UN MATCH BELLISSIMO E TANTO COMPETENTEMENTE DISCUSSO DA
MOLTI, PER L’ASSEGNAZIONE DEL VERDETTO, CHE HA VISTO DARE UN GIUDIZIO DI
PARITA’ TRA I DUE… NESSUNO DELLA NOSTRA REDAZIONE ERA PRESENTE ALL’EVENTO…
MA LO ABBIAMO RECENSITO (in altro nostro articolo)
TRAMITE LA VIDEOREGISTRAZIONE
, GENTILMENTE INVIATACI DAGLI INTERESSATI.
LA REDAZIONE
, PER RENDERE COMPLETAMENTE ESAUSTIVA ED ANCORA PIU’ INTERESSANTE
LA RECENSIONE
STESSA
, CHIEDE ANCHE UN’OPINIONE A Diego Calzolari CHE HA PORTATO IN ITALIA
THAILAND PINSINCHAI E PIMU. COMUNQUE SIA… E’ STATO UN MATCH AL FULMICOTONE,
BELLISSIMO, ESALTANTE… E INDUBBIAMENTE CONDOTTO SUL FILO DI LANA!
THAILAND V/S PETROSIAN
(LA STORIA DEL
MATCH)
Di: Diego Calzolari
(n.d.r.) A
completa trattazione dell’argomento, abbiamo creduto giusto e doveroso sentire
anche il competente e corretto parere, professionalmente e prontamente
resoci da Diego Calzolari, che aggiunge notizie e indiscrezioni inedite a tutta
la storia… e per quanto la cosa possa aver destato forse piccoli e timidi
brusii tra il pubblico… personalmente troviamo che: “ se ne stiamo parlando
così approfonditamente ed a distanza di tempo… sia stato innanzitutto un
successo per tutto il movimento della muay thai e kick boxing italiana!” (n.d.r.)
MA
GUARDATE ANCHE VOI LA VIDEO
REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO…
Già da tempo avevo organizzato
il prestige fight di Paithun Saensawat, conosciuto come Thailand Pinsinchai,
nella serata Bologna Fight Night. L’avversario proposto dalla F.I.KB.
(federazione per la quale veniva disputato l’incontro) tramite Max
Baggio era un forte Sloveno ormai trasferitosi in Thailandia per combattere.
Solo due settimane prima del match si proponeva per il match Ghevorg Petrosian,
giovane armeno che si allena a Pordenone da Alfio Romanut, che vanta un
curriculum di 25 incontri tutti vinti e per lo più per ko! Nonostante la
differenza di peso di circa
12 kg
si firma il contratto con la clausola che Petrosian scendesse a 63 kg!
Con due giorni di digiuno l’ago
della bilancia per Petrosian segnava il giusto peso 24 ore prima del match! La
stessa notte Thailand la passava tra vomito e dissenteria dopo aver già passato
10 giorni tra seminari, e le ultime notti all’ospedale con Pimu; il giorno del
match debilitato pesava 54,800 kg! Saliranno sul ring con quasi 10 kg di
differenza di peso, ma a detta di tutti sarà comunque un grande incontro che
vede opposta la determinazione dell’armeno contro l’esperienza del thai!
Arriva il grande momento e i
contenders salgono sul ring!
1° round e 2° round:
sicuramente vinti dall’armeno, il thai invece che combattere pensa a ridere di
fronte all’avversario che evidentemente aveva sottovalutato. Thailand
incassava duri pugni e calci alle gambe ed iniziava a capire che stava
combattendo contro chi era sul ring per dare tutto e batterlo.
3° round: il thai inizia
a rispondere alle combinazioni di Ghevorg ma sempre con atteggiamento deridente
e di presunta superiorità, vuole mostrare la sua grande esperienza senza “scontrarsi”.
Il round finisce a favore suo per qualche proiezione in più che lo faceva
vedere in crescendo! Ma i numerosi pugni tirati da Petrosian giocano
erroneamente la loro impressione sui cartellini dei giudici ed il round finisce
pari.
4° e 5° round:
Petrosian è in calo e Thailand vuole vincere e va sempre all’attacco
avanzando ma sempre atteggiandosi troppo. Si comporta come negli stadi di
Bangkok in cui l’ultimo round è quello che fa il verdetto, lo proietta su
ogni combinazione. Petrosian con grande cuore tenta quando ancora gli è
possibile di colpire ma si ritrova sempre a terra.
