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Kickboxing

UNA “CALDA” SERATA D’ESTATE

Sono molti i motivi, conseguenti al caldo periodo, che scoraggiano i vari atleti alla frequentazione delle palestre per la conduzione dei propri allenamenti… Ma ancora maggiori sono quelli che incoraggiano invece, i locali insegnanti nei posti di villeggiatura, ad improvvisarsi promoters approfittando dell’ “affollata” e “ghiotta” occasione prospettataglisi per promuovere i nostri bellissimi e spettacolari sport.

 

DI: Luigi Merlini

La riviera ligure di ponente, credo sia uno dei più bei posti rivieraschi del nostro Paese. Sono molte le belle zone marine di cui l’Italia è dotata, ma questa (che conosco nei particolari e soprattutto dalla parte del mare per mie passate esperienze marinare) penso sia una delle più esclusive e particolari che possediamo. Specialmente questa parte terminale che progressivamente, con il principato di Monaco, si trasforma infatti nella tanto decantata “costa azzurra”  non appena cambia nazionalità. A due passi da S. Remo (dove la sera prima si era svolta la manifestazione canora “S.Remo estate” e che aveva attirato moltissima bella gente nella zona) e precisamente sulla darsena di Taggia; la Kick Boxing Pocobelli Team, ha allestito una serata all’aperto di Kick Boxing e Muay Thai. La serata ha visto la concessione dell’alto patrocinio da parte della locale amministrazione comunale e dell’ente turistico della zona. Questi hanno messo a disposizione addirittura la piazza adiacente alla passeggiata “a mare” ed accollandosi le spese organizzative, hanno reso possibile l’ingresso gratuito, come attrazione e animazione dedicata al grande numero dei loro graditi ospiti stagionali del periodo estivo. In questa cornice quindi, la Kick Boxing ha funzionato da spettacolo attrattivo e come diversiva occasione di interessante svago, per il turismo locale. Inutile dire che al primo “calar del sole” il ring (montato fin dal giorno prima dalla efficientissima organizzazione SPHINX) aveva già attirato sulle sedie, collocate attorno ad esso, diverse centinaia di persone che sono poi andate aumentando con il progredire crescente della serata. Il palinsesto prevedeva come incontro “clou” il titolo europeo di Thai Boxing tra Glauco Pocobelli e Hrvoje Cesic. L’atleta di casa: Glauco Pocobelli, è un atleta non proprio giovanissimo (ex campione italiano FIAM di full contact a metà anni 90) e praticante Muay Thai da tempo, con trascorsi in varie sigle e federazioni.  Campione italiano di Thai Boxing a Milano durante i primi sperimentali campionati FIK&DA di thai boxing (quando ancora questo, era il nome della quella “confederazione” sperimentale che avrebbe dovuto riunire periodicamente gli associati della FIAM, della FENASCO, della FEDERCOMBAT e dell’AIKAM in quell’unico campionato annuale di tutte le discipline). Questo gli ha “valso” una partecipazione nella nazionale italiana ai primi campionati mondiali WAKO di thai/kickboxing  a Carole. Un periodo di allenamento in Thailandia nel camp Pedh Rung Rang di Pattaya, sotto la supervisione e assistenza di Cristian Daghio come specializzazione e approfondimento, sono le sue credenziali preparative all’evento. Il suo giovanissimo avversario: Hrvoje Cesic è il campione nazionale della Bosnia e Herzegovina, è allenato e fa parte del team del celebre campione croato Marco Zaja.  

  

La serata era stata impostata nel suo escursus e “scaletta” , proprio per dare modo allo speacker di presentare e promuovere la kick boxing, attraverso la sua storia, la sua evoluzione e le sue varie specialità di combattimento. Alle 21,30 in punto infatti, quando la piazza era ormai gremita da un migliaio di persone (con molti villeggianti e di un “ceto” inusuale per il pubblico di simili manifestazioni che, conseguentemente abbigliati, davano un gradito tocco di eleganza alla manifestazione…) si apre il sipario di una  vera e propria serata di gala, sulla darsena di Taggia. Si inizia naturalmente con il Karate tradizionale per dar modo di mostrare a tutti il “ceppo originario” che nel nostro Paese, come in molti altri, ha dato vita a quel movimento (prima “riformatore” e successivamente “rivoluzionario”) che ha reso possibile la nascita progressiva delle varie discipline sportive che compongono oggi la Kick Boxing. Una seguente dimostrazione di Semi Contact, ha dato modo di spiegare questa prima specialità, molto simile per certi versi al Kumitè e che rappresenta uno dei “trat-union” che legano e rivelano le sue radici originarie. Successivamente, quella di Light Contact ha dato modo di spiegare l’evoluzione del contatto morbido che con l’accezione di quello pieno (Full Contact) lascia intravedere l’avvicinamento e similitudine ad un'altra specialità di combattimento sportivo: quella del pugilato. A questo punto l’attento, nuovo ed interessato pubblico, era veramente pronto per l’avvio della serata con i veri combattimenti in programma.

