Alimentarsi naturalmente
		Introduzione di Roberta Cerruti
		
		 Dopo l’articolo apparso su questa 
			rivista qualche tempo fa sul tema dell’agricoltura biodinamica 
			ideata dal giapponese Fukuoka,  pioniere 
			dell’agricoltura naturale o del “non fare”, vorremmo proporvi un 
			altro articolo che potrebbe esserne quasi la prosecuzione… 
			dall’agricoltura naturale alle buone norme per una corretta e sana 
			alimentazione; un’alimentazione naturale, appunto, che abbiamo 
			trovato sul sito di
		ALTRITASTI e che qui vorremmo riproporvi in 
			quanto riteniamo che una corretta alimentazione sia parte integrante 
			del cammino del guerriero. 
		Riteniamo anche sia doverosa una 
			premessa prima di lasciarvi alla lettura dell’interessante articolo: 
			spiegare brevemente che cos’è Altritasti, che un certo successo 
			quanto a numero di lettori sta riscuotendo ad Asti. 
		
			
				
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					 Altritasti 
						è un progetto di informazione periodica (la newsletter 
						arriva puntuale ogni mercoledì con gli articoli della 
						settimana precedente e in corso a circa 600 iscritti 
						attualmente) ideato e gestito dal gruppo P.E.A.C.E. 
						Pace, Economie alternative e consumi etici. Vi vengono 
						pubblicati articoli che affrontano temi diversi che 
						vanno dall’ecologismo, alla difesa dei diritti sociali, 
						dal tema complesso della pace, a quello dell’acqua (a 
						cui la rivista dà ampio spazio per sottolineare la 
						necessità di questo bene prezioso e che come tale deve 
						continuare ad essere gestito dal pubblico). 
					
					 Per 
						chi fosse interessato agli argomenti trattati può dare 
						uno sguardo al sito del progetto:
						www.altritasti.it. E chissà che non trovi qualche 
						spunto interessante e non si aggiunga al sempre 
						crescente numero di lettori appassionati che attendono 
						ogni settimana notizie su ciò che è accaduto ad Asti ma 
						non solo, in quanto i riferimenti al panorama locale 
						sono spesso spunti per raccontare una situazione che si 
						estende ben al di là dei confini comunali o provinciali 
						e coinvolge anche chi abita in altri contesti.   | 
				 
			   
		
		
		 Nutrirsi 
			in modo naturale non è certo seguire le pubblicità ingannevoli delle 
			multinazionali alimentari né tanto meno seguire le indicazioni di 
			una "scienza dell'alimentazione" o "dietologia moderna" molto 
			confusa. Nutrirsi in modo naturale significa entrare in sinergia con 
			il mondo naturale, con il modo in cui la Natura si esprime; 
			cominciando dalla comprensione di qual è il cibo che è adatto allo 
			sviluppo fisico, psichico e spirituale (in senso junghiano !) 
			dell'essere umano. 
		La prima cosa che possiamo osservare 
			è la struttura fisica generale e poi quella fisiologica del sistema 
			digerente umano. L'essere umano non è un carnivoro né un erbivoro né 
			tanto meno un onnivoro, bensì siamo frugivori o frugrivori. Questo 
			termine scomparso dai testi scientifici negli anni 
			cinquanta-sessanta, ricompare nelle ricerche contemporanee per 
			indicare quelle specie che si cibano principalmente di semi: semi 
			oleosi, cereali e legumi. 
		Caratteristica di questi alimenti è 
			di essere sia il frutto che il seme della propria pianta. Di questi 
			tre, i cereali sono l'alimento basilare per l'essere umano per il 
			loro equilibrio armonico tra carboidrati complessi, grassi e 
			proteine. Maturate dal sole le spighe raggruppano da sessanta a 
			ottanta-cento chicchi su un solo stelo, testimoniando così la 
			generosità della Natura che rende il sessanta, l'ottanta se non il 
			cento per un chicco d'investimento iniziale !  
		
		
		 Attraverso 
			i cereali, Madre Natura può nutrire più degli attuali circa sette 
			miliardi di esseri umani; è solo l'egoismo che perpetua la fame nel 
			mondo, non ultimo l'aumento dell'80 % del costo dei cereali che sono 
			divenuti materie prime per i combustibili vegetali per il folle 
			sviluppo industriale-tecnologico dell'occidente. Ancora oggi 
			dobbiamo assistere alla tragedia del Pianeta divorato da un terzo 
			dei suoi abitanti mentre gli altri due terzi sono in miseria, 
			depredati da ogni elemento basilare per la sussistenza ... e milioni 
			di loro muoiono di fame (!) ogni anno ! Ma ognuno di noi può essere 
			parte della soluzione con le proprie scelte di vita ... oggi più che 
			mai la scelta VEGETARIANA – o, meglio, VEGANA - è un DOVERE 
			UMANITARIO ! 
		
