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BENVENUTI AL K-1
DI
ZAGABRIA

Di: Roberto Fragale

Benvenuti al K-1 di  Zagabria… sembravano dirci gli enormi e tanti cartelloni (6mX3m) pubblicizzanti l’evento, lungo l’ultimo tratto di strada che ci portava allo “Sheraton hotel” della citta’, dove erano stati alloggiati tutti gli atleti, coach, ufficiali di gara ed ospiti d’eccezione,  chiamati a partecipare all’edizione croata del K-1. Sui grandissimi cartelloni pubblicitari (semplici ma efficaci) dal titolo STAR WAR “final fight” le gigantografie  di personaggi (ormai noti in tutto il mondo) del calibro di STEFAN LEKO, MIKE BERNARDO E ALEKSEI IGNASHOV, sembravano promettere grande spettacolo e battaglia. Quella del croato ANTE BILIC (che sfidava il campione del mondo wka JOSE REIS (Portogallo) dava un’ultimo tocco di “interesse nazionale” all’evento, per attirare un pubblico ancora maggiore alla “DOM SPORTOVA” della capitale croata. 

Gli stessi orari pubblicizzati: (Apertura cancelli ore 19.00 - Cerimonia di apertura ore 21.00) facevano preparare e supporre un grande afflusso di pubblico… è così è stato infatti! La serata, pubblicizzata per tempo anche sui circuiti televisivi nazionali, ha fatto riempire gli spalti  (soprattutto il grandissimo e stracolmo parterre) di spettatori fin dall’apertura dei cancelli per accaparrarsi i posti migliori! Quasi cinquemila spettatori per una serata indimenticabile e che ha fatto rivivere i “fasti” consueti del circuito del K-1. Dovete sapere che queste serate devono corrispondere (per contratto) a dei tassativi standard organizzativi ed imposti dai possessori del marchio, i quali ogni volta fanno dei pur magnifici combattimenti che vi si disputano… quasi degli “accessori spettacolari” nel globale “spettacolo organizzativo” degli effetti speciali approntati in gran quantità e qualità! Due megaschermi giganti e tanti altri piu’ piccoli piazzati strategicamente su tutta l’area visibile al pubblico, hanno dato il via alla presentazione della serata con immagini “eclatanti” di altre edizioni e la presentazione della stessa. Un vero e proprio spettacolo “fotocromatico” con i laser che disegnavano oggetti tridimensionali in aria, in concomitanza ed al perfetto tempo di musica (migliaia di watt e centinaia di decibel) della sinfonia “ la primavera” di Vivaldi…. Gli atleti presentati  uno ad uno (illuminati da un occhio di bue e che apparivano come per incanto dalla dissolvenza di una nuvola di fumo) sull’apposito palco approntato sotto il megaschermo… Alla fine della cerimonia di apertura… quattro razzi filoguidati che partono dalle estremita’ del palazzetto e si infrangono ai quattro angoli della struttura-luci (sopra il ring) i quali innescano lungo i lati, fontanelle “piriche” scintillanti e sfavillanti, che illuminano il ring stesso… trasferendovi quindi l’attenzione di tutti… Fiamme alte due metri che improvvisamente si innalzano al passaggio degli atleti sulla passerella che li conduce al ring… Una vera e propria “tenda” composta da “finissimi sbrilli” di acqua che si chiude al loro passaggio e le luci-laser che scrivono sull’acqua in caduta, il nome dell’atleta e le scritte: “final fight” e “stars war”…  Per intendersi insomma, una di quelle serate che ti fanno dire con orgoglio: “Si…  c’ero anch’io!” Ma credo che molti di voi avranno potuto gustare la diretta televisiva su Eurosport (che gli ha dedicato due ore di trasmissione…) presentata addirittura da “Miss America” … fatta venire appositamente per l’occasione. L’evento non e’ passato inosservato neanche dai Mass Media croati, che hanno dedicato anche loro una diretta televisiva sulla rete nazionale NOVA TV.

Ma… dopo una doverosa mensione alla composizione artistico-marziale, magistralmente presentataci dalle bravissime  Sian Fairbairn e Chloe Bruce, passiamo alla descrizione degli incontri disputativisi.

