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(di: D.t GiulioSocci)
Era questa la prima tappa
storica nel continente africano, della WAKO,
Banchetti serali quotidiani in atmosfere esotiche, per tutti gli Ufficiali Federali… Sfilata di apertura a dir poco faraonica… Presenza della tv nazionale alle finali, che ha mandato in onda l’evento in diretta… Un palasport gremito fino all’inverosimile e con un tifo da stadio… Presenza delle maggiori autorità locali e persino del Ministro di Stato… Il consueto Sayonara Party in chiusura del mondiale WAKO (per tutti i partecipanti ed accompagnatori) organizzato favolosamente in piscina e al di sopra delle più rosee aspettative pur createsi nei giorni precedenti… Una edizione questa che, non solo credo collochi adesso il Marocco tra le nazioni più accreditate nella WAKO, ma che a quanto pare, inorgoglisce addirittura, la stessa organizzazione mondiale patrocinante l’evento! Un’edizione davvero indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di assistervi e magari di viverla anche in prima persona! Il livello atletico dei partecipanti è stato a dir poco strepitoso come sempre e forse stavolta, anche e persino maggiormente!
Mi tornano in mente le domande di un nostro nuovo e recente amico: lo stupito Giorgio Iannelli (in veste ufficiale di coach della nazionale di thai/kick assieme a Mauro Samperi) che partecipava per la prima volta ad un evento internazionale WAKO: <<Ma quello è ….?>> - <<Si..!>> - <<E cosa ci fa qua?>> - <<Combatte!>> - <<A questo torneo?>> - << Si…!>> E come non comprenderlo… Effettivamente e come sempre… una grande quantità di atleti e campioni conosciutissimi in tutto il mondo partecipa ai mondiali WAKO, ma questa volta sembrava che proprio tutto il “gota” dei migliori campioni si fosse riunito ad Agadir. Complici di questo anche soprattutto gli amici marocchini che, sparsi in tutto il mondo e soprattutto con ottime scuole di campioni in Francia, Spagna ed Olanda, avevano richiamato in Patria tutti i migliori atleti, tecnici, manager e preparatori. Nel consueto relax serale in hotel infatti, si poteva piacevolmente conversare e scambiarsi punti di vista autorevoli con Kamel Chouaref, Mohammed Aithassou, Mohammed Kuider, Mousid Akhamrane, Mustapha Lahksam e tanti altri celebri nomi che hanno reso grandi le nostre discipline in tutto il Mondo. Ma devo sinceramente dire… quello che i marocchini sono riusciti a mettere insieme ad Agadir, è andato anche oltre ogni nostra più rosea aspettativa.
Ciò che ha affascinato molti credo, è stato il constatare che dietro a questa impresa non c’era solo un comitato di alcune grandi persone, ma dietro a questa grande scommessa, c’era un’intera Federazione ed oserei dire… lo “spirito” di un intero Paese: il Marocco. La nazionale marocchina infatti, era composta dai loro migliori atleti che vivono in Olanda, in Francia e in Spagna, oltre che a quelli che vivono stabilmente in Marocco. Da quei paesi hanno richiamato in patria i migliori, hanno chiamato a raccolta patriottica i più titolati campioni, coach e manager marocchini ed hanno creato per questo, uno squadrone formidabile! Pensando ai nostri valenti ragazzi, non potevo non immaginare alle durissime battaglie che avrebbero, di li a poco, dovuto sicuramente sostenere! Il Marocco infatti, schierava ben 41 formidabili atleti e che avrebbero reso dura la vita a chiunque altro in categoria. Ma ancora più vasta appariva la nazionale russa che aveva presentato a nastri di partenza ben 46 atleti… e sicuramente tanto forti come li conosciamo essere da sempre. Già solo queste due nazioni avrebbero fatto forse scomparire le velleità di vittoria di chiunque altro… ma così non è stato per gli altri Paesi partecipanti (Italia in testa!) che si sono battuti con una determinazione inusuale ed ottenendo i meritati risultati sportivi, che adesso noi tutti gli riconosciamo.
Nella Low/Kick infatti… e solo
dopo queste due grandi e forti nazioni, troviamo proprio la nazionale italiana,
che con ben più pochi atleti presentati, è riuscita a compiere un vero ed
autentico miracolo! Per quanto riguarda poi la nazionale di Thai/Kick, il quinto
posto ottenuto, non mi sembra poi tanto male! Per quanto riguarda invece la
classifica globale di tutte le discipline, tra le nazioni partecipanti
all’intero campionato… l’Italia si è collocata al quinto posto per
nazioni… e teniamo conto che non presentavamo atleti nella disciplina delle
disco-forms! Come già accennato in un nostro precedente articolo, erano circa
una cinquantina le nazioni previste per questo evento, ridottesi però
all’ultimo momento a circa una quarantina di delegazioni, a causa di defezioni
o inesistenti timori di cui abbiamo sopra accennato. Mente invece, abbiamo
saputo che altri Paesi come il Kenya,
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