ilguerriero.it - informazioni su muay thai, kick boxing, kickboxing, arti marziali, cultura, preparazione atletica
			FIKB-FIMT: Intervista a Roberto Fragale
			Presidente Settore Muay Thai FIKB
			Di: Luigi Merlini
			
			 Luigi 
			Merlini: Allora Roberto… dopo il tuo rifiuto seguito al tuo 
			primo incontro assieme a Diego Calzolari con Davide Carlot per 
			parlare della vicenda… eccomi tornare alla carica. Sembra che le 
			trattative siano concluse o sbaglio? 
			Roberto Fragale: Si, si sono 
			concluse per il momento purtroppo… ma non ti nego che ci spero 
			ancora e sai benissimo che neanch’io mi do per vinto tanto 
			facilmente.  
			Luigi Merlini: Quanti incontri 
			avete avuto con Davide Carlot? 
			Roberto Fragale: Che sappia 
			io, quattro. La prima volta io e Diego con Davide, la seconda tra 
			Davide e Falsoni, la terza lui con me e la quarta ed ultima lui con 
			me, Diego, Falsoni ed il giovane segretario generale FIMT Emanuele 
			Drogo.  
			Luigi Merlini: Quali sono 
			state le conclusioni di ognuno di questi incontri? 
			Roberto Fragale: Nulla di 
			fatto in ognuno degli incontri… ogni volta si cambiavano le 
			richieste e le offerte, ma niente di concreto in ognuno di questi, 
			anche se a più riprese ci sembrava Davide fosse finalmente 
			intenzionato a fare qualcosa di serio per l’unificazione della 
			Muaythai in Italia. 
			Luigi Merlini: Andiamo con 
			calma… e parliamo di ognuno di questi tentativi di dialogo… il primo 
			quando è avvenuto e dove? 
			Roberto Fragale: Il primo, mi 
			pare poco prima dei mondiali dell’anno scorso, sarà stato febbraio 
			forse. 
			Luigi Merlini: Chi lo aveva 
			voluto e cosa c’era sul piatto delle trattative? 
			Roberto Fragale: Lo avevamo 
			richiesto noi tramite Diego ed è avvenuto a Milano.. con un pranzo 
			gentilmente offertoci da Davide. Un incontro molto cordiale come del 
			resto tutti quelli avuti con lui… siamo su due fronti opposti ma 
			abbiamo stima reciproca mi pare di capire, nonostante spesso io non 
			comprenda bene i motivi di certe azioni di Davide, come per esempio 
			questa sua ultima risposta che potrebbe sembrare un tentativo di 
			mettersi in guerra con noi su fatti o affermazioni inesistenti. In 
			quel primo incontro noi abbiamo offerto a Davide di entrare in FIKB 
			offrendogli come ogni volta la mia carica di Presidente di Settore e 
			Diego ha offerto di essere affiancato in Commissione Tecnica dal suo 
			Direttore Tecnico del tempo. Lui ha gentilmente rifiutato e si è 
			offerto di fare altrettanto con noi nella sua organizzazione, con 
			l’intento di farci così riconoscere nel CONI, togliendo il 
			riconoscimento alla FIKB. Noi abbiamo risposto che nel CONI 
			c’eravamo già… perché perdere tempo. Il nostro Settore Muay Thai era 
			autonomo già allora ed i Campionati Italiani di Pisa del 2008 svolti 
			in tre giornate consecutive ne erano il sintomo, ma poi anche il 
			fatto che eravamo noi due a condurre le trattative con lui, ne era 
			una ulteriore dimostrazione lampante. Inoltre gli dissi che c’era 
			già nell’aria di fare la FIKM (Federazione Italiana Kickboxing & 
			Muaythai) e che con la sua entrata avrebbe potuto definitivamente 
			prendere corpo la cosa. Ma Davide rifiutò gentilmente l’offerta. Al 
			tempo erano ancora in ballo alcuni procedimenti giudiziari tra lui e 
			FIKB e quindi era forse prematuro… avevamo bisogno di tempo… per 
			questo non ti concessi mai quell’intervista che mi chiedevi ogni 
			volta tanto insistentemente. Davide propose una collaborazione… 
			delle competizioni in comune e niente più. Diego era allettato della 
			cosa, ma a quel punto fui io a rifiutare gentilmente l’offerta di 
			Davide, perché non aveva nessun obbiettivo costruttivo per il 
			futuro, ma non disperavo di riuscire a darglielo in seguito. In 
			effetti poi ci sono state alcune competizioni FIMT a Torino in cui 
			Diego ha portato qualche ragazzo per iniziare a conoscerci meglio e 
			forse imparare a fidarci l’uno dell’altro… tra l’altro una di queste 
			è proprio imminente. 
