Il Ch’i Kung
La respirazione
Come
abbiamo visto nell’articolo del mese scorso, i cinesi hanno rivolto sin dagli
inizi una particolare attenzione alla respirazione (Già in un opera taoista del
IV secolo a.C. si fa riferimento a metodi di respirazione). I taoisti in
particolare, hanno impiegato le tecniche respiratorie per prevenire malattie,
prolungare la gioventù, acquisire longevità. Molte scuole di arti marziali
utilizzano la respirazione per incrementare l’efficacia dell’esecuzione di
loro tecniche.
Negli ultimi anni l’interesse occidentale per queste
tecniche è aumentato, tanto anche molti medici sono convinti che l’utilizzo
di una respirazione profonda e consapevole aiuti a mantenere la salute e
prevenire malattie. Questi però non ne danno alcuna descrizione tecnica.
L'ossigeno riveste una importanza fondamentale anche nel
funzionamento di tutti gli organi interni, il più esigente dei quali è il cervello
che ne pretende i 3/4 della quantità totale richiesta dal corpo.
Oltre l’ossigeno, l’aria che respiriamo è costituita da
molti altri elementi fra cui il ferro, il rame, lo zinco, la fluorite, il
quarzo, l’ossido di zinco e il magnesio. Questi elementi provvedono al
necessario sostentamento del corpo in misura importante. utilizzando un’appropriata
combinazione di metodi respiratori e di esercizi, le tecniche taoiste
garantiscono un efficace sistema di assorbimento di questi elementi preziosi,
liberando i residui e i veleni.
Noi stessi non ci rendiamo conto di questi complessi processi
che avvengono nel nostro corpo; sappiamo comunque che tutto si arresterebbe se
il nostro corpo non ricevesse una sufficiente e regolare quantità di ossigeno.
Pertanto è nostro dovere assistere l'organismo in questo suo difficile compito,
imparando ad espandere le nostre capacità respiratorie.
Le tecniche respiratorie del Kung Fu sono determinanti per il
rilassamento psicofisico; una quantità sufficiente di ossigeno è necessaria
per prevenire il deperimento fisico e mentale, per prevenire quel genere di
vecchiaia che non solo è dovuta agli anni trascorsi, ma al decadimento delle
funzioni dell'organismo e della mente.
"Come un albero tre nutrimento dalle sue radici,
così l'uomo trae forza dalla terra" (Libro dei Canti).
Spiritualità, forza, stabilità derivano dal senso della
terra, intendendo con questa espressione fare riferimento sia ad un solido
contatto con la terra, sia ad una buona conoscenza della propria fisicità.
Anche in senso più tecnico la forza, in ultima analisi,
proviene dalla terra: senza un solido terreno sotto i piedi, anche i muscoli
più forti non trovano presa per l'azione.
Secondo la terminologia cinese la parte centrale del corpo,
che corrisponde alla terra, è nota come Tan T'ien.
Secondo i principi proclamati da alcune scuole di Kung Fu ed
in particolare dallo stile Tai-Chi Chuan, bisogna "concentrare il
respiro nel campo del cinabro", altrimenti chiamato anche "Tan-Tien".
Sull’ubicazione di questo punto esistono varie versioni, la maggior parte
delle quali lo localizzano nel basso addome: una di queste definizioni porta a
localizzare il Tan-Tien tre dita sotto l'ombelico e tre dita all’interno. È
comunque in questa zona che dobbiamo concentrarci durante la respirazione,
attraverso una distensione totale della vita e dell'addome.
Nelle pratiche spirituali questo punto è considerato il
centro di vitalità e dell'unificazione tra la mente e il corpo. Le pratiche
meditative nel Kung Fu erano e sono un requisito base per gli orientali per
giungere all'abilità nella pratica delle arti marziali.
La mente deve essere completamente libera e aperta a recepire
ogni cosa senza distorsione o affanno. Non c'è alcun pensiero di se o di altro,
non c'è stato emotivo di paura o di desiderio. La mente e il corpo, interno
ed esterno, sono in armonia così completa, da includere la lotta e la morte.
I
taoisti hanno sviluppato diverse tecniche respiratorie, a seconda dei livelli
del praticante. Andiamo ad esaminare forse il più conosciuto di questi metodi,
la così detta respirazione addominale.
La respirazione avviene generalmente con il naso.
La respirazione non si effettua con la dilatazione del torace
durante l'inspirazione e il suo rilassamento durante l'espirazione (respirazione
toracica), ma tramite il lavoro del diaframma. Durante la fase di inspirazione
deve esserci decontrazione del basso addome. Durante questo movimento, l’azione
congiunta dell’inspirazione e della concentrazione mentale solleva il ch’’i
dal tan.t’ien alla regione del plesso solare
Nella fase di espirazione deve esserci una leggera
contrazione dell’addome. Durante questo movimento l'azione congiunta della
fase espiratorie e della concentrazione mentale fanno scendere il ch’i dal
plesso solare al basso addome.
I movimenti verso l’alto e verso il basso devono essere
ripetuti molte volte così da indurre il ch’i a circolare avanti e indietro
fra il plesso solare e il basso addome. Questo è il primo ciclo di
purificazione, noto anche come Piccolo Circuito Celeste.
Questo termine allude ai cicli di rivoluzione periodica dei
corpi celesti ed in particolare del sole e della luna nell’arco di una
giornata.
I cinesi considerano l'inspirazione Yin e
l'espirazione Yang; questa seconda fase è quella più importante, su cui
va accentrata la nostra attenzione; nell'espirazione emetteremo l'energia per
colpire il nostro avversario. È stato dimostrato che l'espirazione è
effettivamente la fase più importante, durante la quale hanno luogo gli scambi
cellulari.
Con questo tipo di respirazione il diaframma si abbassa
durante l'inspirazione e ritorna al suo posto nella fase di espirazione. La fase
dell'inspirazione comporta il gonfiarsi dell'addome. In questa maniera si
ottengono delle inspirazioni ed espirazioni sempre più prolungate e profonde,
mentre il movimento della cassa toracica diventa quasi impercettibile, così
come il movimento dell’addome non deve essere forzato, ma essere del tutto
naturale.
13. BIBLIOGRAFIA