
ANCORA
UNA SERATA TARGATA GOTTI PROMOTION, CHE INFIAMMA IL PUBBLICO PRESENTE ED ESALTA
LA “VERA” MUAY THAI ALLA THAILANDESE… QUINDI, CON GOMITATE INCLUSE! ATLETI
PROFESSIONISTI DI ALTO LIVELLO E CONFRONTI BILANCIATI, IL VERO SEGRETO DEI
SUCCESSI TRIESTINI.
Di: Dt. Giulio Socci
Ogni serata, risulta
puntualmente uno spettacolo migliore del precedente… la formula sembra
semplice: grandi nomi per grandi matches. Alessandro Gotti (apprendista di
Mr.Son Chai) cura personalmente e nel migliore dei modi il match making dei
propri eventi. Il segreto dei suoi successi -ci dice- è nel sapere prevedere i
livelli dei contendenti. Più questi si equivalgono e migliore risulterà lo
spettacolo. E’ inutile –ci dice ancora- avere grandi campioni tailandesi, se
li facciamo scontrare con atleti di livello notevolmente inferiore. Lo
spettacolo ne perde molto. Il pubblico non vuole vedere stravincere con
facilità, lo spettatore appassionato, vuole invece vedere gli atleti che
lottano per la vittoria finale e quanto più questa sembra incerta, tanto più
sarà coinvolto dal phatos dell’incontro. Ma ancora non è finita… purtroppo
non è così semplice e con incontri così altamente bilanciati, prende sempre
maggiore importanza il livello arbitrale e giudicante. Ma ormai Alessandro non
ha certo più niente da imparare, ha infatti composto implicitamente un proprio
team di collaboratori professionali e competenti in tutti questi settori. Non ha
problemi infatti, per avere atleti tailandesi di ogni livello richiesto, tramite
Mr. Son Chai. Per quanto riguarda i loro avversari, ha possibilità di pescarli
ed avere ormai chiunque voglia (gli echi delle sue serate hanno varcato i
confini italiani…) da ogni parte non si aspetta altro che essere chiamati in
quel di Trieste per disputare incontri fantastici. Le Borgne in persona poi,
accompagna i suoi o si adopera per recepire i migliori atleti europei. Ma da
qualche tempo (era inevitabile) inizia ad utilizzare addirittura, anche atleti
italiani, che crescono e si formano anche per merito dei suoi eventi ed
opportunità. Per quanto riguarda l’arbitraggio poi, si affida puntualmente e
solo, all’esperienza dei migliori arbitri e giudici italiani e non, orgogliosi
peraltro della fantastica opportunità offertagli. Ma la messa in scena della
serata, per gli staff della sua organizzazione, inizia già molto prima del
suono della campanella.
Ormai smaliziati e velocissimi
montano in pochissimo tempo qualsiasi struttura e risolvono qualsiasi problema
possa loro presentarsi, anche all’ultimo momento. Squadre specializzate per il
montaggio del ring, delle luci, tecnici del suono, presentatori professionisti,
bellissime ring girls e quant’altro possa servire… ma solo persone ormai
qualificate e professionali.

Molti, anche gli sponsor
che puntualmente presenziano fedelmente a tutte le riunioni triestine e da quest’anno
siamo presenti anche noi de “ilguerriero.it” come portale di riferimento,
con un nostro striscione a tutti gli eventi di Alessandro, che seguiamo anche
per questo (ma certamente non solo…) con grande interesse. Ma il promoter
triestino ha ormai tanti grandi estimatori ed emuli anche tra altri promoter
italiani. E’ il caso dell’altro promoter Giambattista Boer, che utilizzando
spesso gli atleti thai chiamati da Alessandro, allestisce anch’egli grandi
serate in quel di Pordenone. Era infatti anch’egli presente a questa edizione,
dove ha presentato ufficialmente il suo prossimo evento, altrettanto grande e
assolutamente da non perdere, a Sacile di Pordenone il 20 novembre
prossimo.
Tanti i nomi di spicco e che
sicuramente renderanno grande anche la sua serata, tra cui il campionissimo
Kaopom Lek, che combatterà nuovamente nella sua manifestazione che conterrà
inoltre, la sfida più attesa, quella tra Sciacca e Daghio. Ma veniamo adesso
alla serata triestina, che prende il via puntualmente alle 20,30 con i primi
incontri di riscaldamento per il suo affezionato pubblico di appassionati.