			Luigi Merlini: Mmh ora 
			capisco, non nego però che ci rimanevo male ogni volta che me la 
			rifiutavi quell’intervista sull’argomento. Eravate ancora troppo 
			distanti e la diatriba giudiziaria ancora in corso con FIKB non 
			aiutava affatto, anche se forse sarebbe stato un modo per farla 
			finire in un nulla di fatto. E poi come si evolse la cosa? 
			Roberto Fragale: Come si 
			evolse… che l’ha persa. Secondo me eravamo troppo distanti per 
			arrivare ad una unificazione delle due sigle… ma qualche mese dopo 
			ricevetti una mail di Ennio Falsoni che mi diceva di aver avuto un 
			incontro con Davide Carlot presso gli uffici FIKB e che erano 
			arrivati ad un accordo, da sancire poi ufficialmente alla presenza 
			mia e di Diego, in un nostro prossimo incontro presso gli uffici 
			FIKB. 
			Luigi Merlini: L’eperienza non 
			è acqua a quanto pare ed Ennio non si perita certo a muoversi da 
			solo, dove vede che gli altri non riescono.  
			Roberto Fragale: Già, mi stupì 
			molto il fatto che mi disse di essere arrivato ad un accordo con 
			Davide, viste le premesse tanto distanti che avevo toccato con mano… 
			e che bastava rivedersi tutti assieme per rendere la cosa come 
			fatta, firmando un accordo di massima e sperimentale. 
			Luigi Merlini: Non possiamo 
			certo dire che Ennio manchi di simili capacità… e poi come è andata 
			a finire? 
			Roberto Fragale: Ne ero 
			felice, ma non mi capacitavo di come Davide potesse aver cambiato 
			idea in così poco tempo, quindi gli telefonai per congratularmi con 
			lui, ma mi disse cose diverse da quelle che mi aveva detto Ennio 
			erano stati i loro accordi… quindi per tentare di non rendere vana 
			quella riunione che ci si prospettava, andai nuovamente a Milano per 
			incontrarmi con lui e discutere di persona sui suoi reali 
			intendimenti. 
			Luigi Merlini: Quando avvenne 
			questo vostro incontro e cosa ne saltò fuori? 
			Roberto Fragale: Il periodo 
			esatto non lo ricordo.. ricordo però che fu due giorni prima 
			dell’incontro ufficiale negli uffici della FIKB. Davide aveva 
			cambiato opinione dopo l’incontro con Ennio ed avanzava giustamente 
			per lui molte nuove pretese, oltre ad aver aggiunto parecchie 
			postille agli accordi che pare avesse preso con Ennio. Gli dissi che 
			difficilmente avremmo accettato… ma valeva comunque la pena di 
			discuterne… mai lasciare niente di intentato. 
			Luigi Merlini: Come è andata a 
			finire poi? 
			Roberto Fragale: Che ci siamo 
			incontrati due giorni dopo ancora a Milano negli uffici della FIKB, 
			io, Diego (addirittura malato e con la febbre) Davide, il suo 
			segretario generale Emanuele Drogo e Falsoni. Le cose cominciarono a 
			prendere una buona piega ed eravamo tutti contenti… Carlot prendeva 
			la presidenza del settore, non chiudeva la sua FIMT che rimaneva 
			attiva e cominciavamo una collaborazione sperimentale di due anni… 
			alla fine dei quali avremmo poi deciso in base ai risultati. Ma 
			Falsoni voleva giustamente che nell’accordo fosse scritto il “fine” 
			del progetto. Propose quindi che la sperimentazione  fosse 
			finalizzata alla riunificazione della Muaythai in Italia sotto la 
			FIKB, che a quel punto sarebbe divenuta FIKM (Federazione Italiana 
			Kickboxing & Muaythai) e Davide invece voleva si scrivesse che 
			l’accordo fosse finalizzato alla riunificazione delle forze della 
			Muaythai nella FIMT (Federazione Italiana Muay Thai). Capirai che si 
			era creato uno scoglio insormontabile da entrambe le parti. Allora 
			cercai di mediare e proposi di mettere per scritto come finalità 
			dell’accordo collaborativo… “per l’unificazione delle forze italiane 
			della Muaythai nell’organismo che il CONI reputerà debba coordinarla 
			e promuoverla sul territorio italiano”. Mi sembrava un buon passo 
			per entrambi… Falsoni infatti accettava… ma Davide si  rifiutò 
			dicendo che era solo un giro di parole diverso, ma che non 
			modificava nulla nella sostanza. A mio avviso non sembrava, ma 
			niente gli ha fatto cambiare idea. Credo però che il problema 
			maggiore fosse che Davide non si fidava affatto di noi e 
			soprattutto, avesse molti pregiudizi sulle intenzioni di Falsoni. 
