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A Trieste: Italia-Thailandia 1-1MA E’ LA MUAY THAI… CHE VINCE!Ancora una volta Trieste ospita una grande serata di Muay Thai al locale palasport di Chiarbola per la gioia di tutti gli appassionati non solo triestini , ma che da ogni parte del nord Italia e ormai da tempo, hanno imparato ad apprezzare e quindi ricercare, le fantastiche serate di quello che possiamo definire adesso, come il più grande promoter italiano di Muay Thai: Alessandro Gotti. La data non era delle più felici (programmata in un primo momento per il 30 aprile era poi slittata all’ 8 maggio) per il fatto che nella stessa serata andavano in scena: a Milano Kickboxing Superstar e a Pordenone un’ altra grande serata di Muay Thai. Ma il pubblico affezionato e ancora in progressivo aumento, non ha tradito le aspettative dell’organizzatore, presentandosi puntuale per assistere al consueto grande evento a cui Alessandro Gotti li ha da sempre abituati. Il palinsesto era più che completo e vedeva andare in scena oltre agli atleti locali: Franco Lazzaro, Sandro Biffi e Alessandro Acquavita; anche gli altri grandi atleti che ormai da tempo calcano il ring del promoter triestino: Giorgio Petrosian e Alan Saitta. Naturalmente e come sempre, ben due gli atleti tailandesi che si esibivano sullo stesso ring: Supan che avrebbe dovuto vedersela con Giorgio Petrosian e l’onnipresente Kaopom Lek che avrebbe questa volta incrociato “i gomiti” con un altro atleta italiano: Diego Calzolari! Questo incontro era molto atteso per le note polemiche di cui è stato investito l’atleta bolognese che vive e lavora da tempo a Milano. Ma c’era inoltre, un grande esordio molto atteso: quello di “Armen” , fratello minore di Giorgio Petrosian. Ed è proprio con questo incontro che si apre la serata triestina. Armen Petrosian vs LaghinThai Boxing 5X3
Sul ring, Armen ricorda molto il fratello Giorgio, non solo per la somiglianza dei lineamenti, ma soprattutto per le pulite tecniche pugilistiche ed i potenti e precisi low kicks. Tanto che potremmo facilmente scambiarlo per questo se non fosse per la guardia destra, contraria a quella del fratello mancino. Dopo i primi attacchi pugilistici di Armen, Laghin mostra di preferire il clinch a cui l’avverario non si sottrae e mostra persino una buona tecnica “ragionata” anche a questa distanza. Dopo un primo round abbastanza equilibrato l’incontro, che prosegue con predominanza del clinch, prende un avvio favorevole per Armen che si destreggia molto bene sia con le ginocchiate, che soprattutto con le proiezioni. Finalmente nel quarto round si lavora anche alla distanza. Sono ormai entrambi affaticati ma Armen continua ad allungare il suo divario di punti sull’avversario.Un ultimo quinto round, ancora con molto clinch dove Armen prevarica continuamente con belle proiezioni, termina il confronto dei due. Vince ai punti, per giudizio unanime: Armen Petrosian Ivan Silvestrin vs Antonello PandolfinoThai Boxing 5X2
Fin dalle prime battute nel round di apertura, appare evidente la supremazia del veneto Silvestrin per le tecniche pugilistiche a due mani. Il siciliano Pandolfino tenta la strada del clinch, ma anche in questa peculiarità del combattimento di Muay Thai thai, gli è inferiore. Migliori le ginocchiate del veneto Silvestrin, il quale comincia un lavoro chirurgico proprio sulla gamba sx del siciliano con potenti colpi di ginocchio. Nella successiva ripresa, ancora tutto clinch ed ancora notevole la superiorità di Silvestrin con il lavoro di ginocchia alla gamba e al corpo. Nel terzo round Antonello prova scambi alla distanza, ma la migliore impostazione di Silvestrin gli consiglia di tornare al clinch. Nella penultima ripresa, finalmente si hanno scambi alla distanza ma Antonello è molto provato, nonostante non si sottragga ad un solo scontro. Tuttavia Silvestrin gli è ancora superiore. Nell’ultimo round, sono entrambi affaticati e si svolge ancora tutto in clinch. Vince ai punti, per giudizio unanime: Ivan Silvestrin Alan Saitta vs Francesco PersicoMuay Thai 5X3
