TRIESTE: “La BangKok italiana”
Ancora un altro “centro” del noto promoter Alessandro Gotti e della sua
MTA (da poco associata in FIKEDA) con una ennesima riunione triestina di Muay
Thai. Ingaggiati per l’occasione e messi a confronto i migliori atleti
italiani, europei e naturalmente come sempre… tailandesi!
DI:ROBERTO FRAGALE
Continua imperterrito e con successo nella sua opera
divulgativa della Muay Thai, il promoter italiano Alessandro Gotti, che sembra
riuscire a far guadagnare alla città di Trieste l’appellativo di: “La
BangKok italiana”. Sono infatti da tempo ben tre, le riunioni annue che riesce
ad organizzare nella storica città friulana la quale, anche grazie al suo
impegno, sembra voler rinnovare la sua tradizionale collocazione storica avuta
nel 900 come: ”crocevia di culture”. Infatti nei suoi appuntamenti sono
sempre presenti oltre ai migliori atleti italiani, anche atleti di grido
transalpini e paesi dell’est… e naturalmente, grazie al patrocinio di Mr.Son
Chai, non mancano mai i… tailandesi! Tutto questo per la volontà e
l’obiettivo di dare sempre uno spettacolo all’altezza dell’ appassionato,
esperto, buongustaio ed ora anche suo fidelizzato pubblico, che sembra non
essere più da tempo solamente friulano, ma che giunge e si sposta ormai da
tutta la penisola. Le sue serate sono, oserei dire… “quasi perfette” e
tutto si svolge come per routine anche e per merito di un nutrito e capace
“staff” che lo supporta fedelmente e continuamente. Gli incontri appaiono
come “belle parentesi” nello spettacolo globale dell’organizzazione, che
mette in campo un organizzato ed ordinato servizio d’ordine, segretarie e
presentatori professionali, ring girls, luci laser, occhi di bue, fumi, colonne
sonore di presentazione, effetti speciali e quant’altro possa far vivere,
comprendere e suscitare, la grandezza dell’evento. E sembra che questa formula
sia proprio quella giusta per il successo, visto che anche stavolta è riuscito
a riempire il palasport triestino di Chiarbola con un numero
maggiore di spettatori rispetto alle già nutrite, passate edizioni. Un giusto e
meritato riconoscimento per l’impegno, il coraggio e l’intelligenza delle
scelte strategiche e politiche fatte. Serata iniziata puntualmente alle 20,30
con tre incontri dilettanti di Thai kickboxing, mentre gli spettatori iniziano
ad arrivare e scegliere i posti migliori per gustarsi gli incontri di cartello
che promettevano una ennesima serata ricca di “phatos”.
Si
inizia subito con il primo incontro di muay thai con il triestino Gallessi
opposto a Ivan Ronchi. Incontro scontato (malgrado il coraggioso comportamento
dell’atleta di casa) fin dall’inizio per tecnica ed efficacia, vinto
agevolmente da Ronchi per R.S.C.H. preceduto da tre K.D.( conteggi ). A seguire
un incontro di Kick Boxing tra l’udinese Emanuele De Prophetis ed il croato
Susniar.
Il pubblico triestino mostra di gradire molto di più la
Muay Thai ma non può esimersi dall’applaudire ed incitare il bravissimo
Emanuele. La sua boxe è perfetta e spettacolare… i suoi calci potenti e ben
inseriti nelle fantastiche combinazioni di pugno. Il suo è un combattimento
pulito e tecnico… agili movenze e combinazioni da manuale, la sua resistenza
è pari alla potenza espressa nelle brevi ed esplosive combinazioni, sempre
varie e sorprendenti. Niente può il pur generoso croato che è letteralmente
sommerso e surclassato dall’atleta di casa. (ultima scoperta e conquista di
Alessandro Gotti). L’italiano si aggiudica tutte le 7 riprese… graziando in
più di un’occasione il croato da una brutta punizione, a vantaggio dello
spettacolo e per la gioia dei propri sostenitori.
Segue un altro pupillo e scoperta di Alessandro… il
giovane Petrosian (Satori Gladiatorum Nemesi-Gorizia) Il giovane Goriziano di
adozione (17 anni) è ultimamente sempre presente ai galà triestini con ottime
performance (imbattuto) ed il pubblico che ormai lo conosce, lo sostiene a gran
voce. Questa volta era opposto all’emiliano Riccardo Cumani
(semi-finalista al: “kings of the ring” -60kg. di Modena) in 5 round di thai
boxing. Un incontro tutto a senso unico e favorevole al giovane Petrosian che
pur essendo salito di categoria (combatteva precedentemente nei -57kg.) sembra
conservare tutta la velocità ed agilità che gli si riconosceva. Anzi… forse
dal punto di vista della potenza questa categoria gli permette veramente di
esprimersi al massimo delle potenzialità. Il generoso Cumani non ha potuto far
altro che cercare di arginare l’irruenza e tutta la vitalità che il giovane
virgulto possiede. Superiore in tutto ed a tutte le distanze, si aggiudica
l’incontro Petrosian con un tifo da stadio tutto per lui. Avrà un bel daffare
adesso Gotti a cercare nuovi opponenti per lui nei prossimi appuntamenti, che
possano essere all’altezza delle sue nuove e superlative abilità
mostrate in questa occasione. Visto l’interesse che da più parti e
progressivamente suscitano gli incontri di pesi massimi, si era pensato bene di
inserire un incontro di questi nella serata, con regolamento K-1 e valido per la
corona mondiale MTA di questa specialità. Gli incontri dei pesi massimi devono
molto della loro spettacolarità e popolarità alla potenza espressa nei colpi,
e questo non ha fatto eccezione. Erano opposti nel match, il russo Mereuta e
l’ungherese Farenz. La scuola russa non ha fatto attendere ciò che tutti si
aspettavano e con potenti attacchi di pugno ha iniziato a scaldare gli animi.