		 Un'alimentazione 
			basata sulle proteine animali è insostenibile dall'economia della 
			Terra, per il grande quantitativo di materie prime ed energie usate 
			per realizzarla (acqua potabile, cereali e leguminose, territori ed 
			energia elettrica per il mantenimento degli allevamenti) in 
			confronto al risultato ottenuto ed all'alto tasso d'inquinamento 
			prodotto ! Le stesse energie nutrirebbero 100 volte più di persone 
			se utilizzate per la produzione di cereali e legumi (in specie soja) 
			per l'alimentazione umana ! 
		In altre sedi sarebbe importante 
			considerare la diversa influenza di una alimentazione basata sui 
			cereali in confronto a quella basata sulle proteine animali sul 
			carattere, i comportamenti, la mente e la coscienza dell'essere 
			umano. La struttura di un pasto completo dovrebbe comprendere, in 
			proporzioni in peso, almeno il 50% di cereali integrali, il 5% di 
			alimenti fermentati (come la zuppa di riso), il 10% di proteine, 
			quali diversi tipi di legumi ed altri derivati vegetali, il 5-10% 
			d'insalata mista pressata, il 20%di fogli verdi e il 10% di ortaggi. 
			Ma quali dovrebbero essere le caratteristiche di questi alimenti ? 
			La Natura si sviluppa secondo ritmi e cicli precisi, cosicché il 
			primo punto importante è che questi alimenti siano della stagione in 
			corso (quindi niente coltivazioni in serre che riempiono degli 
			stessi alimenti gli scaffali dei negozi tutto l'anno, niente 
			alimenti conservati, surgelati o congelati, niente alimenti 
			importati da altre fasce climatiche).
			
		   
		
		
		 Il 
			secondo aspetto è che gli alimenti siano del luogo in cui si vive, 
			in specie la frutta fresca (che va mangiata colta maturata dal sole 
			sulla pianta), le foglie verdi e gli ortaggi freschi; mentre alcuni 
			ortaggi tipo radici o tuberi, e tutti i semi (semi oleosi, legumi e 
			cereali) secchi e gli alimenti conservati sottosale od essiccati 
			possono venire anche relativamente da lontano ma sempre dalla stessa 
			fascia climatica. Ricordiamoci, comunque, che nutrirsi degli 
			alimenti prodotti dal luogo in cui si vive significa riceverne le 
			energie che ci permettono di viverci in armonia e salute in corpo, 
			mente e spirito; le energie con cui possiamo radicarci per 
			espanderci nell'infinito.  
		
		 Altro 
			punto importante è che gli alimenti siano integrali, ossia integri 
			nel loro germe vitale. Ed infine è fondamentale il metodo agricolo 
			usato per la produzione degli alimenti. L'agricoltura naturale 
			(biologica, biodinamica, sinergica, etc.) si basa sui cicli e ritmi 
			terrestri e cosmici cooperando con la terra, senza sfruttarla e 
			impoverirla, senza l'uso dei prodotti della chimica di sintesi che 
			l'avvelenano e la desertificano. L'Agricoltura naturale favorisce la 
			fertilità dei terreni seguendo le modalità della vita selvatica. 
			Inoltre l'agricoltura naturale non utilizza piante o sementi 
			transgeniche (O.G.M.) dannose ai delicati equilibri ambientali, che 
			distruggono la biodiversità e le barriere protettive tra le specie 
			viventi. 
		
		
		 Gli 
			alimenti, giunti in cucina, vanno poi preparati secondo lo stile di 
			cottura adatto alla stagione in corso, al nostro stile di vita, al 
			nostro stato di salute ed al sogno che vogliamo realizzare nella 
			vita. Allo stesso modo è importante abbinare bene gli alimenti tra 
			loro secondo le proporzioni stagionali, i colori e i sapori, il loro 
			equilibrio acido-alcalino. Inoltre la buona e lunga masticazione e 
			l'alzarsi da tavola con ancora un leggero senso di fame ci 
			permettono di assorbire al meglio tutti gli elementi nutrizionali ed 
			energetici dai cibi che abbiamo preparato con amore e gratitudine. 
		L'osservazione della Natura e 
			dell'Universo con profonda intuizione permise agli esseri umani di 
			sviluppare saperi validi ancora oggi: dall'Ayurveda alla filosofia 
			Yin-Yang, da Ippocrate alla Schola Medica Salernitana, sino 
			all'odierna Macrobiotica, il nutrirsi diviene una Via, un percorso 
			evolutivo per riconnettersi con la fonte della Vita e della Gioia, 
			un percorso di salute e guarigione totale nell'integrità 
			corpo-mente-spirito; Uomo-Natura-Infinito. 
		
			
				
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					 Gino 
						Sansone nasce nel 1958; partenopeo, esperto di 
						alimentazione naturale (mediterranea, macrobiotica, 
						ayurvedica) è biochef vegetariano dal 1982. Essere 
						biochef significa creare menu bio, ossia menù che 
						prestano particolare attenzione all’utilizzo di cibi e 
						bevande biologiche; conoscere l'impatto ambientale delle 
						attività agricole e i benefici dell'uso di prodotti da 
						agricoltura; assumere un atteggiamento consapevole dei 
						comportamenti sostenibili che si possono adottare in 
						cucina, dalla raccolta differenziata dei rifiuti, 
						all’uso ottimale delle risorse energetiche...  
					Sansone è docente dell'Accademia 
						Italiana Operatori del Benessere – AIOB - una comunità 
						di persone che studia e pratica diverse discipline: 
						yoga, cromoterapia, cucina bio-terapeutica, reiki ecc. 
						In tutte le provincie campane si trovano scuole che 
						svolgono ogni settimana corsi nelle suddette discipline. 
						E’ anche coordinatore de “La Grande Vita”, scuola di 
						alimentazione e cucina naturale. 
					Per chi interessato, la 
						AIOB ha un sito:
					www.aiob.net  
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