SULLA SCIA DI CRISTIAN…
GLI ITALIANI CI PROVANO!
Nostri connazionali continuano numerosi e
ininterrottamente, raccogliendo l’invito fatto da “Crischiai”, ad
andare ad allenarsi in Tailandia nel “Pedh Rung
Rang Boxing Camp” di Pattaya, dove
con l’esperienza degli insegnanti thai ottengono vere e proprie
“impennate” nel loro livello tecnico e sotto la “tutela”
dell’ormai esperto e conosciuto Cristian
“Crischiai” Daghio, combattono gradualmente contro avversari per loro
“possibili”, innescando così un meccanismo che (pensiamo) non tarderà a
portare buoni frutti nel nostro Paese.
Di: Roberto Fragale
L’invito di Cristian Daghio (l’ italiano che vive e
combatte in Tailandia) fatto ai connazionali per andare ad allenarsi presso il
Boxing Camp in cui vive, lanciato proprio dalle nostre pagine in occasione di
articoli che lo riguardavano, è stato preso in considerazione dagli
appassionati italiani che hanno iniziato a recarvisi riportando enormi
soddisfazioni e benefici tecnici e psichici per la disciplina da loro praticata.
Veri e propri pacchetti viaggio-sport-vacanza
di 7, 10, 18, e 30 gg. sono stati approntati per chi vuole essere sicuro di
rientrare nella spesa preventivata e non vuole avere sorprese ( r_fragale@hotmail.com
) di sorta, ma anche i “fai da te” ( crischiai@yahoo.it
) non sono mancati e approfittando delle ferie natalizie, sono più di una
ventina i connazionali che hanno potuto provare questa fantastica esperienza.
I
pacchetti approntati contenevano varie escursioni e servizi che (unendo
l’utile al dilettevole) hanno fatto di questo viaggio... anche una vacanza
indimenticabile! Naturalmente per chi si allenava tutti i giorni (7 su 7) non
rimaneva molta energia da elargire in altre attività, ma almeno una forte
abbronzatura della pelle resterà a ricordargli l’esperienza vissuta. La
vita al Camp (uguale in tutto e per tutto a quella dei boxeurs indigeni) prevede
due allenamenti giornalieri. Sveglia alle 07.00 del mattino per primo
allenamento (fisico) con corsa, stretching, sacco, addominali e
gambe con salti sulle gomme…. Alle 16.30 il secondo allenamento (tecnico) con
specchio, sacco, pao, clinching e sparring con il proprio allenatore personale,
per finire con addominali, sbarra e… 30 minuti ininterrotti di salti sulle
gomme di camion! (Quando scendi… i polpacci ti sembrano di legno!) Il tutto ad
una temperatura ambiente simile a quella che registriamo da noi in agosto.
Naturalmente ognuno era libero di scegliere e dosare progressivamente gli
allenamenti alle proprie esigenze ed aspettative, ma chi è andato unicamente
per progredire nella Muay Thai e si è allenato diligentemente e con umiltà…
ha avuto di che essere soddisfatto.