Appare lampante dalle prime battute del primo concitato round, che Francesco Persico è un boxer, e che boxer…! Dopo un primo momento di passività, dovuto forse all’inaspettato ritmo impostogli fin da subito, inizia la risposta di Saitta con potenti calci medi, ma soprattutto forti low kick che sbilanciano in più di una occasione Francesco. Ma nel proseguo del confronto è il lavoro di gomiti che compie la vera differenza tra i due. Sono infatti le precise e potenti tecniche di gomito di Alan, che unite ai fortissimi low lick, fiaccano progressivamente gli intenti avversari. Notevoli quindi, le precise tecniche di gomito di Saitta, che anticipano in più di una occasione le potenti bordate pugilistiche avversarie. Una prima ferita alla tesa di Persico è il risultato scontato e viene chiamato il medico. Nel proseguo, Francesco forza ulteriormente l’andatura, ma ormai la sua fine è segnata ed Alan mette a segno ancora molti colpi di gomito. Persino una gomitata girata fa esultare il caloroso pubblico intervenuto. Un’ultimo calcio basso fa piegare Francesco e pronti, due fortissimi colpi di gomito sulla schiena decretano la fine dell’incontro per KO! Vince per KO al primo round: Alan Saitta Lazzaro Franco vs Rowsner ChamcseksterThai Boxing 5X3
In avvio di ripresa Franco lavora meglio alla distanza ma lo sloveno lo chiude in clinch dove il suo lavoro è notevolmente inferiore. Nel secondo round si ha ancora un miglior lavoro alla distanza di Franco Lazzaro, ma sempre l’avversario lo obbliga a misurarsi in clinch a cui l’italiano non riesce a sfuggire e qui subisce la migliore tecnica di Rowsner. Nei round successivi continua la stessa strategia per entrambi e lo sloveno aumenta il suo vantaggio, ma finalmente nel quarto round si iniziano a notare segni di cedimento fisico di Rowsner. Nell’ultimo round inizia finalmente una grande rimonta di Franco. Notevole superiorità pugilistica e sugli scambi di calcio, ma mai riesce a domare un avversario che continua, nonostante tutto, a rispondere su ogni colpo pur subendo la preponderanza italiana. Franco riesce persino a portare una bellissima ginocchiata saltata ed a colpirlo con un calcio al viso, ma lo sloveno resiste indomito ad ogni colpo. Una bellissima rimonta dell’italiano che infiamma il pubblico sugli spalti, ma evidentemente tardiva e insufficiente per recuperare il vantaggio subito e aggiudicarsi l’incontro.. Vince ai punti, per due giudizi (un giudice aveva dato il pari): Rowsner Chamsekster Sandro Biffi vs Vasco FebisThai Boxing 3X3
Sandro Biffi, atleta triestino e conosciuto dal pubblico locale per essere già campione di paracadutismo acrobatico, con più di 3000 lanci all’attivo. Si esibiva ora, esordendo anche in questa disciplina da combattimento che evidentemente lo ha affascinato. Nel primo round Biffi, con un allungo maggiore e con buoni schemi tecnici, risulta migliore di pugno. Tuttavia Febis rimane sempre pericoloso con veloci e forti low kick che lo portano forse in leggero vantaggio di punti. Ma è nel secondo round, che un primo conteggio arbitrale fa comprendere inequivocabilmente quale sarà l’epilogo per Febis. Nella ripresa dell’incontro, come una replica dell’azione precedente, un altro “uno due” di Biffi spedisce al tappeto definitivamente Vasco Febis Vince per KO al 2° round: Sandro Biffi Giorgio Petrosian vs SupanThai Boxing 5X3
Dopo la prova del felice esordio di Armen, era la volta del più conosciuto ed espertissimo Giorgio. Già da tempo nelle intenzioni di Alessandro Gotti c’era quella di provare Petrosian con un atleta tailandese, ma per la giovane età di Giorgio la cosa era sempre stata rimandata. Il sorprendente atleta armeno che vive da tempo a Gorizia, ha ogni volta sbaragliato tutti i suoi avversari ed è diventato difficile trovare atleti locali al suo livello. Dotato di una boxe sopraffina ed efficace che, unita ai potenti calci e migliorato notevolmente nel clinch… è sempre un piacere notevole vederlo combattere. Certo forse non ancora pronto per un forte atleta tailandese… ma sicuramente rientrerà tra le sue prossime future sfide. Supan è un atleta molto giovane (18 anni) e non è certo un campione, ma sicuramente ha molta esperienza e come primo test, poteva essere sufficiente per valutare le potenzialità di Giorgio.