			Andava così perduta ogni speranza di riunificare le forze italiane 
			della Muaythai sotto un’unica bandiera. Pazienza, non si può certo 
			obbligare nessuno, ma ugualmente non perdo sicuramente le speranze 
			di riuscirci un giorno. Ci sentiamo spesso con Davide ed i nostri 
			rapporti sono rimasti di reciproca stima, comprendendo ognuno le 
			ragioni dell’altro, pur non condividendole affatto. 
			Luigi Merlini: Mmhhh 
			indubbiamente è una situazione di stallo ma che denota anche una 
			inconsueta maturità delle parti. Lasciare sempre uno spiraglio alle 
			trattative è il primo requisito per una prossima riuscita. 
			Roberto Fragale: Certo… noi 
			abbiamo imparato molto negli anni e ne abbiamo viste accadere 
			tantissime di cose, che più niente ci sembra impossibile avvenire… 
			mai dire mai quindi… continuiamo a lavorare ognuno per proprio conto 
			e poi vedremo in seguito. 
			Luigi Merlini: Ma.. perché 
			allora Davide Carlot ha tenuto a rispondere in quel modo a quella 
			convocazione dell’Assemblea Generale Straordinaria della FIKB e per 
			altro su argomenti non tirati assolutamente in ballo da quel 
			comunicato? Perché ha voluto chiarire che il riconoscimento IFMA lo 
			ha lui quando nessuno ha mai detto il contrario, anzi… mica sarà 
			impazzito no? 
			Roberto Fragale: Ovviamente 
			no, ma non so con sicurezza… ma forse, teme di poterlo perdere? O 
			forse come ha scritto lui, deve rispondere alle tante voci che gli 
			giungono dai suoi associati che molto intelligentemente vedono 
			questa cosa come una pericolosa minaccia per loro. Forse sono loro, 
			che temono di poterlo perdere questo riconoscimento? Credo infatti 
			che questa storia non potrà durare a lungo… e che le Federazioni 
			Internazionali riconosciute dal GAISF dovrebbero riconoscere solo le 
			Federazioni nazionali riconosciute dal proprio Comitato Olimpico. 
			Inoltre, mi pare che la Muay Thai nella FIKB abbia ottenuto il 
			riconoscimento CONI prima che la IFMA ricevesse il riconoscimento 
			del GAISF e già a quel tempo quindi, avrebbe dovuto fare questa 
			scelta a mio avviso. Ma forse, per il fatto che si diceva la FIKB 
			non fosse una Federazione di Muay Thai ma di Kickboxing.. e la Muay 
			Thai fosse solo un settore della federazione di Kickboxing, non è 
			avvenuto. 
			Luigi Merlini: E come possono 
			vedere una possibile minaccia da una convocazione di Assemblea 
			Generale Straordinaria della FIKB? 
			Roberto Fragale: Ma, credo il 
			fatto la Federazione abbia annunciato che cambierà nome e dando 
			perciò in maniera più che palese alla Muaythai pari dignità ed 
			autonomia come alla Kickboxing ed alla Savate, faccia decadere 
			alcuni elementi portanti che si diceva fossero il motivo principe di 
			questa situazione?  
			Luigi Merlini: Mmhh, spiegati 
			meglio per favore… 
			Roberto Fragale: Credo quello che gli 
			abbia dato fastidio forse… sia stato solo l’ultimo periodo di quel 
			comunicato dove si annunciava il cambiamento di assetto della FIKB 
			in FIKMS, ognuno con pari dignità… quel periodo recita: “Fine di 
			ogni illazione sull'argomento.”  