PHILLIP “little Geronomo”  TRAPANI (U.S.A.) – ALAN SAITTA (ITALIA)

Si tratta di un simpatico giovane e promettente americano (dalle chiare origini italiane) formatosi alla scuola Shidokan statunitense, che si presenta all’angolo accompagnato da Gerome Le Banner come coach.  Alan Saitta e’ un giovane emergente, allievo del Maestro Alfio Romanut di Gorizia che lo accompagnava in questa sua prima grande avventura. Lo statunitense  ha impegnato subito il nostro Alan con belle e velocissime combinazioni pugilistiche, alle quali però, rispondeva subito “per le rime” (essendo notevolmente piu’ alto) con poderose ginocchiate e middle kick al corpo. Ed e’ proprio a causa di questi precisi colpi che l’arbitro conta per la prima volta l’americano, il quale riprende piu’ in “foga” di prima e con virtuosismi pugilistici ancora piu’ eclatanti… ma una ennesima combinazione di ginocchio fa procedere all’ulteriore e, questa volta definitivo conteggio! E’ TKO al primo round dopo circa due minuti e mezzo di combattimento. Un ottimo palcoscenico per il nostro Alan Saitta che riscuotendo ultimamente una lunga serie di buoni successi,  gli hanno procurato l’invito ad una così grande serata. Doverosi i complimenti quindi… ma soprattutto gli “in bocca al lupo” per il roseo futuro che gli si prospetta, soprattutto dopo questa veloce ed indiscutibile prova di valore data.

MARC DE WITT (BELGIO) – IVICA PERKOVIC (CROAZIA)

Marc De Vitt (olandese di adozione) e’ una vecchia conoscenza dei circuiti del K-1 e vanta così una esperienza maggiore del croato, le cui poche apparizioni nel circuito mi sembra siano  proprio e solo in Italia, o forse mi sembra anche un’invito  in Australia. Ivica Perkovic e’ inoltre  uno degli sparring ufficiali di Mirco “Cro Cop” Filipovic. Combattimento totalmente ad appannaggio del belga fin dalle prime battute e per tutto il secondo round. Questo appare infatti piu’ veloce, abile negli spostamenti, pronto nei rientri ed efficace nelle uscite. Ma… quando ormai le sorti del match sembravano essersi fatte… nel corso del terzo round un preciso montante di Ivica lo “tocca” al mento ed inizia il suo veloce calvario che lo porta nel giro di poche azioni seguenti, ad un verticale calo fisico fino al KO definitivo! Ottima prestazione resa quindi, dal croato Ivica Perkovic che ha mostrato grande preparazione fisica ed una potenza e precisione nei colpi di pugno… pari forse solo alla grande determinazione e capacita’ di concentrazione mostrata, anche e sopratutto nei momenti di maggiore difficoltà.

Vince l’incontro Ivica Perkovic per TKO su Marc De Vitt al 3° round.

DEWEY COOPER (USA) – VITALY AKHRAMENKO (BIELORUSSIA)

Un “colored” americano “The Black Cobra”  una delle piu’ splendenti stelle del ricco circuito americano, che ha fatto spettacolo (oltre che per le tecniche mirabili) per la sua appariscente personalità e testardaggine, nel saper continuare con indomito “cuore di guerriero” fino allo scadere dell’ultimo round, un incontro apparso impari fin dalle prime battute per potenza ed efficacia dei colpi. Ottimi ed esaltanti virtuosismi tecnico-pugilistici a velocita’ impressionanti per le stazze, che però si infrangevano nella guardia sempre ben serrata del bielorusso. Meno efficaci e preoccupanti però i calci, che sembravano non impensierire affato Akhramenko, il quale però… fin dai primi possenti low kicks, ha fatto capire quale sarebbe stata la sua fine. Ottime e fini tecniche di low kicks sulla gamba posteriore infatti, hanno fatto zoppicare l’americano fin dalla seconda ripresa ma, sempre mobile, sembrava volesse solo procrastinare la sua fine che appariva purtroppo scontata. A niente sono valse le scelte strategiche di Vitaly nel cambiare sporadicamente (per sorprenderlo dopo i forti low kicks) il livello dei colpi e cercare il ko di calcio alla testa… i suoi guanti erano sempre li ad evitare la sua fine, i suoi spostamenti sempre pronti ad evitare la potenza dei colpi… tre conteggi lo hanno accompagnato fino alla fine dell’impegno preso… pur trovando ad attenderlo la giusta sconfitta ai punti, alla fine delle cinque riprese previste. Grandi applausi del pubblico anche all’americano, che ha mostrato un cuore ed abilità strategiche, certamente non comuni.

