|
ENNESIMA TRASFERTA PER “LE NAZIONALI” FIKEDA76 LE PERSONE PORTATE AI 14°MONDIALI WAKO DI PARIGIDI: ROBERTO FRAGALE
Erano infatti 76 le persone che formavano la delegazione italiana a totali spese federali in quel di Parigi, per i 14° campionati mondiali WAKO di full contact, light contact, semi contact e aero-kickboxing. Ottima come sempre l’organizzazione dell’evento, questa volta per merito della federazione francese che ha organizzato il tutto in un bellissimo e moderno impianto sportivo, che ha fatto da splendida cornice all’evento, pur risultando (a causa della massiccia partecipazione) persino un po’ stretto forse, alle 62 nazionali accorse da tutti i 5 continenti per disputarsi i vari titoli, con un totale di 780 atleti! (considerando che nella wako ogni nazionale puo’ portare un solo atleta per categoria di peso… un vero record assoluto!) Compito non certo facile pero’, per la macchina organizzativa e ufficiali federali (circa una settantina) che hanno reso possibile lo svolgersi di un evento di tali “ciclopiche” dimensioni. Tre, i ring approntati per le qualificazioni nel full contact e quattro, le materassine riservate al semi e light contact. Primi due giorni dedicati alle eliminatorie, con 12 e 10 ore di lavoro ininterrotto su tutte le 7 aree di combattimento, poi ridotte a 3 (una per specialita’) nelle 2 ultime giornate dedicate alle finali. Queste sono attualmente le dimensioni della WAKO e la realta’ oggettiva dei fatti. Dimensioni che non possono non gratificare chi da sempre lavora per lo sviluppo dei nostri sport da combattimento. Parole di elogio sono state spese da “osservatori” del GAIFS appositamente intervenuti nel corso delle eliminatorie… la TV francese Canal+, ha dedicato circa due ore di riprese da mandare in onda nel Paese transalpino… presente ed entusiasta, anche un Membro del Ministero Dello Sport francese… da questo punto di vista quindi, un autentico, vero successo, su tutti i fronti! Ma la trasferta parigina, con il fascino della sua bellissima citta’ forse, ha un poco disturbato e inibito la necessaria concentrazione degli atleti, che pur avendo ottenuto ottimi piazzamenti e risultati, non ha reso (secondo me) come le sue potenzialita’ avrebbero fatto sperare. Nel full contact
infatti, malgrado l’imponente squadra portata e l’ottimo livello tecnico
della stessa, ci siamo dovuti accontentare del sedicesimo posto per nazioni (ma
non è poco considerando l’alto numero di queste). Se in Italia il livello
tecnico cresce ogni anno di piu’… negli altri paesi, specialmente in quelli
dell’est, non stanno certo a guardare e in quanto a motivazioni e
determinazione invece… mi sembrano piuttosto (fortunatamente) irraggiungibili.
Poi ci sono i paesi arabi (Marocco in testa) guerrieri per filosofia e natura,
dotati oltretutto di una resistenza esplosiva invidiabile, per finire con i
paesi nordici (Germania, Norvegia e Finlandia) dotati di tecniche sopraffine,
oltre che potenti. Nessuna recriminazione quindi per gli arbitraggi che sono
apparsi all’altezza del compito assegnatogli e veramente “superpartes”. Nel light contact invece, pur perdendo qualche posizione rispetto al passato (dovuta per altro all’affacciarsi dei paesi dell’est anche a questa disciplina) abbiamo conquistato un quarto posto per nazioni (nessun oro, ma molti piazzamenti) Un grazie quindi ai d.t. Federico Milani e Silvano Casentino che da anni si dedicano alla crescita di questa specialita’. Motivo di orgoglio per gli argenti di: Alessia Gaietto, Gloria De Bei, Chiara Mandelli, rinforzati dai bronzi ottenuti da: Giulia Compagno, Agostino Pavesi e Andrea Primitivi (campione del mondo in carica, ma che ha dovuto arrestarsi a causa di un infortunio occorsogli ai quarti di finale) Si direbbe che questi siano “ i tempi delle donne”… ma mai come nel: Semi contact dove abbiamo mantenuto la prima posizione per nazioni! Grazie soprattutto all’oro conquistato per la quarta volta consecutiva dalla calabrese: Luisa Lico, unito a quello conquistato per la terza volta consecutiva dalla conterranea: Aquilano Samanta, che mantengono così e migliorano, il loro personale primato “iridato” in questa specialita’. Altri 2 ori regalatici da Roberto Belotti e Gregorio Di Leo, che sommati agli argenti di: Nicandro Pasquale e Gianluca Guzzon ed all’ultimo bronzo portatoci da Domenico De Marco… ci colloca in cima alla lista del medagliere mondiale! Complimenti quindi a tutti i ragazzi, ma soprattutto un ringraziamento ai suoi due tecnici nazionali: Gian Franco Rizzi e Bozzolani Emanuele (piu’ volte campione del mondo) che hanno contribuito notevolmente a rendere possibile il magnifico risultato.
In questa edizione abbiamo conquistato il primo posto per nazioni (mi sembra di ricordare che in quel di Belgrado arrivammo secondi dopo la Francia) Sembra proprio che in questa disciplina siamo maestri nel mondo, visto che durante le finali ed a grande richiesta, si e’ tenuta la dimostrazione del nostro d.t. Franco Liberati, a cui vanno tutti i ringraziamenti del caso da dividere con Mario Carella (altro d.t. nazionale) con cui in maniera magistrale hanno preparato una squadra veramente vincente sotto tutti i punti di vista. L’ oro conquistato nella categoria “a squadre”, sommato a quelli individuali meritatamente vinti da: Laura Fiori nella categoria femminile, a quello di: Bruno Manca nel singolo maschile… ci collocano così al primo posto staccando nettamente tutti gli altri Paesi. La trasferta transalpina si è poi mostrata una ottima occasione per visitare i maggiori monumenti e particolarità parigine, prima e dopo l’evento sportivo. Un’unica nota di rammarico… la mancata partecipazione al consueto “sayonara party” a causa degli orari (forse un po’ troppo stretti) della squadra nazionale italiana. DA PARIGI E’ TUTTO… A VOI LA LINEA! |