Il primo gruppo (da Torino) è stato quello di Carlo
Barbuto che ha portato alcuni dei suoi migliori allievi a fare questa esperienza
da lui precedentemente “testata” e potendo così assistere in prima fila ai
combattimenti in occasione del compleanno del Re! Hanno così potuto
allenarsi e confrontare con la scuola tailandese in riprova della bontà della
propria conoscenza tecnica e migliorarla al contempo. Prima della fine del breve
periodo (poi hanno proseguito per ko-Samui) Paolo Barvero ha potuto combattere
al “boxing bar” gestito dal Camp ed in cui anche Crischiai ha voce in
capitolo. E’ proprio lui infatti a scegliere gli atleti thai da opporre ai
“farang” in queste occasioni, dove naturalmente li segue nella preparazione
prima, li assiste all’angolo durante e festeggia assieme a loro dopo…
qualsiasi sia stato il risultato. Nella scelta si tiene conto del livello
tecnico e preparazione fisica dei contendenti e se è estremamente difficile
trovare un thai con scarse conoscenze tecniche, tra quelli che hanno abbandonato
le velleità agonistiche e continuano ad allenarsi per pura passione (e per
prendere qualche Bath) si possono trovare atleti in variegata forma fisica per
rendere l’incontro equilibrato. Paolo è un ottimo ed esperto atleta e
l’avversario trovato per lui era tecnicamente di tutto rispetto, anche se non
essendo più al top combatteva solo ai boxing bar. Un bell’incontro davvero,
forse addirittura sprecato dove solo gli avventori serali interessati lo hanno
potuto gustare ed apprezzare. La fine dell’incontro, dove entrambi i
contendenti non si sono certo risparmiati, vedeva Barvero vincitore ai punti e
dava una grande e giusta soddisfazione in ricompensa ed a coronamento del
periodo di allenamento al Camp. L’isola di Samui gli sarà sembrata
sicuramente ancora più in interessante e… riposante dopo lo stress
accumulato.
Gli altri pacchetti vedevano gruppi eterogenei e di varie
provenienze geografiche ma dove i più volenterosi ed intraprendenti (oltre che
validi) hanno anch’essi potuto gustare gradatamente questa emozione del
combattimento.
Esistono infatti varie possibilità di esperienze in questo
boxing bar: lo show, la boxe e la thai
-
LO SHOW: Quello che loro chiamano lo “show”
è un combattimento tra due atleti dello stesso Camp che si conoscono e
fanno i “guanti duri” facendo attenzione a non farsi male veramente ma
che contengono all’interno tecniche valide e spettacolari. Tre rounds di
tre minuti. I thai li fanno per prendere qualche soldo datogli dagli
esercenti dei bar per ogni “serata” organizzata e quelli che gli
avventori occidentali e non, hanno la bontà di dargli come segno di
apprezzamento tecnico. E’ anche un ottimo allenamento per “testare” la
preparazione agli incontri, spesso e volentieri vi si possono incontrare in
esibizioni anche campioni conosciuti ed ancora in attività, proprio per
questo motivo.
-
LA BOXE: I tailandesi amano ed apprezzano molto
la boxe ed anche se tutti praticano la Muay Thai, non disdegnano di
incrociare i guanti in veri incontri (per pochi soldi di borsa) con i
“farang” che praticano questa disciplina specifica o che non si sentono
pronti o in grado di destreggiarsi nelle molteplici e variegate tecniche
della Muay Thai con un tailandese.
-
LA THAI: Sono incontri veri e propri ma in
formato ridotto diciamo… sulla distanza di tre round di tre minuti e senza
colpi di gomito.
E così… proprio per rompere il ghiaccio, molti di essi
hanno cominciato con uno show… per finire a combattere di Thai con un
avversario tailandese… sicuramente, oltre al miglioramento tecnico potranno
registrarne uno sulla propria consapevolezza interiore.
E’ il caso di Giuseppe D’alessio di Foggia (campione
del mondo WAKOpro) che, invitato proprio da Cristian a rifinire la propria
preparazione nel suo Camp, ha iniziato con un bellissimo show con “Dao” (uno
degli istruttori del Camp) ed è finito per combattere di Thai sullo stesso
ring. In verità volevamo farlo combattere nello stadio di Pattaya ma proprio
quella settimana si festeggiava la ricorrenza di non so quale santo o
miracolo… e lo stadio è rimasto chiuso.
Comunque ci eravamo messi d’accordo con il “boxing
bar” per cinque riprese ma senza gomiti!
Il giorno? La sera del 31 dicembre… UNA FANTASTICA FINE
PER UN ANNO FANTASTICO! Comunque di riprese ne potevano fare anche 10…..
perché l’avversario è crollato alla seconda con una serie di ginocchiate.