Parte il primo round e Petrosian attacca con la consueta disinvoltura ed efficacia. Con le prime tre combinazioni pugilistiche piazza tre precisi ganci sx al fegato del tailandese che accusa… primo conteggio per Supan. Certo il thai non si aspettava un così forte avversario e privato dei colpi di gomito, sembra non sapere come arginare la forza dell’avversario. Prova con i calci alla distanza, ma Petrosian è ben attento a blocca ogni volta. Nel secondo round Supan è ben attento ai colpi di pugno avversari, ma stavolta sono i forti low kick sulla gamba posteriore che entrano. I calci sono estremamente potenti e precisi, tantochè ne bastano due nello stesso punto a far cadere il giovane tailandese a terra dolorante. L’arbitro conta inesorabilmente, ma i secondi concessigli non sono sufficienti a rimettersi in piedi, è KO! Vince per KO al 2° round: Giorgio Petrosian Alessandro Acquavita vs RegalmutoThai Boxing 5X3
Il confronto ha inizio come da copione con potenti diretti destri di Acquavita a cui resiste e risponde Regalmuto (dopo un primo momento di cedimento). Questo chiude in clinch dove sembra possa difendersi meglio, ma dove in più occasioni presentateglisi non sa approfittare di ginocchio alla testa. Un forte calcio di Acquavita (involontario) sulla conchiglia costringe il siciliano ad interrompere per riprendersi. Forti low kick e miglior lavoro nelle azioni di clinch per Regalmuto, ma che si concludono con belle proiezioni di Alessandro. Nella successiva ripresa, durante una fase concitata nel clinch, arriva una forte ginocchiata di Acquavita nella conchiglia del siciliano che lo costringe nuovamente a terra. Il triestino continua a sparare fortissimi diretti destri e continuamente migliore nelle proiezioni in clinch. Regalmuto continua il lavoro di low kick sulle gambe del triestino. Ancora un’altra occasione per una ginocchiata al viso sfumata dal siciliano. I forti diretti destri centrano Regalmuto, che inizia a sentire la fatica. Nonostante questo, il round finisce con la “reazione” del siciliano che non si dà certo per vinto. Nel terzo round continua il lavoro di low kick del siciliano e Alessandro inizia a zoppicare vistosamente. Acquavita cerca incessantemente l’avversario con i fortissimi diretti destri e quando il siciliano cade a terra lo colpisce scorrettamente di calcio. Primo conteggio per Regalmuto. A questo punto lo scontro è diretto tra i due: il siciliano con forti low kick ed il triestino che insiste con i diretti destri. Entrambe le tecniche giungono a segno sui due contendenti… è ormai chiaro che l’incontro non finirà ai punti, ma l’esito è estremamente incerto. Entrambi sono esausti e combattivi fino allo stremo. Ancora i dx di Alessandro e secondo conteggio per il siciliano, che continuando con i low kick vede ormai zoppicare vistosamente Acquavita. Un altro destro di Alessandro e terzo conteggio fino al 10 per Regalmuto. Un KO arrivato allo stremo della resistenza di Acquavita, che se ne torna all’angolo zoppicante e aiutato dai propri secondi. Vince per KO al 3° round: Alessandro Acquavita Kaopom Lek vs Diego CalzolariMuay Thai 5X3