SERGHIEI VASILIEV (Pro
Fighting – Rimini)
SEAD HALIT (Croazia)
Si chiamano incontri preparatori
o sottoclou, ma spesso (come in questo caso) i due che si confrontano, sono si
atleti meno quotati, ma esperti ed affermati nei circuiti professionistici
italiani e non solo. In questo caso hanno proceduto a scaldare in men che non si
dica, il primo già fremente e folto gruppo di spettatori (circa un migliaio al
suono del primo gong) con un match denso di azione e spettacolarità tecnica.

Il primo round viene condotto
dai due pressoché alla distanza, dove Serghiei Vasiliev (condotto all’angolo
da Fabio Corelli) si fà da subito notare per una leggera supremazia
pugilistica, ma sicuramente nell’uso dei calci, con i quali si esprime con
tecniche non prive di insoliti virtuosismi. Assistiamo però ad un round
prevalentemente di kick boxing…. Prima ripresa senza alcun dubbio a favore di
Vasiliev.

Alla mancanza delle specifiche
tecniche thai, rimediano subito nel secondo round che è molto più acceso e una
ginocchiata di Serghiei colpisce allo stomaco Sead Halit, il quale viene
contato una prima volta dall’esperto arbitro croato: Dario Kalabich. Nella
riavvio dell’incontro, Vasiliev centra una seconda volta l’avversario croato
con un gancio dx e lo spedisce definitivamente al tappeto.

Vince per ko alla seconda ripresa Serghiei Vasiliev (Pro
Fighting Rimini di Fabio Corelli)
MIRO
CIANCHAR(Lyons Gym Trieste)
DIEGO
BALLARDIN (K.B. Team Montebelluna)
Più conosciuto Cianchar, atleta d’oltreconfine
che si allena presso
la Lyons Gym
di Trieste, ma a cui inaspettatamente, il meno blasonato Ballardin (guidato all’angolo
da Mario Montrasio) ha saputo tener testa e dare del filo da torcere in
ogni momento.

Primo round: buona, più
essenziale e potente la boxe di Cianchar, ma migliori le tecniche di thai di
Ballardin. Tuttavia le tecniche di Miro sono le più efficaci ed esplosive,
chiudendo sicuramente la prima ripresa nettamente in vantaggio.

Nel secondo round ancora più
essenziale ed efficace Cianchar, ma nel corso della ripresa Ballardin viene
fuori con mirabili tecniche di ginocchio e pur non riuscendo ad aggiudicarsi la
ripresa, lascia presagire che i giochi non sono ancora fatti e tutto potrebbe
ancora accadere. Tuttavia una ripresa nettamente ancora a favore di Miro. Ma
forse si inizia ad intravedere che alla distanza, potrebbe non avere più
benzina ed il montebellunese ne potrebbe approfittare per una rimonta
spettacolare.

Terza ripresa fotocopia della
precedente e spessissimo Chanchar, dopo aver messo a segno le sue potenti
tecniche si lascia poi cadere a terra, per non imbattersi nella furia dei colpi
di rimessa avversaria. Una terza ripresa forse pari…ma nel quarto round, Miro
mostra di aver terminato le energie e inizia ad evitare visibilmente il
combattimento, continuando con la tattica delle cadute. Ripresa stravinta
e forse un paio di conteggi che dovevano essere dati a Miro per le sue
volontarie e strategiche cadute. Chanchar è spesso costretto a terra dalla
veemenza di Diego.

Un ultimo round ancora con
grande divario e supremazia di Ballardin che si aggiudica così il verdetto,
benevolenza e simpatia del pubblico. Ma i cartellini più obbiettivi dei giudici
danno un pari.
DAVIDE
VERRUSO (accademia Sicilia)
ARMEN
PETROSIAN (gradiatorium Gorizia)
E’ sempre un piacere vedere
anche il giovane Armen Petrosian per chi ha seguito tutto l’ evolversi del
più conosciuto Giorgio. Sembra proprio di tornare indietro nel tempo e rivivere
i primi match del fratello, quando gli si riconoscevano indubbiamente le
potenzialità di campione, ma anche la tecnica acerba nelle finezze dei
particolari. Questa volta doveva vedersela contro un altro emergente siciliano:
Davide Verruso, guidato all’angolo da Mauro Samperi.

Una prima ripresa con colpi
maggiormente precisi ed efficaci del giovane Armen. Verruso replica
continuamente ma i suoi colpi sono di un “calibro” minore. Nel 2° round
assistiamo infatti ad un primo conteggio per Verruso, dopo una bella azione di
pugno e poco prima dello scadere del tempo.

