinto per i
suoi atti barbari.
I giovani sono inclini alle azioni e alle parole temerarie, anche la
ponderazione è essenziale. Bisogna avere dignità senza essere selvaggi.
Le arti marziali devono elevare chi le pratica al massimo
delle capacità. Non si accordano con l'azione sconsiderata, non devono essere
utilizzate contro gli altri.
Può capitare che se ne prendano di santa ragione, infatti
sono i presuntuosi che, con il loro atteggiamento, dimostrano a tutti di non
aver capito nulla delle arti marziali.
Fermarsi è regredire.
Quelli che credono di aver imparato tutto, che si vantano dei
propri meriti per conoscere qualche movimento di alcuni kata e per aver
acquisito spigliatezza nei movimenti, non sono fatti per praticare seriamente le
arti marziali.
Più ci si perfeziona nel Karate, più si deve meditare sulle parole Issun no
mushi nimo gobu no tamashi (anche un lombrico di due centimentri ha un anima
lunga un centimetro). Non si dice egualmente che più l'albero è alto, più forte
è il vento, eppure il salice non resiste alla tempesta? Inoltre, chi pratica
Karate-do deve considerare l'umiltà e la cortesia come le virtù più elevate.
Mencius ha detto: "Quando il cielo decide di affidare un
compito importante ad un uomo, comincia ad indurire il suo cuore, poi mette le
sue ossa e i suoi nervi alla prova, fa soffrire il suo corpo dalla fame, gli
infligge miseria e povertà, distrugge tutto ciò che lui comincia. Così stimola
la sua volontà, tempra ala sua natura e lo rende capace di compiere ciò che non
sarebbe stato altrimenti in grado di fare."
Se la riflessione mi dimostra che le mie posizioni non sono
giuste, io temerò l'avversario qualunque sia la sua debolezza. Ma se la
riflessione mi dimostra che sono nel giusto, allora andrò contro mille o
diecimila uomini.
Un uomo di valore non minaccia mai, è sempre pronto ma non si
mette mai in mostra; se uccide, sarà senza umiliare; nessun segno di indecenza è
visibile nella sua dimora, il suo cibo non deve mai essere pesante, egli
corregge i propri errori, anche i più piccoli, ma non accusa mai. E' qui che
risiede la forza della sua volontà.
Deve avere spirito generoso e volontà potente. Le sue
responsabilità sono pesanti da portare e la sua strada è lunga.
La benevolenza deve essere un dovere che vi accompagna tutta
la vita.
Si tratta di una missione importante, di uno sforzo che dura
tutta la vita, un viaggio molto lungo.
Un uomo sguainerà la sua spada se è ridicolizzato e si
batterà rischiando la sua vita ma non deve vedervi una prova di coraggio.
Un vero uomo di valore non è mai turbato, anche se si trova
di fronte ad un avvenimento imprevisto o ad una crisi, non si irrita mai nel
momento in cui è attirato in una situazione in cui egli non sia la causa.
Tutto ciò perchè il suo cuore è grande e il suo scopo
elevato.
Otto
importanti massime sul Karate:
-
Lo spirito è in armonia con il cielo e la terra.
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Il ritmo del corpo è quello del sole e della luna.
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La legge tiene conto della durezza e della dolcezza.
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Bisogna agire in accordo con i tempi e i cambiamenti.
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Bisogna applicare le tecniche al momento in cui si trova
l'apertura.
-
Il "Ma" richiede avanzamento ed arretramento, allontanamento
ed avvicinamento.
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Agli occhi non sfugge perfino il minimo cambiamento.
-
Le orecchie sentono intensamente in tutte le direzioni.
Io direi inoltre:
Conosci il nemico, conosci te stesso e in cento combattimenti
non sarai mai in pericolo.
Se tu ignori tutto del nemico ma conosci te stesso hai le
stesse probabilità di vincere o di perdere.
Se ignori tutto del nemico e di te stesso sarai in pericolo
in ogni combattimento.
Vincere cento volte nel corso di cento combattimenti non è
prova di una grande abilità; l'abilità risiede piuttosto nel fatto di
sottomettere l'avversario senza averlo combattuto.
Quando un uccello da preda attacca, vola basso senza stendere
le ali. Quando una bestia selvaggia attacca, striscia con le orecchie appiattite
contro il cranio. Allo stesso modo, quando il saggio si prepara ad agire, sembra
sempre un po' pesante.
Lin Hung-nien dice che una pietra senz'acqua all'interno è
dura. Una calamita senz'acqua all'interno è densa. Se un corpo è duro
all'interno e denso all'esterno, come può essere penetrato?
Se un oggetto presenta una cavità questa verrà riempita. Se
un oggetto presenta una cavità di due centimetri cubi, allora due centimetri
cubi d'acqua basteranno a riempirlo.
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