Era questo l’incontro più atteso della serata e per gustare il quale, ben due autobus di tifosi erano arrivati da Bologna e da Milano caricati di un tifo, da fare invidia a quello delle squadre calcistiche. Diego ad inizio anno, era rimasto invischiato in grosse polemiche per il fatto che ultimamente aveva combattuto e vinto al Rajadamenerm di Bangkok, contro un quotatissimo atleta locale. La notizia era stata data con notevole enfasi e roboanti termini e parole, forse eccessive, che avevano acceso polemiche tra gruppi di praticanti e appassionati divisisi per questo in opposte fazioni. Era forse stato costretto ad accettare questo incontro quindi, credo proprio per rispondere alle accuse mossegli di millantato. Ma soprattutto per voler mostrare a tutti il suo reale valore contro un campione di indubbia e reale caratura, oltretutto conosciutissimo dagli italiani. La cosa aveva attirato sugli spalti molte persone e non solo tra i suoi sostenitori, ma anche e soprattutto forse, tra i suoi oppositori. Gli uni per vederlo vincere, gli altri per vederlo perdere… comunque sia, tutti quanti per vederlo combattere! Forse uno degli aspetti positivi (se ne volessimo ravvisare) delle tante e deleterie polemiche che imperversano nel nostro povero, piccolo mondo sportivo.
Comunque sia, adesso i due erano di fronte e di li a poco avrebbero potuto mostrare il proprio reale valore. Indubbiamente sapevamo che il thailanadese sarebbe risultato superiore (se non altro, per tutta la notevole maggiore esperienza) ma il fatto che Diego si fosse presentato con coraggio su quel ring, poneva già in seria discussione tutte le accuse di cui era stato bersaglio. Si trattava quindi di vedere non tanto il risultato, ma il suo comportamento in un incontro del genere e non tanto sul piano tecnico, quanto invece su quello umano. Dato che a mio modesto parere, un vero guerriero lo si nota non tanto quando vince contro un avversario inferiore, ma soprattutto quando si batte con uno superiore… Si trattava quindi, solo di verificare se Diego fosse stato veramente un guerriero o meno! La campana di inizio round trova il palazzetto in estrema silenziosa attenzione, se non per il suono delle trombe dei tanti accesi tifosi “calzolariani”. Primo round con buon inizio per Calzolari che attacca e si difende molto bene… Ma la differenza di classe, esperienza e sicurezza psicologica è evidente. Nonostante questo, Diego tenta ugualmente di sorprendere il thai con veloci hi-kick, ma l’esperienza di Kaopom Lek fa trovare sempre i suoi guanti ad attendere il calcio. Per la gioia degli appassionati intervenuti, l’italiano si esibisce persino in una tecnica di gomitata saltata quando costringe il thai alle corde, ma questo si copre molto bene. Notiamo alcunii precisi e “ricercati” automatismi tecnici di Diego, si vede e si comprende la mole di lavoro fatta nella preparazione… ma manca forse della necessaria determinazione.