Evidentemente o Cristian ha sbagliato la valutazione del Thai… o Giuseppe era
in ottima forma quella sera. Lo scoccare della mezzanotte ha visto tutti a
festeggiare sulla spiaggia della passeggiata, assieme a migliaia di
“esagitati” a guardare i fuochi d’artificio con botti vari, che quei pazzi
del thai si divertono ad esplodere ovunque senza il minimo accorgimento o
pensiero sulle eventuali possibili conseguenze….
Ma non solo amanti della Muay Thai erano con noi… per la
seconda volta veniva ad allenarsi al Camp con i nostri pacchetti viaggio Michele
Manzoni di Lecco. Campione italiano FIKEDA prima serie di full contact,
vincitore della Coppa del Mondo WAKO di full contact e un ottimo prima serie di
pugilato. Amante di tutto quello che è sport da combattimento giudica
interessanti e divertenti queste esperienze inter-specialistiche. Naturalmente
non se la sentiva certo di competere con la Thai… ma ha accettato con
entusiasmo di combattere di boxe. Trovargli l’avversario non era facile,
Michele è bravo ma al suo peso (73 kg.) difficilmente avremmo trovato un thai
in forma e bravo nella sola boxe…. Cristian mette in giro la voce che cerca
questo tipo di atleta e l’atleta appare... Non era del suo peso ma sembrava
deciso, Cristian dice che lo vuole bravo e lui sorride e annuisce. OK… Si
arriva alla sera e a dorso nudo sembra ancora più smilzo! Non solo... la sua
donna vuole puntare 2.000 Bath (50 Euro) sulla vittoria... ci guardiamo ed
accettiamo, più per farle piacere che altro e dispiaciuti quasi per la rapina
che stavamo compiendo. Comincia l’incontro ed il thai appare velocissimo ad
entrare e soprattutto ad uscire dai pugni di Michele. Dopo una prima ripresa a
favore del thai… la differenza di peso si faceva sentire e nella seconda le
distanze si accorciavano. Nella terza poi(durata misteriosamente 2 minuti)
Michele lo centra con un montante che gli fa piegare le gambe ma il thai si
muove con inverosimile destrezza e riesce a sfuggire a tutti gli attacchi
dell’italiano, riuscendo persino a controbattere, ogni volta mai domo!
L’incontro finisce sul filo… ma l’arbitro assegna la vittoria al thai. Non
so perché ma… una vocina mi dice che forse… se non avessimo scommesso dei
soldi, il risultato sarebbe stato diverso. Ma a parte questi (per noi ) pochi
soldi persi, il vincitore dello scontro è stato il thai perché c’erano oltre
10 kg. di differenza! Poi siamo venuti a sapere che era stato un ottimo atleta
del Rajadamner Boxing Stadium di Bang Kok e ormai a carriera conclusa,
combatteva in giro nei “boxing bar” per passione e per…… “scommesse”!
Il quarto italiano (arrivato per ultimo) Giorgio Carico di
Pisa, dopo una sola settimana di allenamento fa la sua prima esperienza di
combattimento in Tailandia… nello stadio di Pattaya e con i gomiti. Va
detto… ad onor del vero, che veniva da un periodo di due mesi con allenamenti
quotidiani con uno degli atleti del Camp, ospite a Pisa nella sua palestra!
Aveva testato la sua preparazione combattendo e vincendo il torneo SPINX CUP
contro avversari di gran lunga più esperti e si sentiva pronto per provare. E
forse anche per non sentirsi da meno degli altri ed integrasi subito
paritariamente nel gruppo già affiatato degli atleti italiani all’interno
della comunità del Camp. Giorgio era veramente in gran forma quella sera… e
l’avversario trovatogli da Cristian (più leggero) non ha retto ai suoi
attacchi. Una ginocchiata al secondo round spedisce al tappeto il piccolo
coraggioso thai. Un occasione come le precedenti, per festeggiare assieme a
tutti i boxeurs del Camp (che per l’occasione ricevono un permesso speciale) i
quali si mostrano sempre i più “festaioli” e “contenti”
dell’eterogeneo gruppo! |