 

 Si aprono “le danze” con due esponenti del genere femminile (a dimostrazione non casuale, che i nostri sport incontrano il favore, interesse e approvazione anche del gentil sesso a cui sono ulteriormente indirizzati) in un incontro di low kick 3X2 al limite dei 48 kg tra Beatrice Guardati e Anna Bertinotti. Un avvio azzeccatissimo per l’avvenenza giovanile delle due atlete, ma soprattutto per le capacità tecniche e sportivo comportamento mostrato. Forse il pubblico (dopo aver visto le dimostrazioni a contatto leggerissimo) si aspettava per quei due “scricciolini” di ragazzine un incontro un po’ più “femminile”. Forse anche per questo ha iniziato “oltremodo” ad applaudire con sorpresa le tecniche che invece, erano lanciate con quella determinazione propriamente “femminile” che ormai noi tutti dell’ambiente al contrario, giustamente gli riconosciamo. Tre round veramente piacevoli e determinati, che hanno acceso i fuochi di avvio della piacevole serata sportiva. Anna, un po’ più giovane (appena17 anni e da poco compiuti)  ha mostrato come una “quasi bambina” può rivelare invece di avere già formato “un maturo caratterino” adulto e capace di tenere testa ad una avversaria più esperta in questa disciplina e pur con pari determinazione.  Beatrice è più alta e dotata di un allungo pugilistico maggiore di quello di Anna, inoltre usa le gambe con estrema facilità anche a livello alto. Ma Anna è sempre all’inseguimento e sfoggia bellissime combinazioni di pugno e calci in linea bassa. In verità và anche detto che l’incontro era stato programmato di thai/kickboxing (per cui Anna aveva fatto la preparazione tecnica) ma poi si è deciso di svolgerlo secondo le regole della low kick e forse alcuni schemi ed automatismi specifici, gli hanno creato degli intralci nelle proprie esecuzioni tecniche. Comunque tre riprese che  hanno certamente “catturato” gli spettatori per le belle combinazioni fornite di frequenti calci alla testa. Questi infatti, sono  sembrati essere quelle che riuscivano ad impressionare comprensibilmente il pubblico presente, quando nelle molte occasioni presentatesi sono andati  perfettamente e “veramente” a segno.  Vince il confronto per giudizio unanime: Beatrice Guardati, la quale si scusa pubblicamente, promette e si impegna con l’avversaria, per un  prossimo confronto in Thai Boxing. Ringrazia inoltre per la sportività mostrata nell’accettare e consentire ugualmente il combattimento.

 

 Secondo confronto tra Fragale Federico e Tassisto Massimo in Low Kick cat. -71kg. 3X2. Federico è un buon tecnico ed esegue una prima ripresa “da manuale” con perfette ed efficaci, brevi ma continue e “ricercate” combinazioni vincenti. Ma Massimo, seppur tecnicamente ed esperienza di poco inferiore, non lo è certamente in determinazione ed il primo round, pur in ripida salita, non gli smuove certo il morale. L’esito del confronto sembrava essere ormai scontato al pubblico, fin dalla fine della prima ripresa. Ma nell’avvio della seconda, la fotocopia del primo (che Fragale mostrava di essere intenzionato a  produrre nuovamente) sembrava invece sortire qualche “malfunzionamento”. Specialmente in finale di ripresa, quando un perfetto ed efficace montante al fegato di Tassisto, colpiva Federico quasi allo scadere del tempo. Una terza ed ultima ripresa tutta in salita, invece adesso, per il “fiato” di Fragale, che riesce comunque con abili spostamenti e maggiore esperienza a limitare i danni e terminare il confronto con un avversario che, intravedendo la possibilità di chiudere ed aggiudicarsi il difficile match, ha fatto di tutto per non lasciarsela sfuggire. Due giudizi pari e uno per Fragale hanno decretato il pareggio a maggioranza semplice sul verdetto dell’incontro, che ha lasciato così tutti soddisfatti. Và detto però che Federico milita nella categoria inferiore dei -67 kg e che 10 gg. prima, per il caldo stagionale e il ridotto allenamento, era arrivato a pesare fino a 64 kg . Ma non nuovo ad accettare e tentare questi “salti” di categoria pur di combattere, aveva generosamente accettato l’invito. Ma forse la rapida salita di peso (era giunto repentinamente fino ai 69kg) gli ha determinato un fisiologico calo di prestazione. Ma assolutamente niente da recriminare sul valore del bravo Massimo Tassisto e sulla sua ottima conduzione tecnica del match. Così come per il verdetto che non lo trova certo scontento, se non solo criticamente  rispetto a se stesso, per la sua momentanea e forse autodeludente  performance fisica registrata.