Comunque buone nel complesso le azioni dell’italiano, ma che non sembrano impensierire affatto il campione thailandese. I due vanno al clinch e Diego inizia a ginocchiare accompagnato dal tifo sostenitore. Ma anche il thai fa un “duro lavoro” nel clinch ed inoltre tenta in più occasioni di piazzare le sue temibili e terribili gomitate. Ma è nel secondo round che inizia il vero lavoro di gomito del thailandese a cui Diego sorprendentemente risponde colpo su colpo. Una terribile “sfuriata” del thai che aumenta esponenzialmente il ritmo e potenza degli scontri, fa comprendere meglio la differenza di classe e abitudine nell’asprità del combattimento. Ma sorprendentemente Diego resiste con coraggio e prosegue con ancora maggiore volontà. Lo vediamo già tagliato sul lato dell’occhio destro, da cui sanguina copiosamente, ma il fatto non sembra dargli la benché minima preoccupazione. Anzi, risponde anch’egli ancora di gomito ed in clinch sembra quasi voler tener testa al thai con il lavoro di ginocchia, sebbene l’esplosività dei colpi, ancora una volta faccia la vera differenza tra i due.
Nel clinch il lavoro di gomito del thai è notevolmente superiore, sia per numero che per esplosività, che per efficacia e Diego inizia a sanguinare anche dalla sommità della fronte, su cui notiamo una brutta ferita. Ma ancora una volta il fatto non sembra destargli particolare preoccupazione e continua imperterrito e con coraggio l’impari lotta, finendo con stoico comportamento un durissimo round. Fin dall’inizio della terza ripresa, Diego attacca maggiormente Kaopom Lek che è quindi invitato al suo tipo di incontro preferito. Sono molte infatti, le volte che quest’ultimo lo centra con il gomito d’incontro. Il viso dell’italiano è ormai una maschera di sangue e l’arbitro interrompe per chiamare il medico… si tampona la ferita e si continua.
L’italiano parte come sempre a spron battuto, ma ad ogni assalto trova un “muro difensivo” e sempre una gomitata a riceverlo. In clinch Diego si destreggia molto bene, ma sono sempre le gomitate del thailandese a far da motivo conduttore degli holè del pubblico. A questo punto accade l’inaspettato… Diego si mette a “scozzare” di gomito con il thai! Due gomitate del thai… ed una di Diego a risposta! Ed il thai che riprende sempre con ancor maggiore veemenza e rabbia. Alla fine una gomitata sembra aver “finito” il coraggioso italiano, che però rimane stoicamente in piedi… Un ultimo colpo di gomito oltre l’indispensabile, fa ruotare Diego su se stesso… e mentre tenta stoicamente ancora di tenersi alle corde per rimanere in piedi e continuare a combattere… cade a terra privo di sensi. È KO! L’arbitro interrompe il conteggio e chiama il medico. Fortunatamente niente di grave e Diego è nuovamente in piedi tra gli applausi del pubblico per la proclamazione del verdetto e per complimentarsi con il più forte avversario.
Che dire…? Io stesso non pensavo Diego capace di possedere un simile spirito guerriero! Sicuramente una vittoria per lui che và ben al di là del verdetto arbitrale. Bravo Diego, complimenti! Adesso che succederà…? Da noi solitamente, si dice che chi vince è un campione e chi perde è una “pippa”…! Ma io credo che forse, già per il solo fatto di averle salite quelle scalette del ring, Diego ha mostrato a tutti di essere un guerriero vero. Non si è mai tirato indietro neanche per un attimo allo scontro. Ha ribattuto colpo su colpo, fintanto che il fisico lo ha sorretto. Non si è fermato o fatto intimorire dalle tre brutte ferite riportate. Si è quindi comportato con onore contro un avversario chiaramente ben più forte ed esperto. Sicuramente per molti, questa sconfitta sarà la prova evidente che Diego Calzolari è un atleta di poco valore… Ma credo che invece, proprio per quelli che forse lo diranno, sarà la prova evidente della loro totale estraneità alla conoscenza di qualsiasi tipo di combattimento… e in specialmodo quello di Muay Thai, o della loro cattiva fede con la quale forse lo affermeranno. Comunque sia, questa è già la seconda volta che un italiano sale su di un ring per confrontarsi con i gomiti contro un forte campione thailandese… Cosa impensabile solo un anno fa! Evidentemente la Muay Thai italiana stà finalmente crescendo, grazie anche e soprattutto… a loro! |