Ma nel 3° round le azioni di
Armen si fanno sempre più asfissianti, il siciliano si copre bene ma non trova
via di uscita da quel labirinto di colpi. Arriva quindi puntuale, un secondo
conteggio per Verruso, che risulta troppo passivo. Un bellissimo hi kick
di Armen, Davide incassa coraggiosamente e prosegue, ma Petrosian continua la
sua azione demolitrice con forti diretti destri.

4° round: Davide inizia a
mostrare segni di affaticamento pur non sottraendosi neanche per un attimo alla
lotta, ma il Goriziano è in continuo crescendo di tecniche precise e
maggiormente incisive. Puntuale arriva un nuovo conteggio per il
siciliano, su azioni di pugno e ginocchio. Niente di pericoloso, ma ormai
stanchissimo, Verruso è troppo passivo e prima che possa accadere il
prevedibile, viene rinviato all’angolo dall’arbitro. Ottima e sensata
decisione che condividiamo appieno, per non rischiare di bruciare un giovane e
bravo atleta.

Vince alla 4° ripresa per RSC:
Armen Petrosian. Lo sportivissimo Samperi si complimenta con il bravo emergente
Armen. Queste sono le piccole cose che ti fanno apprezzare l’ambiente della
Muay Thai ed i suoi personaggi.
FRANCO
LAZZARO (Lyons Gym Trieste)
GIOVANNI
MORETTI (Team Calzolari Milano)
Franco Lazzaro è un triestino
molto esperto nella kick boxing dove ha disputato molti incontri
professionistici di livello internazionale. Ultimamente aveva osservato un
periodo abbastanza lungo di assenza dai ring, a causa di una serie di infortuni
occorsigli ed il suo rientro era stato non all’altezza del personaggio ed
aspettative. Si era cimentato altre volte nella Muay Thai, ma con scarsi
risultati. I suoi automatismi sono eccellenti, ma specifici per
la Kick
Boxing.
Il suo pubblico lo aspettava per la prova del nove in questa edizione. Giovanni
Moretti è invece un atleta emergente della scuderia milanese di Calzolari. Un
terzo posto ai mondiali di BangKok del 2002 e ottime prove in incontri
anche professionistici nella Muay Thai. Incontro per questi motivi molto incerto
e con peculiarità estremamente differenti dei due sfidanti. Solo il ring
avrebbe risolto il quesito.

Al primo suono della campana d’avvio,
i due scambiano azioni pugilistiche ed il miglior tempismo del triestino appare
immediatamente discriminante. Alla distanza di calcio invece, si equivalgono per
il momento. Ma è in clinch, che Moretti è più forte e sbaglia Franco a
lasciarsi chiudere, forse un po’ troppo spesso. Anche se alla distanza risulta
essere il migliore, questa sua palese inferiorità potrebbe fare la reale
differenza tra i due e decidere la sorte dell’incontro. Primo round per
Moretti.

Secondo round: Franco capisce
quale sia per lui la distanza migliore e non si lascia più chiudere tanto
facilmente. Colpisce e si sposta continuamente, anticipa e si copre molto bene.
Giovanni deve pagare molto alto il prezzo per il raggiungimento della distanza a
lui più favorevole, ma una volta raggiuntala, le sue ginocchiate iniziano il
lavoro demolitore. Un round forse pari.

Nel terzo round, ormai
Lazzaro ha capito tutto e tenendosi sempre a debita distanza, inizia la sua
ascesa nei cartellini dei giudici. I suoi pugni sono sempre più incisivi sul
coraggioso Giovanni Moretti che generosamente e malgrado tutto, continua
imperterrito la strategia a lui più favorevole, ma viene contato per un
precisissimo pugno del triestino.