 DIMOSTRAZIONE KARATE

 

ante bilicANTE BILIC (CROAZIA) – JOSE REIS (PORTOGALLO) titolo mondiale wka in palio.

Combattimento attesissimo pur non essendo  nomi altisonanti come gli altri, per la presenza del connazionale Ante Bilic e la disputa del titolo mondiale in palio.

Jose Reis, altro “colored” dal fisico scolpito e dalle tecniche sopraffini, contro un avversario piu’ “tozzo” e con tecniche meno spettacolari ma… sproporzionatamente potenti ed efficaci!

Primi due round a netto favore del portoghese che si destreggiava molto bene con tecniche rapide e veloci uscite dalla distanza, un vero e proprio “ballerino del ring”. Il coriaceo croato Bilic lo ha cercato per tutto il tempo senza mai riuscire a toccarlo significativamente… fino alla terza ripresa.

E’ qui infatti che un preciso montante, segna l’inizio della fine del campione in carica. D’ora in avanti i suoi veloci spostamenti gli serviranno soltanto per sfuggire alla terribile punizione che il croato sembra promettergli, cercandolo continuamente con i suoi terribili colpi di pugno. Due conteggi sembrano dargli nuovo vigore per istinto di rivalsa… buone le sue tecniche di ginocchio che però trovano sempre gli avambracci del croato a protezione del costato e le sue risposte pugilistiche lo inducono ad una condotta piu’ rassegnata fino alla fine dell’incontro. Il giudizio 2:1 dei giudici vede dichiarare meritatamente (a mio avviso) nuovo campione mondiale: ANTE BILIC.

ignashovALEKSEY IGNASHOV (BIELORUSSIA) – JOSIP BODROSIC (CROAZIA)

Grandi applausi del pubblico diretti al fortissimo bielorusso Ignashov… ed altrettanti al connazionale Bodrosic che osava sfidarlo. Il croato, dal fisico possente e dotato di una imponente statura, ha iniziato il confronto forse con un po’ troppa cautela (ma come dargli torto…) divenendo poi col passare delle riprese, sempre piu’ intraprendente ed impegnativo. L’espertissimo campione bielorusso si e’ limitato a cercare di fare in ogni round sempre qualcosa in piu’ del suo avversario… ma con che classe però… Evidentemente qualche colpo del croato deve avergli consigliato una condotta piu’ prudente ed accorta per portare a casa la vittoria di un match che, avrebbe potuto mostrare qualche colpo di scena per lui sgradevole. Il preventivo, iniziale ed accorto lavoro sulle gambe del croato con potenti low kick, hanno poi reso negli ultimi istanti dell’incontro, molto meno pericolosi i colpi di pugno, che sembravano aver preoccupato non poco Ignashov nel corso dei  primi round.

Verdetto ai punti che vede vincitore per due giudizi a uno… Aleksei Ignashov sul pur bravo e coraggioso croato Josip Bodrosic, che ne esce con onore e prestigio dunque.

