E’ QUESTO UNO DEGLI ARTICOLI GENTILMENTE CONCESSICI DA
ROBERTO BOCCHETTI (Personal Trainer Professionista
www.personal-trainers.org ) CHE VANNO AD ARRICCHIRE LE APPOSITE RUBRICHE
DELLA NOSTRA RIVISTA ELETTRONICA SULLA PREPARAZIONE ATLETICA. LO ACCOGLIAMO CON
GIOIA TRA I NOSTRI COLLABORATORI E LO RINGRAZIAMO PER LA DISINTERESSATA
COLLABORAZIONE MOSTRATACI.
Relazione tra carichi usati, fibre muscolari reclutate ed
ipertrofia
Di: Roberto Bocchetti 
Per
un atleta natural, che vuole aumentare la sua muscolatura, il carico sollevato
riveste un ruolo molto più importante rispetto ad un atleta che fa uso di
sostanze anabolizzanti.
Vi sarà sicuramente capitato di entrare in palestra e vedere
tipi enormi che si sforzano facendo le alzate laterali o i curl per i bicipiti
con manubri con un peso che anche voi riuscite ad utilizzare, magari senza
neanche sforzarvi, ma sicuramente non siete enormi come loro; la rabbia del
momento viene stemperata dal fatto che capite la dubbia provenienza di quella
massa muscolare enorme e vi rincuorate del fatto che il vostro fisico non è
imbottito di farmaci anabolizzanti e che quindi ci tenete ad avere una buona
salute.
Attraverso alcune nozioni di neurofisiologia ed
elettrofisiologia muscolare cercherò di spiegarvi perchè per crescere avete
bisogno di alzare pesi sempre più consistenti.
Il muscolo è formato da cellule, le fibre muscolari, raccolte
a gruppi ciascuno sotto il controllo di un unico motoneurone: i gruppi di fibre
così assemblati prendono il nome di unità motorie.
Le singole fibre di una unità motoria sono distribuite
casualmente all'interno di una piccola sezione trasversale del muscolo.
In
una sezione, di diametro variabile fra i 5 e i 10 millimetri, sono comprese
fibre di diverse (15-30) unità motorie. Esistono, in uno stesso muscolo, unità
motorie composte da fibre rapide (FF), da fibre intermedie (FR) e di fibre lente
(S).
Le prime si affaticano immediatamente ma sviluppano una
grande forza e sono quelle soggette a maggiore ipertrofia, le ultime sono lente,
sviluppano poca forza e hanno bassissime capacità ipertrofiche, ma hanno una
grande tenuta nel tempo.
Le fibre intermedie (FR) hanno caratteristiche intermedie e
possono cambiare di aspetto avvicinandosi ora al primo ora al terzo gruppo,
cambiando in questo modo le caratteristiche biomeccaniche del muscolo.
Le fibre rapide corrispondono alle fibre bianche (glicolitiche)
e le fibre lente alle fibre rosse (ossidative) dell'anatomia muscolare. Il
movimento è il risultato finale della combinazione di questi elementi, neuronali
e muscolari, in successioni assai diverse, variabili a seconda della velocità ed
intensità del movimento.
La quantità ed il tipo di unità motorie di cui è composto il muscolo ne
stabiliscono le caratteristiche meccaniche.
Un muscolo con prevalenti unità di tipo FF sarà un muscolo
estremamente dinamico e potente, ma con affaticamento molto rapido ed
assolutamente incapace di sviluppare lavoro o tensione muscolare per periodi
prolungati.
Un muscolo dove prevalgono le fibre S, al contrario, sarà
dotato di una buona tenuta, ma svilupperà poca potenza.
La possibilità delle fibre FR di collocarsi fra le fibre S e
le FF consente ai muscoli di cambiare caratteristiche, trasformandosi in muscoli
più resistenti o più potenti a seconda delle sollecitazioni meccaniche a cui
sono sottoposti.
Naturalmente queste trasformazioni sono lente ed avvengono
nel corso degli anni, grazie al continuo esercizio muscolare di una determinata
funzione. I motoneuroni differiscono a seconda del tipo di fibre muscolari che
vanno ad innervare; le fibre lente (S) sono innervate da motoneuroni più
piccoli, mentre le fibre rapide (FF) da motoneuroni grandi.
I
motoneuroni di più piccola dimensione hanno una più bassa soglia di eccitamento,
il che implica che le unità motorie costituite da fibre S vengano reclutate per
prime.
Questo concetto, attribuito a Henneman, prende il nome di
"Principio della dimensione" nel processo di reclutamento delle unità motorie,
che avviene, di regola, con una progressione di questo tipo S-->FR-->FF, con le
FF attivate solamente in alcuni casi, solamente cioè se si rendono necessari
determinati livelli di forza.
Visto che le fibre FF sono quelle maggiormente deputate
all'ipertrofia dobbiamo allenarci cercando di reclutarle e lo faremo solo se il
carico sarà tale che sia le fibre S e FR non basteranno a superarlo.
Capita l'importanza del carico nel processo di reclutamento
delle fibre e la relazione di queste con l'ipertrofia, spero che i vostri
allenamenti d'ora in poi siano più brevi e più intensi.
Bibliografia essenziale: "Neurofisiologia del movimento"
PICCIN, "Le basi fisiologiche dell'educazione fisica e dello sport" IL PENSIERO
SCIENTIFICO EDITORE
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