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W.A.K.O.

PRIMA GIORNATA DI GARA

(di: Roberto Fragale)

Fin dal primo giorno, il palazzetto si è mostrato pieno di gente di tutte le nazionalità… seppur con una netta predominanza numerica e soprattutto organizzativa, degli abitanti del luogo… e naturalmente con un tifo incredibile per i marocchini. Nelle sensazioni inevitabilmente “parziali” circa i giudizi del pubblico sugli incontri dei loro beniamini… devo dire che gli arbitri e giudici hanno avuto un bel daffare per dirigere imparziabilmente la gara… credo non sia infatti molto semplice, giudicare incontri così sbilanciati dal punto di vista del tifo sugli spalti. Forse, ci è parso ci potessero essere stati alcuni sparuti momenti di sbandamento a cui i vari chief referee (tra cui il nostro Roberto Fragale ed a cui si è poi aggiunto anche l’altro italiano Francesco Pellegrino) hanno prontamente posto rimedio molto efficacemente, con riunioni e breafing arbitrali. Ma la cosa che in un secondo momento ha avuto maggior efficacia è stato il suo conseguente controllo ed attenta, quanto necessaria supervisione capillare, in ogni momento della gara stessa.

LOW/KICK BOXING

L’Italia perdeva al primo turno nella Low-Kick Cristian Zedda (54kg) che aveva dovuto vedersela con il forte ucraino Igor Pavlenko, pur non sfigurando affatto. Simone Sulcanese (57kg) perdeva con il kirghizo MIrbek Sujumbaev, dopo tre riprese condotte sul filo di lana. Matteo Iarlori(kg.63,500) doveva inchinarsi alla decisione arbitrale che dichiarava vincente l’avversario svedese Martin Akktar. Il siciliano Daniele Impallomeni (71kg.) cedeva il passo al Kazaco Shukhrat Khussan Alchunoz (che arriverà poi al podio).

 

Il pescarese Stefano Paone (75kg.) perdeva per split decision contro il forte atleta serbo Dragan Micic (che raggiungerà il podio nella categoria). Roberto Margotti (81kg.) perdeva un bellissimo match disputato contro il croato Stipe Stipetic. Claudio Grazioni(-91kg.) perdeva contro una rivelazione del campionato… lo sconosciuto e fortissimo irakeno Tawfik Ali (che raggiungerà infatti il podio). Simone Procaccini (67kg.) si inchinava al bravissimo bosniaco Eldin Raonic dopo una combattutissima battaglia (il serbo raggiungera poi il podio). Ovviamente ci sarebbe forse moltissimo da dire per alcune di queste sconfitte… Ma si sa, oltre che alla bravura personale, senza la quale non si va da nessuna parte, ci vuole sempre anche un po’ di fortuna nei campionati che sono organizzati a torneo. Molti dei matches sono inoltre finiti con giudizio di 2 a 1 (split decision), ed avrebbero potuto benissimo,  avere una sorte opposta, se anche uno solo degli altri due giudici, avesse interpretato diversamente il risicato margine di un incontro pressoché pari…

 

Ma sono discorsi che non servono a niente ormai… se non a far comprendere l’assoluta competitività ed autorevolezza degli atleti italiani finora menzionati. Sembrava proprio che all’Italia non andasse bene niente il primo giorno e pareva forse ai nostri tecnici, che tutti i giudici ce l’avessero con noi (nonostante l’ottimo lavoro di Roberto Fragale su di un ring e successivamente di Francesco Pellegrino sull’altro, in qualità di chief referees!). Alla fine della prima giornata di gara, per quanto riguarda la low kick, solo il sardo Massimo Solinas(60kg.) riusciva a consegnarci una prima vittoria al primo turno, in un altro scontro combattutissimo sino alla fine (che niente aveva da farsi invidiare da quello degli altri compagni di squadra…) ed ancora sempre per “split decision”. Il guerriero sardo aveva infatti battuto ai punti l’agguerrito tunisino Seifeddine Sassi.

THAI/KICK BOXING

 

Nella Thai-kick, pur comportandosi egregiamente i nostri alfieri, subivamo la stessa sorte e per le stesse risicate differenze di giudizio. Uscivano infatti al primo turno Andrea Molon ( 57 kg .) che aveva incontrato l’atleta marocchino di categoria ed aveva oltretutto (inserito all’ultimo momento) gareggiato in una categoria superiore alla propria abituale. Rosario Presti (75kg.) incontrava al primo turno il forte russo Mikhail Tshalih (che poi si laureerà campione del mondo) ed altro non poteva fare che riconoscerne la superiorità tecnica. Passava quindi il primo turno soltanto Riccardo Ginepri (per W.O. dell’avversario brasiliano).

 

Una cosa davvero incredibile, il nostro risultato finale per nazioni… ripensando a questa prima giornata in cui la maggiorparte dei nostri alfieri erano usciti al primo turno… sia pur per motivi di risicato margine.  Ma forse anche proprio per questo… e per l’alto livello tecnico-atletico che notavamo… ci aveva preso quasi lo sconforto. Non dovevamo però commettere l’errore di iniziare a pensare che potessero essere irraggiungibili… i nostri atleti erano al loro pari e dovevano continuare a crederci per poterlo dimostrare! Ma vi assicuro che non era affatto facile, pensare e credere di poter portare a casa una sola medaglia… in mezzo a così tanti mostri di bravura! Ma la frustrazione maggiore era data dal fatto che invece, sapevamo benissimo… che potevamo farcela!


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