			Luigi Merlini: E cosa vuol 
			dire scusa? 
			Roberto Fragale: Significa che 
			fino ad ora, una delle bandiere sventolate per il motivo 
			dell’esistenza della FIMT e della sua apparentemente legittima 
			richiesta di riconoscimento al CONI… era proprio che la Muaythai è 
			uno sport diverso dalla Kickboxing e non può stare sotto una 
			Federazione di Kickboxing… motivo principe pare, anche del fatto che 
			l’IFMA non abbia finora voluto riconoscere come dovrebbe 
			razionalmente essere, la Federazione Nazionale che in Italia ha il 
			riconoscimento CONI per la Muaythai. Con questo cambiamento infatti, 
			viene a decadere proprio questo motivo… non a caso credo… è stato 
			giustamente scritto e specificato che tutte e tre le discipline 
			avranno pari dignità!  
			Luigi Merlini: Allora possiamo 
			dire che ormai i giochi sono fatti? 
			Roberto Fragale: Magari fosse 
			così semplice… sulla carta si direbbe di si… ma l’ultima decisione 
			spetta naturalmente all’IFMA. Certo che così stando le cose, anche 
			il GAISF stesso potrebbe spingere sulla decisione dell’IFMA, oltre 
			al CONI, ma anche tanti altri eventi e vari importanti personaggi. 
			Staremo a vedere… come ho sempre detto noi siamo già nel CONI, in 
			FIKB stiamo benissimo e non abbiamo alcuna fretta, il problema 
			pertanto credo sia solo il loro. Posso inoltre dire che se finora ho 
			sempre messo volentieri sul piatto delle trattative la mia 
			presidenza per l’unificazione della Muaythai, certo è però… che una 
			volta fatti i giochi l’offerta andrebbe immediatamente a cadere, 
			quindi nel caso gli sembri le cose si mettano male, Davide farebbe 
			bene ad affrettarsi e lo accoglierò volentieri con lo stesso 
			incarico propostogli… noi manteniamo sempre gli accordi presi. 
			Luigi Merlini: Già… anche di 
			questo fatto ti volevo parlare. Come mai hai sempre messo sul piatto 
			il tuo posto alla guida della Muaythai in premio o in cambio della 
			sua entrata, visto che ti è costato anni di lavoro per la sua 
			promozione? 
			Roberto Fragale: Caro Gigi… 
			non so di preciso che cosa io sia… ma sicuramente sono quel che sono 
			non certo perché sono il Presidente del Sottore Muay Thai o meno. I 
			Presidenti poi possono cambiare ad ogni elezione, sai benissimo che 
			nella nostra Federazione le cariche sono democraticamente elette 
			dagli associati e tutte le sue procedure sono trasparenti, con 
			addirittura la presenza di osservatori inviati dal CONI a 
			garantirle. Ma che devo fare io… più che offrire tutto quello che 
			sembra io abbia, non posso fare e sicuramente chiunque del mio 
			settore Muaythai comprenderebbe ed accetterebbe la cosa per il bene 
			della Muaythai italiana. Ma sicuramente poi al successivo 
			quadriennio sarebbero chiamati a pronunciarsi sulle varie cariche 
			del direttivo nella Muaythai. Tutto è effimero e non duraturo.. 
			figuriamoci se penso io di essere eterno alla guida della Muaythai 
			italiana e poi… mi sembra di aver fatto abbastanza finora no? Se ci 
			fosse qualcuno che volesse continuare sulla mia strada sarei ben 
			lieto di cedergli lo scettro, magari per passare  a fare altre cose. 
			Luigi Merlini: Insomma, ma a 
			queste Olimpiadi ci va la FIMT di Carlot? 
			Roberto Fragale: La Muaythai 
			non partecipa alle Olimpiadi, ma ai World Martial Arts Games, che 
			peraltro sono nati da un’idea ed una proposta proprio di Ennio 
			Falsoni al tempo in cui la WAKO ottenne il riconoscimento al GAISF, 
			se poi le vogliamo considerare una specie di Olimpiadi delle Arti 
			Marziali e sport da combattimento… ok! Ma devo correggerti, perché 
			la situazione internazionale è ancora più complicata di quella 
			nazionale. Su questo punto credo che i tailandesi non abbiano niente 
			da imparare da noi, anzi, credo siano dei veri maestri in questi 
			intrighi distruttivi! 