L’ungherese più agile, ha risposto colpo su colpo e si sono viste anche
spettacolari tecniche di calcio, pur inconsuete per simili stazze. Incontro
avaro di ginocchiate però, in quanto entrambi preferivano boxare alla corta
(cercando il colpo risolutore). La fine dei tre spettacolari e cruenti rounds di
tre minuti, vedeva vincitore ai punti il russo Mereuta.
Ancora un atleta di “oltre cortina” per il match
seguente, il bielorusso Kharlkevic opposto al croato Chucusich per il titolo
mondiale di thai boxing MTA -76 kg. Chucusich rimpiazzava il più conosciuto ed
esperto connazionale Emil Zorai che aveva dovuto rinunciare in seguito ad un
incidente occorsogli. Chucusich non è un esperto di thai boxing… direi
piuttosto di kick boxing, dove ha disputato molti incontri con successi anche
internazionali, ha fatto quindi in modo da obbligare Kharlkevic a combattere
alla distanza con agili movenze e potenti tecniche di calcio-pugno . Ma il
bielorusso, che lo ha affrontato in prevalenza proprio alla distanza che
questo preferiva, riuscendo ugualmente a risultare superiore negli schemi,
scelte di tempo ed efficacia. Il generoso Chucusich spara tutte le sue cartucce,
ma è costretto alla resa da un avversario che gli è superiore. A
seguire un altro pupillo di Alessandro Gotti, il triestino Alessandro Acquavita
(Lions gym) opposto al padovano Michele Donà (messosi in evidenza per aver
combattuto con atleti tailandesi dalle sue parti) titolo italiano MTA in palio.
In effetti Donà ha mostrato buona tecnica Thai ed ottime combinazioni andate a
segno su di un Acquavita che sembrava prediligere forse un po’ troppo la boxe.
Ma il suo pugilato è veramente efficace, oltre che tecnico ed in poche riprese
mostra di aver ragione,mettendo l’avversario K.O. con un preciso diretto dx al
mento!
Arriviamo
quindi all’incontro clou della serata, titolo mondiale -69kg. MTA in palio: il
francese Jonni Tancray (Brison gym-Le Borgne) detentore e lo sfidante: il
tailandese Tavensap. In verità il tailandese “preparato” per Gotti era un
altro, ma per motivi burocratici questo non aveva ricevuto il visto
dall’ambasciata ed era stato sostituito all’ultimo momento. Incontro
interessante e dall’esito non scontato, perché si conosceva la valenza ed
esperienza del francese… e se i thai non sono particolarmente preparati…
potrebbero divenire battibili! Fin dal primo round il tailandese spara
fortissimi calci e precise gomitate che, pur andando a segno, non sembrano
impensierire Tancray. Nel proseguo di ripresa il francese continua a battersi
con stoica tenacia e ribattendo colpo su colpo fiacca le resistenza del
tailandese che innervosito e contrariato per aver trovato un avversario così
ostico, butta il paradenti. Non so dire con sicurezza se per mancanza di fiato,
perché in Tailandia si combatte senza… e forse gli dava solamente fastidio.
Comunque ogni ripresa è stata veramente avvincente e densa di cambiamenti
tattici e strategici da entrambe le parti. Un incontro molto equilibrato, dove
il tailandese ha dovuto mettere a frutto tutta la sua esperienza e colpo
d’occhio per non essere colpito da un avversario con maggior “verve” e
vitalità che con coraggio e senza nessun timore portava ogni tipo di tecnica
anche rischiosa come gomitate saltate ecc. Ed è proprio grazie alla
straordinaria esperienza che i thai annoverano nel loro “bagaglio a mano”
che ha potuto uscire indenne dall’incontro, riuscendo a fare sempre qualcosa
in più del francese in ogni ripresa. Ma soprattutto la spettacolarità
dell’incontro è dovuta al fatto che il thai, anziché contrastare gli
spettacolari attacchi avversari… li evitava schivandoli! Questo ha fatto in
modo che il pubblico potesse godere di entrambe le cose… la tecnica
spettacolare portata dal transalpino, e l’abilità mostrata nella elegante
schivata con apparente semplicità. Nell’ultimo round però il thai è uscito
allo scoperto ed ha sparato dei violentissimi calci che l’hanno detta lunga
sulla sua “vociferata” stanchezza! Vince ai punti ed è nuovo campione
mondiale MTA: Tavensap. Grandissimi applausi e tanto di cappello anche al
valoroso Jonny Tancray, che ha fatto forse sperare al pubblico una sua
riuscita. Infatti proprio questa è stata la cosa che ha catturato maggiormente
l’entusiasmo del pubblico… vedere un thai obbligato a lottare per vincere,
in un combattimento che a differenza di altri non si presentava da subito con
esito scontato. Era ad assistere dall’angolo francese il compatriota Rahal
(Le Borgne) che dovrà vedersela con lo stesso thai il 5 aprile a Roma per
l’organizzazione di Gotti-Liberati.
Ancora un successo quindi per la “Gotti-promocion” che
ha annunciato già per il mese di giugno il periodo della prossima Kermess
spettacolare di Muay Thai. Le altre foto
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