| Alla ThaiGym BolognaAlla THAIGYM del M° Carlo Dipaola, fervono grandi preparativi
			 Di: 
			Alice BiagiLa sensazione che si respira entrando in palestra come tutte le 
			sere, è che si stia per aggiungere oggi qualcosa che ieri mancava, e 
			così via fino al 9 luglio. per la PITTBULL’S ARENA al 
			Casanova Club di S. Pietro in Elda, quando si svolgerà il  MUAY 
			THAI EUROPEAN TITLE tra Roger Diankendia e Adrian Witwer. Un 
			titolo che è un validissimo incentivo oltre che una corposa 
			occasione per un atleta come Roger “Ross” Diankendia, fermo 
			da qualche tempo, dopo anni alla THAIGYM fatti di una crescita e 
			determinazione importanti, tanto da affibbiargli il soprannome di 
			“The Boogey Man” in onore alla sua sua Ram muay sentita in maniera 
			quasi ancestrale, quasi fosse un ritorno alle proprie radici.  E’ un 
			po’ il passaggio del testimone avvenuto con il Titolo Mondiale a 
			Bangkok del 2009 , quello a cui il M° Carlo Di Paola si sta 
			dedicando per la maggiore in questi ultimi 2 anni : “Con l’emozione di quel titolo ho sentito di aver raggiunto 
			quello che da anni mi mancava: una medaglia d’oro e soprattutto 
			nella terra dello sport a cui ho donato tanto di me stesso e della 
			mia vita, che considero sempre un riferimento per questa disciplina 
			da combattimento; quando sono tornato mi sono guardato intorno e ho 
			sentito la necessità  di far sì che questa emozione potesse rivivere 
			anche in ognuno giovani atleti che stavano crescendo nel mio team, 
			quindi mi sono detto Bene, iniziamo!”. 
			   Da questa ispirazione prendono vita match dopo match, atleti come 
			Maldin “the Gentlemen” Hamzai nello scorso Oktagon 2010, Titolo 
			italiano 2009 e Daniele “Kombo Boy” Tuzzolino Titolo italiano 2010. 
			   E il M° Dipaola ci vede giusto: diversifica gli allenamenti, 
			cerca unitamente al M° Steve Rossi e M° Andrea Mazza, un programma 
			diverso per ogni giorno della settimana, ma sempre usando il thai 
			training come fonte ispiratrice di mille fatiche: shadow boxing, pao, 
			ripetute, ripetute di potenziamento e l’immancabile corsa ad inizio 
			di ogni allenamento, sparring e guanti con protezioni idonee sempre 
			per allenare costantemente anche le tecniche di gomito, si sa mai… 
			capiti un match di thai anche con gomitate ammesse…  
			   Sorride Dipaola, perché sa quanto sia difficile poter combattere 
			in Italia full rules per la muay thai: “In questi ultimi anni la 
			gente si accontenta del K1 che non ammette clinch se non per 5 
			secondi, mentre noi non ci adattiamo ai compromessi, sarebbe come 
			fare un MOTO GP con le ruotine…non sarebbe più un GP, ma una gara di 
			tricicli! Ovviamente porto all’estremo, ma il nostro sport è fatto 
			di clinch corpo a corpo, leve, tecniche di gomito al volto e 
			ginocchiate, altrimenti non è thai!  
			   Prendere parte ad un titolo di questo calibro rende noi della 
			THAIGYM estremamente orgogliosi e deve servire a tutti per provare 
			l’emozione della vera muay thai, quella in cui vive il M° Daghio che 
			conosco da anni e stimo profondamente per aver creato il Pattaya 
			Kombat e per aver dato materia ad un sogno e ad un dono: saper fare 
			la muay thai. 
			   I ragazzi si salutano sul ring, con le mani unite urlando 
			insieme THAIGYM THAIGYM THAIGYM… Chiedo un ultimo commento in attesa 
			del titolo : “Stiamo lavorando per voi- sorride guardando Ross 
			raccogliere le sue cose e aggiunge:”…only the brave!” 
			   Il resto sarà storia alla Pittbull Arena! 
			 
			 |