Quarto round: Ormai il
coraggioso Moretti vede scemare le sue energie e pur tentando sempre di
risolvere il problema presentatoglisi, vede le sue azioni interrompersi
continuamente dagli anticipi di Franco. Ciononostante continua a comportarsi
molto bene, ma forse non ha più benzina e Lazzaro stupisce ancora per un
mirabile pugno girato e colpisce in pieno il pur bravo milanese, che viene
contato una seconda volta. Nella ripresa dell’incontro, Moretti appare molto
provato e sanguinante. Viene chiamato il medico per la perdita di sangue dal
naso. Questa gli ostacola la respirazione ed il medico ordina lo stop del match.
Daccordissimo con il parere medico, il pubblico applaude entrambi e Giovanni
Moretti mostra ancora una volta la sua sportività, complimentandosi con l’avversario.
Ne ho conosciuti molti di ragazzi corretti e sportivi, ma queste qualità direi
siano quelle che meglio contraddistinguono il bravissimo atleta milanese: “un
cuore da leone in un animo gentile”. Queste, unite alle sue doti fisiche e
tecniche, ne fanno sicuramente un atleta piacevole da vedere e che meglio di
molti altri, esprime il vero spirito che dovrebbe animare le nostre discipline.
Sicuramente farà molta strada ancora e glielo auguriamo di cuore, perché
crediamo che lo meriti.

Vince l’incontro per RSC
(parere medico) Franco Lazzaro.
ANTE
VARNIZA (K.B.Spalato)
BUDRE
HIUSSINE (Team Liberati- Roma)
Non poteva mancare in una serata
così, un incontro tra pesi massimi. La scaletta prevedeva infatti l’ atleta
croato Ante Varniza (già campione europeo WAKO) conosciutissimo per la sua
efficacia e precisione (con 13 incontri professionistici disputati ed un record
di 12 vittorie) che avrebbe dovuto vedersela con Budre Hiussine. Meno conosciuto
l’atleta capitolino, ma ugualmente impressionante

per la stazza e costruzione
muscolare. Il croato è molto più incisivo di Budre. I suoi pochi e primi colpi
di pugno trovano subito il bersaglio e Hiussine è fin da subito messo alla
frusta. Budre Hiussine ci prova subito ad impegnare Varniza e calmare la
sua potenza con forti low kick, ma questo replica ogni volta con ancora
maggiore veemenza. Colpisce ancora una volta di pugno e lo fa contare, poi
replica subito dopo ed è K.O. alla prima ripresa.

JAI
PERT (Tha)
LAFAYE
(Fra)
Il tailandese Jai Pert proviene
da un camp di Ubon (lo stesso di Oronò) ed era stato fatto venire per
incontrare l’italiano Diego Clazolari (che pur avendo perso l’incontro con
Kaopom Lek, aveva convinto per il coraggio e generosità mostrata). Purtroppo il
giorno stesso del match, Diego si era sentito male ed aveva raggiunto l’ospedale
di Trieste. Che cosa era successo? Se vi ricordate bene, Diego aveva annunciato
anni fa il suo ritiro dalle competizioni a causa di una grave infezione che poi
sembrava invece essere rientrata, anche se non risolta definitivamente. Lo
stress dell’allenamento, la dieta e la conseguente disidratazione per
rientrare nel peso forse, aveva abbassato le sue difese immunitarie e il
latente problema gli si era ripresentato improvvisamente. Calzolari è stato poi
trasferito all’ospedale di Bologna dove conoscevano meglio il suo caso, per le
cure più opportune. Prima del match è stato chiamato il suo amico e coach:
Flavio Monti, che ha spiegato l’accaduto e si è scusato con il pubblico per l’inconveniente.
Auguriamo a Diego una pronta e definitiva guarigione. A questo punto ci ha
pensato l’organizzazione di Gotti a risolvere il problema: Didier Le Borgne si
era fatto accompagnare come sempre da un atleta (che fungeva da secondo coach
per Tancrai) e quindi abbiamo risolto felicemente l’inconveniente. Restava
solo da stabilire se questo fosse stato abbastanza in forma per impegnare il
thai.

PRIMO ROUND: sorprendentemente
Il francese mostra apertamente di non temere il thai ed inizia ad attaccare con
ottimi risultati ed impegnando moltissimo l’avversario che, come
consuetudine invece, avrebbe forse voluto mantenere e svolgere un primo round di
studio. Ripresa pari o addirittura per il francese.

2° Ripresa: il thai (vista l’irrequietezza
avversaria) inizia a colpire al corpo il francese per diminuirne la veemenza.
Diretto sx allo stomaco la tecnica principe, ma anche i suoi frontali si
infrangono spesso sul’addome dl transalpino. Questo dal canto suo, lo
sorprende con due bellissimi frontali in pieno volto e continua a tener testa ad
ogni assalto. Iniziano intanto mirabili tecniche di gomito, dove
inaspettatamente, anche il francese mostra di sapere il fatto suo. Ma è il thai
che si esprime al meglio in questa peculiarità tecnica. Tuttavia Lafayè
continua ad assestare buoni colpi all’avversario, ma il thai lo schernisce
visibilmente per la mancanza di efficacia. A questi livelli si combatte molto
anche sul piano psicologico ed ogni possibilità è usata dai due.