Gli ultimi due round di larga
misura per Thailand, e felice con Pimu è sicuro di aver vinto.
Il verdetto da parità e all’angolo
blu c’è gran festa meritatissima per la grande prestazione di Petrosian, ma
all’angolo rosso per Thailand inizia il buio, inizia a rendersi conto di aver
più pensato allo show che non a combattere!
E’ un vero peccato, ha perso
ora la carta Jolly, ormai fuori età, ha 32 anni, il maestro lo sostituiva
subito l’indomani mattina con un altro thai in un incontro organizzatogli in
Inghilterra per il 30 aprile, giurandogli che non avrebbe più messo piede in
Europa per combattere…si aprono invece grandi strade per il giovane Petrosian
che ancora una volta mostra il valore suo e della sua scuola, di cui
indubbiamente, è da riconoscere la competente divulgazione dello stile tecnico
della Muay Thai.
(n.d.r.) A
dimostrazione di quanto detto (anche nell’altro
articolo) circa i vari pareri discordanti sull’esito finale del match…
aggiungiamo alcune discussioni tratte da un forum
linkato anche nella nostra home page e proprio riguardanti le
polemiche inerenti questo bellissimo match: (n.d.r.)
POLH scrive:
- Petrosian –
Ero a Bologna domenica
10/04/2005, Ho assistito ad un incontro di muay thai, tra i più intensi
che mi sia capitato di vedere, tra un atleta di Gorizia e un atleta thailandese.
Non voglio elencare i titoli del campione thailandese, ne saprei elencarli
tutti, ma mi ha stupito il numero di incontri che aveva affrontato (200/300??)
soprattutto se confrontati con quelli del goriziano (20/25??). Avevo già visto
combattere Petrosyan, anche con atleti thailandesi, ma questo incontro a mio
avviso più che segnare un esame di maturità per come si è svolto è stata la
discussione della sua tesi di laurea. Con il coraggio con cui ha affrontato il
"maestro" thailandese, con la tecnica con cui ha controllato
efficacemente gli attacchi, con l'autorità con cui ha imposto il suo modo di
combattere si è consacrato, contro le aspettative di molti che aspettavano una
sua caduta, per quel campione che è e che comunque ha sempre fatto vedere,
nella sua umiltà di atleta semplice e onesto, nella sua preparazione scrupolosa
e nel cuore di combattente nato. Essere, non apparire; sudare, non parlare;
soffrire ma continuare. Questo è l'atteggiamento che questo ragazzo di vent'anni
mostra ogni volta che sale sul ring, indifferentemente dal suo avversario,
sempre rispettato, mai temuto. Il tutto è da precisare, in un ambiente di tifo
ostile, giustamente ostile, visto che il thai era il pupillo locale. La mia
soddisfazione, poiché tenevo e onestamente temevo per Petrosyan, è stata
grande alla fine dell'incontro, quando gli arbitri hanno sancito la parità tra
i due atleti, grossissimo ed importantissimo risultato raggiunto, non
dimentichiamo da un ragazzo di vent'anni, contro un "mostro sacro";
soddisfazione che è aumentata quando ho visto l'allenatore del thailandese fare
esternazione di gioia immensa per un risultato che, forse, visto come si era
evoluto l'incontro, non pensava che il suo atleta avesse raggiunto. In ogni
caso, grande il thai, grandissimo Petrosyan, disdicevole e pericoloso il ring,
dal fondo estremamente sdrucciolevole, alle corde talmente lente da far volare
fuori due atleti che si erano appoggiati in clinch.
POLH
ramponi marco scrive:
finalmente una persona che ci
vede....