			Luigi Merlini: Come sarebbe a 
			dire? Spiegati meglio per favore. 
			Roberto Fragale: Forse non 
			tutti sanno o ricordano, perché io l’ho scritto più volte… L’IFMA è 
			riconosciuta dal GAISF, ma non è riconosciuta dal Comitato Olimpico 
			Asiatico… l’OCA riconosce la Federazione Asiatica di Muaythai… che è 
			formata da membri misti tra quelli rappresentanti la WMF (quella a 
			cui aderiamo noi al momento) e l’IFMA… e forse non ancora tutti 
			sanno o ricordano, perché io anche questo l’ho scritto più volte… 
			che in Thailandia L’IFMA non ha neanche il riconoscimento del NOCT 
			il Comitato Olimpico Nazionale Tailandese… la madrepatria della Muay 
			Thai. La Federazione che ha il riconoscimento del Comitato Olimpico 
			Tailandese è la WMF… 
			Luigi Merlini: Caspita… questo 
			non lo ricordavo neanch’io… eppure leggo sempre le notizie sia su il 
			guerriero.it che sul sito FIKB, che su quello della FIMT… 
			Roberto Fragale: 
			Indubbiamente, non credo che tu lo possa trovare sul sito FIMT, 
			Davide lo sa… ma di certo non gli conviene scriverlo e farlo sapere, 
			sul sito FIKB mi pare che in qualche articolo sia comparsa la 
			notizia, ma come sai in FIKB si guarda molto più ai fatti concreti e 
			meno ai proclami. In quanto a ilguerriero.it mi pare che l’ho 
			scritto in qualche mio articolo o intervista, forse anche in
			
			1°Asian Martial Arts Games- intervista a Fragale, ma il fatto 
			che tu non ricordi è solo perché non ne abbiamo certo fatto una 
			bandiera da sventolare inconcludentemente o per combattere quello 
			che dovrebbe essere l’avversario politico, ma solo come un “fatto” 
			da riportare… non è che cambiasse molto se ne facevamo un proclamo 
			intentando una pseudo guerra sui riconoscimenti con Davide o meno… 
			non credo sia una cosa che riguarda noi pesci piccoli. 
			Luigi Merlini: E chi dovrebbe 
			riguardare scusa? 
			Roberto Fragale: Non è che non 
			ci riguarda o non ci tange… intendevo dire che noi.. io e Davide non 
			abbiamo nessun potere in questi affari e decisioni. Sono affari che 
			riguardano i vari Comitati Olimpici Nazionali, il GAISF, L’IFMA, 
			l’OCA, il CIO ecc. figuriamoci se i Presidenti Nazionali di sigle di 
			Muay Thai possono avere voce in capitolo su certe questioni 
			olimpiche internazionali. Non credo affatto rientri nei nostri 
			compiti, il nostro compito principale è quello di dirigere il nostro 
			gruppo nazionale nella maniera migliore per la promozione della 
			disciplina nel nostro Paese, poi ognuno di noi aderisce ad una sigla 
			internazionale che fa i suoi giochi internazionali, ognuna di esse è 
			poi riconosciuta da diversi organismi Olimpici Nazionali ed 
			Internazionali. Credo proprio che noi dovremmo stare più calmi e 
			lavorare unicamente per il bene “generale” della Muaythai, anche 
			quando questo va contro i nostri personali interessi. Dici che forse 
			è proprio questo che infastidisce Davide? Francamente non lo so, 
			anche se personalmente lo credo… ma non per niente abbiamo visioni 
			diverse sulla soluzione del problema “Muay Thai in Italia” no? 
			Inoltre, visto che la soluzione migliore, più veloce e più 
			facilmente percorribile sembra razionalmente ed “oggettivamente” 
			essere quella che proponiamo noi, forse per lui potrebbe 
			rappresentare una sconfitta sul suo “Ego” e magari dovrebbe mettere 
			da parte anche qualche pregiudizio nei nostri confronti e nella 
			nostra dirigenza. Ma credo piuttosto, dovrebbe pensare soprattutto 
			che sarebbe una vittoria di tutta Muaythai italiana! 