3° round: come da manuale,
assistiamo ad un velocissimo e doppiato circolare medio del thai…
per tutta risposta il francese lo centra in pieno viso di pugno. Ma
nell’azione successiva il thai lo sorprende con una gomitata girata, il
francese accusa ed indietreggia e un successivo colpo di pugno lo spedisce al
tappeto per il conteggio. Nella ripresa delle ostilità poi, il thai inizia a
mettere alla frusta il francese, che mostra di iniziare a zoppicare
visibilmente, ma si difende ancora con il massimo delle potenzialità che gli
credevamo tutti, ormai perse.

4° ripresa: ancora belle azioni
transalpine che giungono a segno, ma il thai schernisce ancora per mancanza di
efficacia. Jai Pert inizia allora a martellare con il calcio sx. a
ripetizione. Sono soprattutto i calci in linea bassa che si abbattono sulla
gamba posteriore del francese, che ottengono il maggiore effetto. Lafayè inizia
infatti palesemente a zoppicare. Il calvario naturalmente continua ed infine è
costretto nuovamente a terra e contato. Subito dopo, un secondo conteggio a
causa di un ulteriore low kick, che fa crollare a terra il transalpino. La
campanella salva il francese.

5° round: un calcio doppiato
medio- alto del thai, fa temere il peggio… Jai Pert è maggiormente sciolto e
si esibisce perciò in virtuose tecniche di calcio… ma cerca ugualmente di
finire prima del limite. Un calcio basso del thai colpisce il francese in piena
conchiglia. Ancora pugni al corpo del francese che sembra incassare
sorprendentemente, con non-chalance. Il thai continua con i low kick nel
tentativo di chiudere prima del limite. Jai Pert lo centra poi di pugno al mento
e provoca un ennesimo conteggio del francese. Questo, molto coraggiosamente si
rialza ancora e continua il confronto tra gli applausi della folla. La
campanella di fine incontro li sorprende in un’accesa disputa a suon di
gomiti. Il francese si inchina e saluta il più forte thai e questo a sua volta,
si inchina al coraggio mostrato dall’avversario.
Vince ai punti Jai Pert su
Lafayè
TAVEN
LEK (Tha)
GIORGIO
PETROSIAN (Gladiatorium Gorizia)
Conosciamo tutti ormai il valore
e le fantastiche peculiarità del giovane Giorgio Petrosian, detto “il
chirurgo” per il suo modo di colpire con precisissimi colpi risolutori,
il malcapitato di turno. Ultimamente lo avevamo ammirato anche nell’esordio
contro un thai di media valenza e si districò dall’impiccio in due riprese.
Questa volta però il suo avversario tailandese era di ben altra taratura e
valore combattivo. Tavenlek proviene da Korat (a nord-est di BangKok) e dallo
stesso camp di Kaopom-Lek. Si dice quindi, che sia espertissimo nell’uso dei
gomiti… e proprio con l’uso dei gomiti ammessi, è previsto questo incontro
sulla distanza regolamentare delle 5 riprese da 3 minuti. Compito questo
estremamente gravoso per Giorgio, che si cimenta per la prima volta nella Muay
Thai con l’uso di queste pericolose e micidiali armi, rappresentate dalle
gomitate. Giorgio Petrosian non ha mai perso un incontro e malgrado la
giovanissima età, (19 anni) è praticamente ormai imbattuto da sempre! Vedremo
come se la caverà questa volta, alle prese con un problema degno di lui…
ma siamo sicuri che (comunque andrà) farà come sempre un figurone! Inoltre
Kaopom Lek conosce molto bene Giorgio e sicuramente avrà ragguagliato il
connazionale sul compito che lo aspetta e sulle qualità del nostro alfiere…
non sappiamo niente invece del thai, ma ormai il confronto sta per iniziare e lo
valuteremo subito.
1° ROUND: Giorgio inizia
come sempre con ottime e potenti tecniche di pugno e fortissimi low kick sx
sulla gamba dx del thai che non solo incassa, ma replica con efficacia. Tavenlek
si rende subito conto della pericolosità avversaria (all’altezza di quello
che forse gli era stato detto, ma sicuramente maggiore di quello che forse aveva
immaginato) e inizia mostrare forse di volerlo “smontare” con pugni diretti