 

Terzo confronto tra Mastrorocco Marco e Caso Romualdo, in un incontro di Low Kick 5X2 al limite dei -75kg. Un avvio molto prudente da parte di entrambi fa comprendere che saggiandosi, si temono vicendevolmente. Solo dalla terza ripresa Mastrorocco inizia, riuscendo a mettere a segno dei buoni colpi, a minare lentamente ma progressivamente, la resistenza avversaria. Ma è quindi nel quarto round che i colpi di Mastrorocco, pur non annientando assolutamente mai l’ostinata caparbietà combattiva avversaria, producono l’effetto maggiore. E’ infine bravissimo Romualdo, nel quinto ed ultimo round, mettendo a buon frutto una strategia e tattica (sapientemente e prudentemente indicatagli dall’ esperto angolo) che gli permette di terminare in piedi, seppur ormai forse non più temibile e pericoloso per Marco. Il verdetto unanime dei 3 giudici, lo vedono giustamente vincere il bel confronto che prelude e prepara all’ormai imminente incontro clou della bella e calda serata marina.

 

Dieci minuti di pausa permettono di rinfrescarsi con qualche gelato e bibita agli ormai “ipnotizzati” spettatori, accaldati dalla bella stagione e credo, anche dal clima che si era prodotto. Ma quello che più contava ed a cui avevano fatto maggiormente attenzione gli organizzatori, era il fatto che fossimo riusciti a presentarci non solo come una nuova e già affermata realtà sportiva, ma oltremodo e soprattutto “matura”! Nessun verdetto minimamente contestato (né dal pubblico, né dai coaches). Un comportamento sportivamente e oltremodo corretto, secondo l’etica che tutti si aspetterebbero dagli atleti, ma che difficilmente spesso riscontriamo. Nessun coach “sbraitante” dall’angolo le frasi fanaticamente deliranti che spesso e purtroppo, siamo costretti a sentire. Ognuno che trasparentemente, mostrava congratularsi per le ottime performance del team avversario ecc. Cose che certamente quel particolare e composto pubblico (erano intervenute famiglie intere e addirittura con bambini in carrozzina ed anziani nonni al seguito, come variante forse sulla passeggiata del vacanziero dopo-cena)  deve aver senz’altro apprezzato e gradito.

  

Sono queste piccole cose e dettagli apparentemente insignificanti, a cui (secondo noi) d’ora in avanti sarebbe bene che ogni “attento” promoter dedicasse maggiori energie ed a cui ogni atleta e coach degno di questo nome, facesse più attenzione da ora in avanti. Tutto questo nell’interesse di ognuno di noi e soprattutto delle discipline che amiamo, mostrando che l’ambiente culturale nel quale vivono è divenuto finalmente maturo, oltre che naturalmente e conseguentemente competente!

 

Siamo arrivati al momento dell’incontro su cui è stata imperniata la serata: l’incontro di Muay Thai 5X3 al limite dei kg. 71,800 tra l’atleta di casa: Glauco Pocobelli ed il bosniaco: Hrvoje Cesic. Gli atleti vengono chiamati sul ring con i propri coaches e si procede al rito degli inni, presentazione delle scuole e illustrazione del regolamento, che aiuterà i neofiti e occasionali spettatori a comprendere quello che avverrà sul ring; dalla Ram Muay e l’importanza crescente delle varie tecniche e colpi per la decretazione del vincitore, ad alcune note e informazioni culturali ecc.