			Luigi Merlini: Perché è stato 
			tanto importante svincolarsi dalla FPI? 
			Roberto Fragale: Anche questa 
			cosa, potrebbe forse sembrare ininfluente ai più… ma essendo loro i 
			nostri “tutor” sino a ieri… dovevamo in certo qual modo rendere 
			conto anche a loro di quello che facevamo ed avere anche il loro 
			avallo forse, per tante piccole questioni… inoltre, credo si sia 
			capito anche che forse… Carlot serviva anche a loro per continuare a 
			mantenerci nel “limbo” come è stato per 6 lunghi anni… forse Davide 
			aveva in mente o avrebbe potuto prospettargli di fare una 
			Federazione di Muay Thai sotto di loro (auguroni…!) pur di sottrarla 
			alla FIKB? Non lo so con sicurezza, ma tanti avvenimenti mi 
			indurrebbero a pensare anche a questa evenienza. Con lo 
			svincolamento dalla FPI saremo adesso autonomi e possiamo cambiare 
			assetto statutario della Federazione e formare la FIKMS, in cui ogni 
			disciplina ha pari dignità ed autonomia da tutte le altre… vengono 
			quindi a decadere definitivamente tutte le illazioni su questa 
			questione… appunto! 
			Luigi Merlini: Non c’è che 
			dire, politicamente sembrerebbe che la FIKB si sia mossa molto 
			meglio della FIMT, mettendo a frutto tutta l’esperienza maturata in 
			oltre 40 anni di presenza nella direzione delle arti marziali e 
			sport da combattimento in Italia e non solo, del suo dirigente 
			massimo. 
			Roberto Fragale: 
			Indubbiamente, da una parte mi spiace anche dirlo… ma credo che 
			Davide al suo confronto  (ma come io del resto e molti altri 
			dirigenti) sia un dilettante e non credo abbia alcuna possibilità di 
			spuntarla! 
			Luigi Merlini: Allora credi 
			che sarà fagocitato dalla FIKMS? 
			Roberto Fragale: Non credo che 
			la futura FIKMS abbia intenzione di fagocitare niente e nessuno. 
			Guarda cosa è successo con la ex FIST, dove alcuni suoi ex elementi 
			adesso dirigono addirittura delle intere regioni, altri fanno parte 
			del Direttivo Nazionale e tantissimi altri dei vari Comitati 
			Regionali! La FIKB ha dato spazio, dignità e trasparente possibilità 
			meritocratica ad ognuno di loro. La FIKMS sarà la confederazione che 
			riunirà in un unico contenitore tutti gli sport da combattimento nel 
			CONI… esclusa la boxe naturalmente. Davide (con cui mi sento spesso) 
			mi dice ultimamente che è pronto ad entrare nel CONI con circa 500 
			società… ma dico io… (e come per altro gli ho detto) se tu hai 500 
			società di Muay Thai, una volta entrato nella FIKMS sarai tu che 
			fagociterai la FIKMS! Forse pensa che gli altri possano avere quelli 
			che forse potrebbero essere gli stessi suoi intendimenti se fosse al 
			loro posto? Sarebbe sbagliato e porterebbe ad uno smembramento in 
			pochissimo tempo. In questa Federazione come in tutte le Federazioni 
			CONI, le elezioni sono democratiche e soprattutto trasparenti… se 
			500 società ti votano, nessuno può impedirti di divenirne il 
			Presidente. Ora, io non credo affatto che Davide abbia un numero 
			simile di società… ma neanche la metà… personalmente credo forse, 
			diciamo un centinaio circa? Bene, ben oltre il centinaio sono le 
			società di Muaythai in FIKB… solo se ci uniamo possiamo far valere 
			la forza della Muaythai in Italia come dice di voler fare lui. Ma 
			anche se questa unione non avvenisse, non credo cambierebbe molto 
			per noi del Settore Muaythai in FIKB. Non mi sembra infatti nessuno 
			finora ci abbia mai negato importanti supporti per la nostra 
			attività, anzi! Ogni anno il contributo che riceviamo per lo 
			svolgimento dei nostri Campionati Italiani in 4 giorni è notevole 
			(altrimenti come faremmo a pagare il pernotto agli atleti e coaches 
			in Hotel 4 stelle?). Per quanto riguarda poi la partecipazione della 