al corpo. Replica per contro di Giorgio, che entra spesso con tecniche esplosive
e precisissime al bersaglio di volta in volta perfettamente inquadrato, ma l’avversario
non mostra alcun segno di cedimento e replica continuamente con la stessa forza.
2° Ripresa: Giorgio continua
con il suo fortissimo low kick sx che giunge sempre e puntualmente preciso a
segno… il thai comprende adesso di essersi imbattuto in un avversario per
niente facile, ma prima che possa pensare una qualsivoglia ulteriore strategia,
Petrosian lo attacca di pugno e lo sorprende ancora. Un mirabile diretto sx
seguito da un montante dx che centra in pieno il thai, il quale crolla a terra
prima di ricevere il gancio sx seguente. Conteggio arbitrale per il thai. Ma l’arbitro
non è ancora arrivato al “due” che questo “schizza” già in piedi!
Nella ripresa del confronto quindi, Tavenlek lo insegue per rimontare sul
punteggio, ma incappa in un secondo montante dx di Giorgio. Continua
imperterrito nella stessa strategia ma successivamente deve incassare molti
pugni ancora, prima di poterlo chiudere in clinch, dove al momento sembra
leggermente superiore. Ancora cerca Petrosian, che “spara” i suoi potent e
precisissimi low kick che malgrado tutto, sembrano non sortire alcun effetto di
rilievo. (il thai pare veramente invulnerabile) Di nuovo in clinch e partono le
prime gomitate di Tavenlek, ma che fortunatamente trovano sempre Giorgio ben
chiuso. Ancora diversi low kick a segno (precisi, forti e puntuali nello stesso
punto) di Giorgio ed ancora la replica “uguale” del thai. Per un momento
sembra quasi che i due vogliano “scozzare” con i low kick, ma a sorpresa, è
proprio il thai che abbandona la sfida. (evidentemente lui non lo mostra, ma
sicuramente li sente quindi…) Riesce a chiuderlo nuovamente in clinch dove
spera di poter fare la differenza e magari sfiancare Giorgio. Ma se Giorgio non
gli è superiore a questa distanza,certamente non fa nessun errore . Tavenlek lo
cerca ancora, e proprio sul finire della ripresa incappa nuovamente in un
terribile montante che Giorgio, con un virtuosismo da manuale gli “infila”
con uno spostamento “a compasso” sulle gambe, nell’unico piccolo spazio
aperto!
3° Round: ancora il thai che
cerca il clinch e Giorgio che lo evita colpendo di low kick e pugno. Finalmente
si arriva al clinch ed il thai lavora magistralmente di ginocchio, ma una
gomitata di Giorgio lo scuote e lo taglia sullo zigomo sx. Il thai sanguina!
Ancora clinch e bella proiezione di Tavenlek che colpisce Giorgio a terra di
calcio. L’arbitro lo ammonisce e da quel momento in poi, con professionale
prontezza, non gli permetterà più di ripetere la vergognosa azione. Ancora il
thai che cerca il clinch e Giorgio che arretra colpendo e mettendo a segno
ancora una gomitata. Nel clinch Tavenlek proietta ancora Giorgio e tenta di
continuare l’azione, ma è stoppato stavolta “fisicamente” dall’arbitro,
che lo ammonisce nuovamente. Si riprende e Giorgio và a segno con un altro
montante dx.. Ormai ha capito di essere notevolmente superiore di pugno e a
questa distanza il thai non ha alcuna chance. Un low kick del thai ed un
ennesimo montante di Giorgio! Tavenlek ci riprova… ed un altro montante in
pieno mento lo colpisce di nuovo! Ancora un montante, prima che la campanella
faccia cessare, per il momento, le ostilità!
4° Round: ancora il thai alla
ricerca del clinch ed ancora Giorgio che arretra intelligentemente e colpisce di
low kick e subito dopo un ennesimo montante, ma il thai pare proprio
invulnerabile e prosegue imperterrito la tattica suicida. Ormai Tavenlek
ha realizzato che stà perdendo e senza alcuna guardia, avanza verso il clinch.
Giorgio arretra e colpisce di pugno e persino di gomito! Il thai accusa ed
arretra, Giorgio lo incalza ulteriormente ma alla distanza. Ancora a segno di
gomito prima di chiudersi in clinch. Si apre un’altra ferita sul sopracciglio
dx di Tavenlek! Ma ormai il thai è provato e stanco… non gli resta altro che
