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30. 04. 2005 Montebelluna (Treviso) ospita la seconda fase
dei campionati italiani centro-nord FIKB di Full Contact, Low Kick e Thai/Kickboxing
di 1° e 2° serie. Ottimi gli impianti. Comitato organizzatore con qualche “lacuna”.
Livello atletico generale in continua crescita tecnica. Manifestazione svolta in
pieno ordine e stile sui due ring approntati. Gala serale con le migliori finali
di 1° serie e 2 incontri professionistici.
 2°
FASE ITALIANI CENTRO-NORD
Di: Luigi Merlini
La competizione è stata
organizzata dalla A.S. PHOENIX di Treviso del M° Alessandro Zizola, assieme e
con la supervisione di Massimiliano Baggio, presso la moderna ed attrezzatissima
struttura del palasport “Mazzalovo” di Montebelluna (TV) ed erano valide per
le qualificazioni agli italiani assoluti che si svolgeranno a Roma in data 22
maggio e da cui uscirà la nazionale italiana FIKB
che parteciperà (totalmente spesata dalla Federazione) ai mondiali WAKO
degli sport da ring, che si terranno in settembre ad Agadir (Marocco). Il torneo
si presentava diviso in 1° e 2° serie (a seconda del livello atletico) ed
erano coinvolte le discipline del Full Contact, Low Kick/Boxing e Thai/KickBoxing.
La competizione era
particolarmente importante perché vedeva la partecipazione di nuovi atleti
ultimamente giunti in Federazione in seguito al riconoscimento CONI.
Questo evento ha fatto confluire in FIKB numerose grosse società da tutta
Italia anche molto valide e che costituivano l’ossatura vera e propria delle
sue concorrenti. Non per voler gioire dei guai altrui… ma la cosa aveva
particolarmente rilievo perché contribuiva notevolmente ad innalzare il
livello medio degli atleti partecipanti ed aumentava quindi il prestigio del
campionato. Dobbiamo dire che (forse conoscendo il livello di simili
competizioni FIKB da sempre molto alto) le società confluite sono solo le
migliori e le più forti del panorama totale italiano, sparso un po’ ovunque,
anche nelle organizzazioni minori.
E questo mi fa comprendere e
pensare forse (molti non saranno d’accordo con quanto sto per scrivere… ma
questo è il mio sincero pensiero ed opinabile opinione) che non
giungeremo mai ad una unificazione totale del nostro movimento sportivo sotto
una unica Federazione… forse perché le società minori, avendo bisogno di
raccogliere successi motivanti per i propri atleti iscritti e se stesse, credo
personalmente debbano ricorrere giustamente alla frequentazione di tornei
con un livello minore e più alla loro portata. Diciamo, come nel calcio,
campionati di serie A, B, C1, C2; ecc. Chi vince è giustamente sempre il
campione… anche se… della propria categoria di serie… o
organizzazione che dir si voglia.
Ma la mia non vuole affatto
essere una polemica, solo una riflessione personale ad alta voce, nel tentativo
soggettivo di comprendere l’accadere di quello, che potremmo forse definire
… come irrazionale, ma sicuramente comprensibile quindi. Ma mi fermo qua su
questo argomento… ripromettendomi però di riaprire il discorso, magari con un
articolo di opinioni personali a tal proposito. Ma riprendiamo il discorso fatto
nei sottotitoli sull’organizzazione con “qualche lacuna”. Credo proprio
che questo piccolo peccato veniale sia da attribuire al fatto che la società
organizzatrice è proprio una tra quelle ultimamente confluite (la quale è
stata con gioia autorizzata dalla Federazione) e non era forse abituata o
preparata… (ma come lei, anche molti nuovi atleti arrivati) a tornei con
simile numero di partecipanti, due ring, Commissioni indipendenti di autorevoli
ed autosufficienti Ufficiali di Gara, tempi ristretti e velocità di
incontri a rotazione con un ritmo, credo a dir poco impressionante per
loro.