 

Il confronto vede un inizio prudente di Hrvoje, difendendosi dagli attacchi dell’italiano che sembra più intraprendente. Buoni da entrambe le parti, gli schemi tattici e tecnici lanciati in risposta di quelli avversari, ma è nel clinch che Glauco mostra di avere una preparazione migliore di Hrvoje. Tuttavia nel corso della ripresa, il bosniaco mostra come non sia facile avvicinarsi troppo, senza prima pagare “pegno” con le sue ottime combinazioni pugilistiche a due mani. Ma poco prima della fine del primo round, una potente ginocchiata sx al fegato costringe il bosniaco a subire un conteggio da parte dell’arbitro centrale, per potersi riprendere quel tanto che gli consentirà nel breve tempo rimasto nella ripresa, di difendersi dagli attacchi conseguenti dell’italiano che cerca di chiudere l’incontro anzitempo con questa opportunità. La campanella di fine ripresa, consente un minuto a Hrvoje per potersi riprendere. Nel secondo round ci si aspettava di vedere ancora l’italiano all’assalto, ma questo molto prudentemente, si è lasciato invece impegnare a difendersi e contrastare i tentativi  bosniaci per tentare di recuperare il terreno perduto. Ma con questa simile impostazione, sono molte le occasioni che gli si presentano per andare al clinch e prontamente sfruttate, per continuare il lavoro al corpo con poderose ginocchiate. E’ proprio in una di queste occasioni che, ancora con una ginocchiata sx al fegato, l’italiano riesce nuovamente a “bucare” l’avversario. Il paradenti gli vola letteralmente di bocca mentre cade a terra e subito pronto, parte il secondo e veloce conteggio arbitrale. Ma gli 8 secondi concessigli dal regolamento non sono sufficienti a farsi trovare in piedi con i guanti sollevati e viene decretato il ko!

 

Vince l’incontro ed è campione europeo di Muay Thai cat.kg.71,800 Glauco Pocobelli.

Anche le parole pronunciate nel discorso pubblico “a caldo” che successivamente fà, sono degna cornice di questa serata di sport. Ringrazia naturalmente tutti quelli che lo hanno aiutato nell’impresa, ma tuttavia dichiara sinceramente le notevoli difficoltà fisiche riscontrate nella preparazione, forse a causa della non più giovanissima età e si dichiara oltremodo e pienamente soddisfatto di questo forse addirittura insperato, traguardo raggiunto. Ma dichiara modestamente che non pensa affatto possa essere nata una nuova stella… Spera solo però, che possa aver mostrato ai propri allievi e agli appassionati tutti, quello che si può riuscire a fare con una accorta e pianificata preparazione, ma soprattutto con tanta, tanta passione per lo sport. Augura quindi a tutti loro (che rappresentano il futuro) ben più arditi traguardi che quello di cui sono stati testimoni questa sera. Grazie a tutti quanti per la vostra numerosa e graditissima presenza!

 

Personalmente penso anch’io che il successo indubbio della serata, vada ricercato soprattutto non tanto in “quello” che si è svolto… ma soprattutto per il “modo” nel quale si è svolto! Un modo non fanaticamente altisonante… che denota anche per questo ai nostri occhi, sicuramente professionalità ma soprattutto, noi crediamo, auspicandola per tutti… una certa “ricercata” maturità finalmente mostrata!

 

Erano presenti naturalmente le autorità comunali, che hanno pubblicamente dichiarato essere state favorevolmente impressionate dalla conduzione semplice, ordinata e professionale di tutto l’evento sportivo. Promettono poi agli organizzatori, futura e migliore collaborazione per eventuali altre occasioni che si possano presentare per questo genere di spettacoli estivi. Ci confessano poi in disparte, che c’erano state all’inizio molte perplessità in “consiglio” , per la concessione di uno spazio cittadino così prestigioso, impegnativo ed emblematico, oltre che naturalmente e ancora prima, per quella del patrocinio. Proprio a causa delle idee preconcette, che spesso si sono potute forse formare, sul nostro mondo e ambiente degli sport da combattimento in genere. E’ proprio per questo, mi sento di rinnovare come un preciso dovere di tutti gli appassionati organizzatori, l’impegno anche nelle piccole cose e particolari apparentemente insignificanti, per iniziare a far cambiare il sommario giudizio che evidentemente, molti si sono fatti anche sull’ambiente dei nostri sport. Effettua tutte le premiazioni a nome e rappresentanza del comune, il giovanissimo assessore allo sport di Arma di Taggia: Dott. Luca Capponi.

 


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