chiudere in clinch e fare ostruzionismo persino a questa distanza. Il thai è
“aperto” e sanguina abbondantemente, l’arbitro chiama il medico che dà
esito favorevole e si prosegue. Tavenlek sembra aver recuperato per la breve
pausa ed insegue Giorgio. Tenta persino una gomitata discendente saltata, ma
trova ben “vispo” Petrosian, che la evita. Ancora clinch, ma ormai il thai
è stanco e sembra che l’unica sua funzione e preoccupazione, sia quella di
evitare guai peggiori alla lunga distanza. Ancora Tavenlek che non si ferma allo
stop arbitrale e l’arbitro deve intervenire fisicamente! La gente lo fischia…
un comportamento veramente antisportivo ed assolutamente inusuale per un
thailandese!
5°Ripresa: ancora il thai
alla ricerca del clinch e Giorgio che colpisce con forti low kick, il thai
replica ancora, ma forse con sempre minore forza e determinazione. Ormai
Tavenlek tenta il tutto per tutto per non incappare nei pericolosissimi colpi di
Petrosian, ma in clinch è bravissimo Giorgio a mettere una precisa ginocchiata…
e da questo momento il thai mostra visibilmente di essere in debito di ossigeno.
Ciononostante in clinch è ancora e proprio il thai, che ogni volta riesce a
proiettare Giorgio. Sembrerebbe quindi questa, l’unica “chiave” giusta per
un avversario come Petrosian… ma ormai è troppo tardi e niente può evitargli
la decretazione della sconfitta.
Vince ai punti Giorgio Petrosian
sul pur pericoloso Tavenlek. Questa volta “il chirurgo” non ha avuto compito
facile, ci sono state delle complicazioni, ma ha trovato come sempre il bandolo
della matassa e direi che “l’operazione” è perfettamente riuscita! Come
sempre i “veri” campioni li si vedono soprattutto nei momenti di
difficoltà, ma a parte la spaventosa resistenza invulnerabile di Tavenlek, non
ci sembra Giorgio sia mai stato visibilmente in difficoltà. Complimenti dunque
al giovane campione che vede di fronte a se un radioso futuro… ma soprattutto
al suo maestro Alfio Romanut di Gorizia! Avevamo compreso da tempo che fosse un
ottimo preparatore e tecnico… ma non immaginavamo certo che fosse in grado di
preparare i suoi atleti fino a questi livelli così alti. Bravo Alfio… ci
aspettiamo ancora grandi cose da te!
KAOPOM
LEK (Tha)
JONNI
TANCRAI (Fra)
Ormai il pubblico triestino
conosce molto bene Kaopomlek, sono anni che passa molti mesi nella città che
potrebbe definire addirittura come adottiva. Ultimamente però (pur
riconoscendogli tutto il valore) i suoi match non infiammavano più come una
volta, risultando peraltro scontati fin dalle prime battute d’inizio. Benché
il furbissimo thai avesse imparato a farseli “durare” qualche round, il loro
divario tecnico toglieva ogni phatos ed interesse al confronto già vinto in
partenza Questa volta Alessandro Gotti aveva preparato per lui un nuovo ennesimo
avversario: Jonni Tancrai, che ultimamente aveva mostrato di essere cresciuto
moltissimo e in incontri con altri thai si era comportato con dignità e molto,
molto egregiamente. Saremmo stati a vedere se il transalpino (guidato all’angolo
da Didier Leborgne) si fosse presentato all’altezza del compito affidatogli. I
due non si erano mai incontrati e la scuola di provenienza del francese, aveva
ottime referenze sull’uso dei colpi di gomito. Se fosse stato in forma,
avrebbe sicuramente dato del filo da torcere al thai.
Primi scambi in scioltezza e il
thai mostra subito il suo personale biglietto da visita con una immediata ed
improvvisa gomitata andata a segno. Scambi di calcio tra i due, ottime schivate
di Kaopom Lek ed un hi kick del thai ancora a segno. Purtuttavia Tancrai è
pericoloso di pugno (ha infatti un allungo notevolmente maggiore) e fa un buon
lavoro nel togliere spesso la distanza al campione o anticipandolo addirittura.
Questo decide allora di demolirlo al corpo con i pugni. Nel fare questo, il
transalpino mette una prima gomiatata a segno. Round pressoché pari.
2° Round: continuano le buone
