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(di: Roberto Fragale)Ma è nel terzo giorno… che l’Italia ha cominciato la sua vera corsa, soprattutto con le sue fantastiche e bellissime ragazze della Low/Kick… LOW/KICK BOXING
La romana Rita de Angelis (52kg) doveva vedersela contro la forte russa Ekaterina Dumbrava. Per mezzo di un combattimento intelligentissimo sul piano tattico-strategico, riusciva a piegare inequivocabilmente le velleità avversarie e si aggiudicava la vittoria per tre giudizi a zero. La bergamasca Barbara Plazzoli (56kg) incontrava la tunisina Rim Jouni e con le stesse qualità che tutti gli riconosciamo da tempo, riusciva agilmente ad imporsi prepotentemente contro l’avversaria ed aggiudicarsi quindi, il diritto a disputare la finale, contro la fortissima russa Lidia Andreeva.
La pescarese Mimma Mandolini (65kg) incontrava la kazaka Diana Bilyaliva, come sua agguerrita avversaria in semifinale. Un incontro assolutamente senza storia fin dall’inizio, dove l’italiana ha prevalso inequivocabilmente, vincendo tre a zero ed aggiudicandosi la finalissima contro la russa Olga Zyk. L’altra bergamasca Pierina Guerrieri (-70kg) ha avuto la sfortuna di imbattersi in semifinale nell’altissima e fortissima russa Vera Avdeeva (poi vincitrice del mondiale) contro la quale non c’è stato nulla da fare. Ma La simpaticissima Pierina non si è data mai per vinta, impegnando la forte avversaria sino all’ultimo istante di gara… dove ci è sembrato che addirittura stesse rimontando nell’incontro.
Tra gli uomini invece, il romano Umberto Lucci (86kg) incontrava il croato Marin Roso. Un avversario battibile e che avrebbe sicuramente battuto… se non avesse dovuto battersi… con una mano sola! Infatti l’infiammazione riscuttizzataglisi al polso non gli permetteva l’uso dei pugni sinistri. È partito troppo lentamente e timoroso nel primo round. “Mi faceva male la mano – ci ha poi detto -, ed ero un po’ come bloccato mentalmente.” I coaches italiani Massimo Rizzoli e Riccardo Bergamini lo hanno poi ‘svegliato’ all’angolo, durante gli intervalli, e Umberto ha successivamente dimostrato poi alla fine… di poter battere il croato (anche in quelle condizioni di grande e significativa menomazione). Ma malgrado una sua forse tardiva ed efficace riscossa… è stato dato perdente, sempre per “split decision” (2-1). Peccato, perché Lucci avrebbe certamente meritato, dopo 2 bronzi negli ultimi due campionati WAKO (del mondo e d’Europa) di valere almeno l’argento in questa categoria. Un aneddoto: durante il viaggio di ritorno e recensendo ogni incontro con i tecnici… riguardo a quello di Umberto è stato scherzosamente detto che: <<i colpi che ha preso dal croato… non sono state niente in confronto agli schiaffi che gli hanno dato i suoi tecnici all’angolo per svegliarlo e fargli comprendere le sue possibilità di vittoria, malgrado la menomazione della mano…!>> qualcuno ha aggiunto: <<Visto il risultato positivo, potevate iniziare a “pestarlo” negli spogliatoi!>> THAI/KICK BOXING
Nella thai/kick Boxing ci faceva particolarmente felici il livornese Michele Iezzi (kg63,500) che dopo aver passato un turno per sorteggio ed essendo approdato in semifinale, doveva vedersela contro il russo Mihail Misin. Michelino è un atleta polivalente e fa una thai anomala… forse grazie e soprattutto proprio a questa sua imprevedibilità, batteva nettamente il fortissimo russo, in semifinale. Addirittura provocando due atterramenti e conseguenti conteggi con dei funambolici colpi di pugno girati. Lo attenderà in finalissima il marocchino Mohamed Ajuau.
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