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W.A.K.O.

PARTY DEI RAPPRESENTANTI NAZIONALI, BANCHETTI SERALI PER TUTTI GLI UFFICIALI FEDERALI E SAYONARA PARTY FINALE PER TUTTI I PARTECIPANTI.

(di: Roberto Fragale)

 

Come già detto all’inizio, nella presentazione generale di questa fantastica edizione dei primi mondiali africani WAKO… gli amici marocchini non hanno lasciato niente al caso ed ogni sera offrivano dei banchetti particolari in esotiche atmosfere a centinaia di stupiti ed ammirati commensali occidentali. Ogni sera i bus-navetta erano pronti davanti all’hotel per trasportare gli ospiti invitati in posti diversi, ma sempre di uguale atmosfera esotica. In questi ambienti singolari ed in perfetto stile islamico, tale da ricordare forse i fastosi palazzi e residenze di ricchi emiri ai tempi di Aladino… ogni sera si svolgevano suntuosi party organizzati dai marocchini ospitanti l’evento mondiale.

  

Ogni volta una residenza diversa, ogni sera una singolare particolarità, unita sempre dall’unico filo conduttore dell’ospitalità araba, pasti luculliani,   luci soffuse, orchestrine e musiche tradizionali. Sempre presente poi un personaggio particolare e buffissimo, con abiti tradizionali.. forse l’equivalente di una nostra maschera carnevalesca riportata a quella cultura… sia nel palasport che ad ogni banchetto. È così che nella conversazione durante l’atmosfera amichevole dei ricchi pasti, i marocchini o arabi in genere, erudivano i loro ospiti sulla propria cultura, usanze e tradizioni. Presenti sempre anche gruppi folcroristici di importanti branche etniche locali di questa o quella parte del nord Africa.

 

Ogni danza un significato, ogni usanza una tradizione. I vari gruppi poi, dopo ogni esibizione, passavano tra i tavoli degli ospiti, coinvolgendo tutti nel loro ritmo ammaliante. Non poteva mancare naturalmente la danzatrice del ventre, la quale (più di altri devo dire e senza eccezione alcuna…) è riuscita a coinvolgere singolarmente ognuno degli ospiti internazionali. Ogni sera pensavamo con rammarico… agli altri che non potevano godersi quella spettacolare lezione di cultura e tradizioni locali… Ma devo anche ammettere, che pur rammaricandocene… non per questo ci impedivamo di gioirne maggiormente. Mi domandavo che cosa avrebbero organizzato poi per consueto Sayonar a Party di fine campionato…

 

È questa infatti una usanza nei campionati WAKO e che tassativamente deve mantenere un certo standard… Ma inutile dirvi che il Paese ospitante è stato ben al disopra di questo! Hanno infatti allestito un enorme padiglione e montato “tende desertiche” nella enorme terrazza della piscina dell’hotel. Tavoli imbanditi con ogni specialità locale e tradizionale, musica dal vivo, danze ed esibizioni di vari gruppi etnici e quanto altro possiate immaginare ed aspettarvi che abbiano fatto. Un party in piedi naturalmente (all’americana) dato che non c’era assolutamente posto a sedere per tutte le oltre 600 persone ospitate… Ma gli ospiti girando attorno alla piscina e spiluccando da ogni tavolo imbandito, facevano gruppetti di conversazione di nazionalità diverse, allacciando rapporti collaborativi futuri e creando situazioni di attive collaborazioni prossime.

   

Ognuno poteva piacevolmente conversare con i grandi nomi del nostro mondo, facendocelo apparire come una immensa articolata famiglia, unita saldamente solo da una semplice passione sportiva. La festa si è svolta fino a tarda notte e oserei dire… fino ad esaurimento fisico degli ospiti! Noi, attorno alla mezzanotte siamo andati sulla terrazza della camera di Giorgio Iannelli ed abbiamo potuto così ammirare dall’alto uno spettacolo sensazionale! (mi scuso di non poter mostrare foto… ma questo contribuisce forse a rendere l’idea.. perchè avendo lasciato l’attrezzatura in camera mia, non volevo perdermi un istante di quell’evento sensazionale e quasi magico!) C’erano ancora un centinaio di ospiti che danzavano… diciamo per il 70% arabi… ed il 30% di Europei.

  

Avevano formato 6-7 cerchi di persone, le quali danzavano nel proprio cerchio, battendo le mani a ritmo… ed uno o due alla volta, entravano nel cerchio e si esibivano in un assolo o in un duetto. Sia uomini che donne.. in una danza che esprimeva sinuose movenze e grande armonia esibitrice di se stessa. Soprattutto le donne mi hanno colpito e stupito (avevamo un’idea forse sbagliata dei loro usi e costumi…) ballavano benissimo, esibendosi e facendosi ammirare in maniera flessuosa e sensuale, mostrando palesemente tutta la propria femminilità ed oserei dire persino naturale sessualità… ma senza mai assolutamente neanche rasentare  minimamente la “volgarità”!

 

Noi eravamo già estasiati nel comprendere ed osservando  come tutti loro si stavano sinceramente divertendo in maniera semplice (apparentemente per noi evoluti occidentali, persino in maniera forse superata…) quando il particolare e buffo  personaggio di cui abbiamo parlato prima, ha preso la parola al microfono, salutando tutti e dicendo: <<Fino a qualche ora fa abbiamo fatto a pugni, ci siamo battuti con tanta e tale foga come i più accesi nemici in una ipotetica battaglia sportiva… ma adesso invece è il tempo di festeggiare e divertirci tutti assieme, che ognuno regali il proprio contributo per la pace ed un mondo migliore… da costruire anche e soprattutto attraverso o sport…>> A queste parole, che mi avevano già lasciato di stucco… l’amico Giorgio Iannelli mi ha chiesto: <<Ma… che cosa ci avevano detto… o credevamo sommariamente ci fosse… di tanto sbagliato nell’Islam o negli arabi, che non ricordo più…?>>

 


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