STEFAN LEKO (CROAZIA) – SEBASTIAN VAN DE MUYSENBERG (OLANDA)

Confronto iniziale di studio per entrambi i contendenti, i quali non lesinano certo in virtuosismi tecnici da parte di entrambi… pregevoli tecniche di ginocchio persino saltate, da parte dell’olandese e risposte degne di un manuale tecnico, da parte del campione croato. Questo si sposta, esce, rientra e colpisce in uscita con una apparente facilità, che fa intuire ai piu’ esperti quella che potrebbe verosimilmente essere la coclusione del match di lì a poco… Infatti nel secondo round Stefan Leko inizia a suonare tutta un’altra musica e Van De Muysemberg deve faticare non poco per non rimanerne “assordato”! Due conteggi arbitrali per l’olandese nel corso del secondo round preparano alla naturale conclusione nella ripresa. E’ proprio nel corso del secondo round infatti, che con un preciso e potente montante al fegato l’olandese e’ contato per la terza volta e lo trova impossibilitato a riprendere il confronto, prima dei fatidici 10 secondi concessigli dal regolamento. Vince per TKO al secondo round Stefan Leko su Sebastian Van De Muysemberg.

BREAK musicale per un pubblico al limite della fibrillazione cardiaca, per farlo raffreddare e gustare con maggior lucidità l’ultimo match in programma… tra l’altro il break stesso lo riguarda seppur indirettamente:

TONY CETINSKI: PUSH PUSH (ORIGINAL SONG FROM FALCO; VERSION WITH MIKE BERNARDO AND TONY CETINSKI)

Infatti questo consiste nella rivisitazione di quel “pezzo musicale” da parte di  un noto cantante locale molto in voga: Tony Cetinski con la proiezione sui megaschermi della video-clips della canzone, girata dal cantante e Mike Bernardo in un  collage di filmati molto spettacolari ed avvincenti, di “gran voga” e successo in tutta la Croazia.

Questo forse serve a far comprendere quanto il pubblico e popolo croato in generale, ami e si appassioni a questo sport da combattimento….. 

mike bernardoMIKE BERNARDO (SUD AFRICA) – SERGEI GUR (BIELORUSSIA)

Nessun dubbio infatti a quanto sopradetto, stando alla calorosa accoglienza riservata a Mike Bernardo. Tutto lo stadio in piedi ad applaudire il notissimo campione sudafricano che si sarebbe confrontato di li a poco con il bielorusso di turno. Serghiei Gur (vincitore di Oktagon 2001) e’ meno noto di Mike, ma non mostra avere alcun timore riverenziale per il campione e pur essendo molto piu’ basso, inizia da subito a cercarlo con forti e potenti tecniche di calcio e pugno, evitando con cura il clinch, per ovvie ragioni. Mike Bernardo inizia in scioltezza, ma dalle prime battute si accorge che l’avversario e’ alquanto pericoloso e non teme certo lo scontro duro. Onde evitare spiacevoli quanto possibili sorprese quindi, opta per una tattica di demolizione. Inizia infatti a martellare la gamba del bielorusso con potenti low kick che entrano e lasciano il segno. Sergei cala il ritmo intrapreso con il proseguo delle riprese ed inizia a  zoppicare vistosamente, la dura legge del ring vede Bernardo continuare a cercare la gamba dolorante dell’avversario. Questo subisce due conteggi nell’arco della seconda ripresa ed ogni volta sembra non poter piu’ proseguire, ma lo spirito guerriero che incarna lo induce ogni volta a continuare con coraggio. Il pubblico comprende, apprezza ed applaude Sergei Gur, che nonostante lo spirito indomito è costretto ad arrendersi nel secondo round, dopo un ennesimo calcio sulla gamba dolorante e continuamente martoriata in precedenza.

Vince per TKO Mike Bernardo su Sergei Gur.

 

Ma un grande show, per risultare veramente “grande”… deve avere oltre allo spettacolo, grandi campioni si… ma anche arbitri / giudici di grande esperienza e profesionalità. Il sig. Harry Gorian ( noto promoter, matchmaker internazionale e creatore dell’unico sistema KINGS OF THE RING ) che ha anche grande esperienza come supervisore dei grandi show del K1 in tutta Europa del passato, ha aiutato l’organizatore in veste di supervisore e ha scelto tra migliori arbitri / giudici presenti oggi in Europa. Un egregio lavoro,  fatto alla perfezione e tutto merito va a:

 

Capo arbitri / giudici – ZVONKO RUKAVINA, CROAZIA

Arbitri / giudici internazionali:

  • ROBERTO FRAGALE, ITALY

  • VACLAV PODARIL, REP. CEKA

  • STEFANO VALENTI, ITALY

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