Infatti le loro perplessità che
generavano ritardi erano proprio su questi temi: “ma il mio atleta ha appena
finito di combattere e vincere, poco fa”… “anche l’altro”… -era la
risposta- “questo è il torneo” -si aggiungeva- “ho un atleta sul
ring 1 che non può combattere perché io sono impegnato con un altro mio sul
ring
2”
–non possiamo fermare il torneo solo per questo, su una gara con due ring
(come era stato annunciato) dovete avere almeno due coach- Le giurie chiamavano
continuamente al microfono gli atleti per gli incontri a seguire,
raccomandandosi di indossare le protezioni e tenersi pronti già durante l’incontro
precedente al loro… ma immancabilmente erano molti coloro i quali si
presentavano purtroppo, con le protezioni ancora da indossare.
Alcuni si presentavano con
protezioni non regolamentari o insufficienti, forti del fatto che in altri
circuiti andavano benissimo ed erano consentite. Un'altra loro perplessità
derivava anche dal fatto che gli Ufficiali di Gara pretendevano che i coaches
sedessero sulle sedie approntate e loro riservate agli angoli (come recita il
regolamento) e che non mostrassero troppa e rumorosa enfasi. Una colpa grave
dell’organizzatore invece (evidentemente abituato a tornei più piccoli o
riunioni serali) è stata quella di far arrivare il medico alle 11.00… perché
dalle 09.00 alle 11.00 era programmato il peso… senza pensare che le previste
ed obbligatorie visite mediche di controllo per tutti gli atleti partecipanti,
abbisognano di molto tempo e che devono partire anch’esse alle 09.00.
Questo ha fatto slittare di
circa un’ora l’inizio del torneo, tamponando parzialmente l’empasse
facendo visitare per primi le categorie iniziali e chiamando subito un altro
medico. Ma con una dirigenza ineccepibile degli Ufficiali di Gara… tutto si è
svolto in circa 6 ore ed alle 18.00, tutte le finali di categoria e premiazioni
erano state effettuate. (eccetto le 8 finali di 1° serie, che l’organizzatore
si era riservato di far disputare durante il gala serale, approntato per l’importante
occasione) Ma nonostante le prime perplessità da parte dei nuovi confluiti poi,
ognuno di questi si è reso conto della necessità di simili procedure e
obbligatorietà dei tempi ristretti in un torneo del genere, ma non solo…
In ultimo infatti, sono stati
molti, coloro i quali si sono complimentati per l’ottima e precisa conduzione
ordinata della manifestazione e ne hanno sinceramente elogiato la classe
arbitrale FIKB e la presidenza. Nonostante però l’impreparazione riscontrata
ad una tale organizzazione… sono stati molti i nuovi atleti che hanno
impressionato per la notevole levatura tecnica. Molti di questi hanno
addirittura vinto la propria categoria e detto questo, crediamo sinceramente che
il livello medio generale della FIKB, sia quindi ancora ulteriormente salito di
qualche gradino. Crediamo sinceramente infatti, che a tutt’oggi il livello dei
dilettanti FIKB (e con queste ulteriori new entry, vorrei persino aggiungere:
“senza alcun dubbio di sorta”) sia in assoluto e di gran lunga, il più alto
che in ogni altra organizzazione nazionale.
Con un numero così alto di
partecipanti poi, sono molti i vincitori di categoria che hanno dovuto disputare
3-4 incontri in un pomeriggio… e sicuramente hanno dimostrato di poter essere
dei potenziali campioni futuri. Nonostante però il grande numero di incontri
disputati e l’alto livello tecnico-atletico dei tanti “guerrieri”… non
si è avuto nessun grave incidente o infortunio di sorta… questo significa che
gli atleti erano oltretutto ben preparati anche fisicamente.
COMPLIMENTI A TUTTE LE SOCIETA’
ED AI LORO TECNICI!

Come già precedentemente
scritto, la manifestazione prevedeva anche un gala serale, in cui si sono
disputate 8 finali dei prima serie e due incontri di carattere “professionistico”.
Oltremodo belle e piene di alti contenuti tecnici tutte le finali dei migliori
prima serie scelti per questo evento, molti dei quali già vincitori di numerosi
campionati europei e mondiali. Praticamente si sono avuti dei matches che non
esiterei a definire professionistici anch’essi. Ormai credo proprio che ci
stiamo avviando (come del resto hanno fatto da tempo i fortissimi paesi dell’est)
verso un certo “professionismo del dilettantismo” diciamo… per la
precisione e contenuti tecnici, oltre che per esperienza, spessore atletico
(molti nostri dilettanti hanno più di 50 incontri) e per capacità e forma
fisica eccellente.