azioni pugilistiche del più alto Tancrai. Ci dirà poi Kaopomlek che è stata
proprio questa particolarità ad avergli dato i maggiori problemi. Soffre, ma
riesce ugualmente a districarcisi ogni volta… un vero talento naturale! Un
circolare nella conchiglia di Tancrai e il thai (vero show-man) finge di essersi
fatto male iniziando a zoppicare. (ma forse manifesta così l’inaspettata
difficoltà rappresentatagli da questo problema, molto, molto più alto di lui)
Ciononostante alla ripresa dell’incontro, mette subito a segno un bellissimo
calcio sx alla testa. Prontissimo, replica di gomito il francese. Ancora una
ginocchiata al corpo per Thancrai. Ancora fasi di clinch e gomitate da entrambi
i contendenti che mostrano così l’aspetto più duro della Muay Thai..
3° Ripresa: Una fantastica
ginocchiata saltata di Tancrai apre le danze. Il thai accorcia la distanza e
colpisce di gomito, ancora una gomitata di Kaopom Lek, Tancrai risponde ed il
thai restituisce ancora una gomitata. Un vero massacro reciproco! Ancora a
seguire… scambio furioso dei due a tempo di gomitate ed in egual misura da
ambo le parti.- round all’insegna di gomiti. Calcio girato di Tancrai e
schivato in basso (come da fantasioso manuale) da Kaopom Lek. Ancora grandi
battaglie di gomiti ed inevitabilmente… il francese inizia a sanguinare. Suona
la campanella e l’arbitro invita il medico a tamponare Tancrai.
4° Round: Il francese parte all’attacco
con forti hi kick schivati con spostamenti del tronco dal thai. E’ subito “guerra
aperta” fin dalle prime battute e nessuno dei due si risparmia.
Inaspettatamente sono pressoché equivalenti in clinch con le ginocchiate, anche
se nelle proiezioni è ancora superiore il thai. Su attacco di Kaopomlek, una
bellisma gomiata d’incontro di Tancrai, che mette il thai in seria
difficoltà. Duro scambio nell’angolo… e ancora a “suon” di devastanti
gomitate… ed è ancora il thai che infine si “cava d’impiccio” con una
ennesima proiezione. Ora anche il thai è tagliato sul sopracciglio e l’arbitro
chiama il medico per tamponare. Tancrai prende il sopravvento ed incalza Kaopom
Lek che si chiude ed esce con orgoglio, riuscendo persino a chiudere
ancora con una proiezione. Ormai i due si affrontano a viso aperto ed è una
guerra durissima per entrambi. Sicuramente Kaopom Lek non si aspettava di
trovare un “osso” così duro e capisce che il match è per ora di
sostanziale parità… nessuno dei due ha mai mostrato finora, la sua totale e
continua superiorità all’aversario!
5° Round: Un fortissimo low
kick fa letteralmente volare al tappeto Tancrai. Ancora spettacolari schivate
del thai su calcio circolare e poi girato in successione. Ginocchiata saltata
del thai e pronta replica con la stessa tecnica del francese... il pubblico è
totalmente in piedi! Scontro ancora con i gomiti, i due sono maschere di sangue
in volto… proiezione finale da parte del thai. Ancora schivate da manuale per
Kaopom Lek e pronte repliche di ginocchio sull’avversario. Fortissimo hi kick
del thai che trova i guanti a protezione della testa ad attenderlo, ma che fanno
ugualmente crollare il francese… conteggio arbitrale! Adesso è Tancrai
che lo cerca per pareggiare i conti, (sente di essere passato ultimamente in
svantaggio) ma uno “sciolto” e smaliziatissimo Kaopom Lek, evita e replica
ancora. Suona il gong e si abbracciano felici… rispettosi ognuno del valore
altrui.

Verdetto quantomai difficile e delicato… il match è
stato sostanzialmente in posizione di parità sino all’ultimo, ma la quinta
ripresa evidentemente ha fatto la differenza e… soprattutto quel conteggio a
Tancrai. Vince perciò l’incontro e si conferma campione M.T.A. Kaopom Lek…
ma grandissimi applausi al francese. In questi casi… il verdetto è solo un
particolare marginale che non interessa assolutamente i veri appassionati dello
sport!
Serata fantastica… atleti fortissimi ed equivalenti si sono
confrontati tra loro, rendendo quindi un grande spettacolo, anche se oltremodo
cruento!

|