			nostra nazionale ai Campionati Mondiali di Bangkok, ogni anno 
			abbiamo un numero crescente nella delegazione e sono anni che 
			Falsoni non segue neanche la vicenda, delegando ai dirigenti di 
			settore tutta l’operazione, limitandosi a stanziare i soldi che gli 
			chiediamo e che servono per la partecipazione di tutta la squadra 
			azzurra ai Campionati. Allo stesso modo funziona con la Savate da 
			quando è entrata con noi e che dirige come Presidente di Settore 
			Alfredo Lallo ed ugualmente ha sempre fatto con la Shoot Boxe che 
			dirige Patrizio Rizzoli come Presidente di Settore. Ognuno dei 
			nostri Settori ha un proprio direttivo ed Organico di Settore che 
			viene formato dai suoi dirigenti e non certo da Falsoni. Sono due 
			anni che addirittura portiamo la nazionale una settimana prima in 
			Thailandia in “ritiro sportivo” per acclimatarsi e rifinire la 
			preparazione  presso un Camp tailandese ed anche quest’anno l’intera 
			delegazione sarà composta da ben 16 persone totalmente spesate dalla 
			Federazione… 12 atleti, 2 tecnici, il medico nutrizionista degli 
			Azzurri ed il Presidente di Settore! Francamente non saprei cosa 
			chiedere o pretendere di più! Ed ancora più sinceramente, posso 
			affermare che se non fossimo in collaborazione con una Federazione 
			con un settore così grande e numeroso come quello della Kickboxing 
			(compreso il semi ed il light contact, tanto vituperato da Davide) 
			difficilmente avremmo i soldi per poter fare tutto quanto ti ho 
			appena elencato. Non possiamo che ringraziarli dell’investimento che 
			operano ogni anno per il nostro, come per gli altri Settori ed è 
			quanto è loro dovere fare. La sola nostra trasferta annuale a 
			Bangkok ci costa come  Federazione ben oltre i 20.000 Euro! Ogni 
			anno infatti (e mi spiace per lui) Davide mi sembra sia 
			continuamente alle prese con questo problema economico. Risolve 
			ultimamente arruolando atleti che sono già in Thailandia in pianta 
			stabile e gli unici che fortunatamente poi gli portano qualche 
			medaglia, come per esempio è accaduto per l’unico bronzo di 
			quest’anno portatogli dal bravo Mathias Gallo Cassarino… che tra 
			l’altro si allena nel Camp della WAKO-PRO Thailand di Cristian 
			Daghio… lo stesso dove portiamo i nostri atleti per il ritiro di 
			acclimatamento prima dei nostri mondiali. 
			Luigi Merlini: Infatti, credo 
			di aver capito che ogni anno molti degli atleti FIMT si pagano da 
			soli il viaggio per la partecipazione ai mondiali IFMA… o sbaglio? 
			Roberto Fragale: Questo non lo 
			so e non mi deve interessare, mi può solo dispiacere che per quello 
			io penso sia solo una questione di ego personale o una stupida 
			guerra personale tra lui e Falconi, ne debbano pagare le conseguenze 
			gli altri… ma soprattutto che non si possa dare il meglio numerico 
			ed organizzativo alla Muay Thai Italiana. 
			Luigi Merlini: Se tu potessi 
			dire un’ultima cosa a Davide Carlot, cosa gli diresti alla fine di 
			questa intervista? 
			Roberto Fragale: Mi sento 
			spesso con Davide e non ho bisogno di comunicare con lui tramite 
			interviste pubbliche sull’argomento, posso solo dire quello che ho 
			sempre detto e scritto: 
			<<“Basta con queste stupide ed 
			insulse guerre tra miopi politicanti di mezze carature o dai grandi 
			retroscena… sembra sia giunta l’ora infatti, di pensare un po’ più 
			in grande e più in generale, soprattutto unicamente al bene dei 
			nostri sport… e le tante stupide guerre intestine tra i vari 
			politicanti, non gli fanno certo un gran bene!”>>   
			NELLA FIKMS CI SARA’ POSTO E DIGNITA’ 
			PER TUTTI, E LA MIA OFFERTA RIGUARDO LA CARICA DI DIRIGENTE DI 
			SETTORE E’ SEMPRE VALIDA… MA FORSE E’ ANCHE L’ULTIMA OPPORTUNITA’ 
			CHE GLI OFFRIAMO!  |