Credo siano proprio tutte le
serie di eliminazioni e qualificazioni dei vari tornei che sempre più
frequentemente siamo chiamati a disputare, che fanno la differenza con le altre
organizzazioni. Ora poi che anche le migliori società ed atleti di tutti gli
altri circuiti, stanno confluendo nell’unica Federazione riconosciuta dal CONI…
non possiamo che continuare a progredire tecnicamente. Il livello era già alto…
e con questa suppletiva aggiunta di ottimo materiale umano e tecnico, credo
siamo orami divenuti inarrivabili per chiunque. Durante lo svolgimento
della serata di gala, si sono avuti anche due matches professionistici.

Il primo di questi tra Mirko
Cappellato di Padova, che ha battuto per ko al 3° round il siciliano Cimino,
disputando un buon match ed infiammando il pubblico locale. Ma per il match clou
della serata, abbiamo avuto sul ring un grande personaggio molto discusso e
conosciuto della zona: Alfredo Limonta. È questo un ottimo pugile cubano con
all’attivo quasi 200 match. Ultimamente si allena a Bolzano con il M° Franz
Haller (credo proprio sia stato il più grande atleta della Kick Boxing
italiana). Era opposto ad un giovanissimo e buon atleta: Niccolò Ragalmuto,
campione italiano dilettanti e componente della nazionale azzurra della FIKB (a
dimostrazione veritiera di quanto detto prima sui nostri dilettanti 1° serie)
Niccolò è un allievo del M° Mauro Samperi (Accademia Muay
Thai Sicilia). Il confronto è partito subito fortissimo e proprio come
immaginavamo… con Limonta teso ad inquadrare l’avversario di pugno e questo,
più completo… ad evitare lo scontro pugilistico e lavorando di calcio. Tutto
il primo round (eccetto un paio di occasioni) è stato di tripudio per Niccolò,
che con calci bellissimi e molto potenti, bloccava e faceva volare a terra il
cubano, ogni volta che tentava di avvicinarsi.
Ci
sono stati poi almeno due fortissimi hi kick, giunti alla testa di Limonta
(più uno di tibia piena, sul collo) che hanno fatto temere il peggio, ma il
forte atleta ha retto molto bene l’empasse e si è ripreso immediatamente.
Dopo una prima ripresa tutta a suo favore, forse Niccolò si è rilassato un pò,
perdendo parte della concentrazione, mentre il cubano doveva e “voleva”
riguadagnare i punti persi. Durante il secondo round, nonostante la superiorità
pugilistica di Alfredo… anche Niccolò lo tocca efficacemente al mento di
pugno… Limonta accusa un attimo, ma non è pronto Ragalmuto ad approfittarne
altrettanto efficacemente. Verso la fine del secondo round, dopo un attacco di
Niccolò, questo stà per prendere in clinch Limonta… ma quest’ultimo lo “infila”
preciso al mento con un gancio dx. Niccolò accusa un attimo… e l’abilissimo
e sveglio Alfredo, ne approfitta immediatamente per sferrarne un altro ancora
più potente, ma con eguale precisione. Ragalmuto crolla malamente al tappeto e
non si riprende prima del conteggio arbitrale… E’ KO! Peccato per il giovane
siciliano che aveva mostrato sino allora di poter reggere il confronto con l’espertissimo
pugile professionista… ma 200 incontri non sono acqua! Siamo contenti però
per Alfredo Limonta (ultimamente alternava periodi più o meno deludenti per le
aspettative dei propri fans) che sembra aver ritrovato la forma e la condizione
psicologica giusta per se stesso, allenandosi con Franz Haller, (anche in questo
caso.. mi sentirei di dire che: “la classe non è acqua” !) il
quale dall’alto della sua enorme esperienza, ha saputo tirare fuori tutto il
potenziale contenuto in questo grande fighter.
Come volevasi dimostrare… l’unione
di intenti, da sempre risultati maggiori della sola e semplice somma.

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