Devo farti i complimenti per
come hai descritto il match del mitico Giorgio....ma vorrei far notare a tutti i
partecipanti di questo forum che i giornali e le riviste del settore mai si sono
occupate di questo meritevolissimo atleta e di tutto il suo team(Romanut-Saitta
e Petrosian Junior)come andrebbe fatto!!!!Vorrei inoltre dire :vergognatevi..ai
giudici che hanno arbitrato poiche' solo un cieco non si sarebbe accorto della
vittoria di Giorgio...complimenti per il vostro senso di lealta' sportiva....Un
grande team composto da grandi uomini che prima di essere atleti sono persone
eccezzionali...continuate cosi' complimenti ciao RAMPO
polh
scrive:
dubbio
egregio sig. ramponi, grazie x i complimenti.
questa non vuol essere una risposta a te ma un invito ad altri, spero del
settore sportivo, ad esprimere la propria opinione.
ho girato un po' per i vari siti questa settimana in cerca di altri pareri in
merito alla serata del 10/04 e non trovando niente in merito ho fatto delle
considerazioni o congetture:
1) noi due dobbiamo esserci incontrati senz'altro, perchè oltre a noi e agli
atleti sembra che nessun altro abbia visto (o guardato) l'incontro clou della
serata, forse come dici tu, arbitri compresi.
2) forse era + interessante lo spettacolo di chi portava i numeri del round, a
sentire le acclamazioni
3) forse quelli che incitavano sgolatamente quando il thailandese avanzava,
giravano la testa quando avanzava e colpiva petrosian e quindi giustamente non
possono parlare perchè hanno perso la maggior parte del match
4) forse perchè si parla SOLO quando i propri vincono, indifferentemente dalla
pochezza dell'avversario
5) forse perchè, in buona fede o per mancanza di educazione sportiva, si
confonde il tifo sportivo con la partigianeria e quindi si parla dell'avversario
solo quando perde e solo per maggiormente celebrare il proprio beniamino
6) o forse perchè nessuno ha niente da dire perchè chi era sul ring ha dato
dimostrazione indubbia.
Non voglio offendere nessuno e se qualcuno si è sentito attaccato, chiedo
scusa, non era assolutamente mia intenzione.
sono solo costernato e avvilito che nessuno del settore abbia scritto qualcosa
in merito o se lo ha fatto(?) io non sia riuscito a trovarlo.
probabilmente il fatto che in italia, un italiano che combatte con un
thailandese così titolato e ottenga un tale risultato è un fatto di tutti i
giorni(?). se è così per favore eruditemi ed indicatemi i match, perchè quei
pochi che, per mia poca possibilità e poco tempo dedicato, ho visto hanno avuto
risultati ed epiloghi ben diversi, soprattutto nella celebrazione degli atleti
italiani.
saluti
polh
ramponi marco scrive:
...marco polo un mito.....
caro pohl...mi dispiace ma io
e te non capiamo proprio nulla...leggendo la recensione di marco polo e' venuto
fuori che il verdetto di pari e' giustissimo...lo vedi io te non ci vediamo
bene...petrosian ha vinto nettamente 3 riprese pareggiata una e persa l'ultima
quindi secondo questo decano degli sport da ring il pari e' giustissimo...o ha
dei problemi con la matematica o forse avrebbe bisogno di fare un corso da
arbitro(glielo consiglio caldamente)....a proposito se il tai perdeva
sicuramente gli saltavano alcuni stage...quindi alla fine giusto cosi'...evviva
lo sport..a presto ciao
|
(n.d.r.) Dobbiamo però doverosamente aggiungere che
il tour di stages compiuti dai tailandesi era già finito… ma dobbiamo
altrettanto doverosamente fare i complimenti a pohl per come ha descritto il
match e soprattutto la figura (particolarmente dal lato “umano”) di
Giorgio Petrosian di cui si evince facilmente che è giustamente e con merito,
un suo appassionato sostenitore. Ma non lamentiamoci prima del tempo, se le
riviste e gli organi di informazione in genere e specializzati, non ne hanno
ancora parlato… sono passati solo alcuni giorni dall’evento! Del resto
mi sembra che noi, non essendo stati neanche presenti (e non invitati dagli
organizzatori… ma saremmo andati ugualmente se liberi) per precedenti impegni
presi, nonostante tutto questo… ce ne siamo occupati abbastanza
esaurientemente… Le opinioni personali poi, personalmente siamo dell’avviso
che siano giustamente, solo opinioni personali… e che lascino il tempo che
trovano da chiunque esse siano espresse… Certo però, che rendono l’idea di
come questo nostro mondo inizi ad essere felicemente variegato e particolarmente
vivace ed acceso! La dialettica (se costruttiva) ha sempre dato il via ad enormi
evoluzioni ed in ogni campo… anche in quello personale di ognuno degli
interessati. (n.d.r.)
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