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Mondiale WAKO 2003

ENNESIMA TRASFERTA PER  “LE NAZIONALI” FIKEDA

76 LE PERSONE PORTATE AI 14°MONDIALI WAKO DI PARIGI

DI: ROBERTO FRAGALE

la competizioneAvvio di anno agonistico a pieno regime per le nazionali FIKEDA che, dopo l’appuntamento ucraino di Yalta (per la thai/kick e low kick) si presentano in gran numero al secondo appuntamento  parigino della WAKO.

Erano infatti 76 le persone che formavano la delegazione italiana a totali spese federali in quel di  Parigi, per i 14° campionati mondiali WAKO di full contact, light contact, semi contact e aero-kickboxing. Ottima come sempre l’organizzazione dell’evento, questa volta per merito della federazione francese che ha organizzato il tutto in un bellissimo e moderno impianto sportivo, che ha fatto da splendida cornice all’evento, pur risultando (a causa della massiccia partecipazione) persino un po’ stretto forse, alle 62 nazionali accorse da tutti i 5 continenti per disputarsi i vari titoli, con  un totale di 780 atleti! (considerando che nella wako ogni nazionale puo’ portare un solo atleta per categoria di peso… un vero record assoluto!) Compito non certo facile pero’,  per la macchina organizzativa e ufficiali federali (circa una settantina) che hanno reso possibile lo svolgersi di un evento di tali “ciclopiche” dimensioni. Tre, i ring approntati per le qualificazioni nel full contact e quattro, le materassine riservate al semi e light contact. Primi due giorni dedicati alle eliminatorie, con 12 e 10 ore di lavoro ininterrotto su tutte le 7 aree di combattimento, poi ridotte a 3 (una per specialita’) nelle 2 ultime giornate dedicate alle finali. Queste sono attualmente le dimensioni della WAKO e la realta’ oggettiva dei fatti. Dimensioni che non possono non gratificare chi da sempre lavora per lo sviluppo dei nostri sport da combattimento. Parole di elogio sono state spese da “osservatori” del GAIFS appositamente intervenuti nel corso delle eliminatorie… la TV francese Canal+, ha dedicato circa due ore di riprese da mandare in onda nel Paese transalpino… presente ed entusiasta, anche un Membro del Ministero Dello Sport francese… da questo punto di vista quindi, un autentico, vero successo, su tutti i fronti! Ma la trasferta parigina, con il fascino della sua bellissima citta’ forse, ha un poco disturbato e inibito la necessaria concentrazione degli atleti, che pur avendo ottenuto ottimi piazzamenti e risultati, non ha reso (secondo me) come le sue potenzialita’ avrebbero fatto sperare.

Nel full contact infatti, malgrado l’imponente squadra portata e l’ottimo livello tecnico della stessa, ci siamo dovuti accontentare del sedicesimo posto per nazioni (ma non è poco considerando l’alto numero di queste). Se in Italia il livello tecnico cresce ogni anno di piu’… negli altri paesi, specialmente in quelli dell’est, non stanno certo a guardare e in quanto a motivazioni e determinazione invece… mi sembrano piuttosto (fortunatamente) irraggiungibili. Poi ci sono i paesi arabi (Marocco in testa) guerrieri per filosofia e natura, dotati oltretutto di una resistenza esplosiva invidiabile, per finire con i paesi nordici (Germania, Norvegia e Finlandia) dotati di tecniche sopraffine, oltre che potenti. Nessuna recriminazione quindi per gli arbitraggi che sono apparsi all’altezza del compito assegnatogli e veramente “superpartes”. Arbitri e giudici A questo proposito da segnalare la conduzione arbitrale (del seminario prima e delle designazioni poi) come chief referee, di Roberto Fragale a cui, dopo un simile successo ottenuto a Yalta nella kick e thai, è stato affidato il tanto “annoso” compito. Un solo argento “femminile” conquistato dalla brava Barbara Plazzoli (campionessa in carica) che in finale ha perso di un soffio con l’altrettanto brava rappresentante russa. Il “punto della bandiera” quindi, portatoci da una donna in una specialita’ che molti (a torto) usano definire come prettamente maschile. Un ringraziamento comunque dovuto ai due bravi d.t. nazionali: Liberati Massimo e Donato Milano, che operano in una specialita’ in cui è oltremodo e particolarmente difficile emergere, per i motivi sopraesposti.

Nel light contact invece, pur perdendo qualche posizione rispetto al passato (dovuta per altro all’affacciarsi dei paesi dell’est anche a questa disciplina) abbiamo conquistato un quarto posto per nazioni (nessun oro, ma molti piazzamenti)  Un grazie quindi ai d.t. Federico Milani e Silvano Casentino che da anni si dedicano alla crescita di questa specialita’. Motivo di orgoglio per gli argenti di: Alessia Gaietto, Gloria De Bei, Chiara Mandelli, rinforzati dai bronzi ottenuti da: Giulia Compagno, Agostino Pavesi e Andrea Primitivi (campione del mondo in carica, ma che ha dovuto arrestarsi a causa di un infortunio occorsogli ai quarti di finale) Si direbbe che questi siano “ i tempi delle donne”… ma mai come nel:

Semi contact dove abbiamo mantenuto la prima posizione per nazioni! Grazie soprattutto all’oro conquistato per la quarta volta consecutiva dalla calabrese: Luisa Lico, unito a quello conquistato per la terza volta consecutiva dalla conterranea: Aquilano Samanta, che mantengono così e migliorano, il loro personale primato “iridato” in questa specialita’. Altri 2 ori regalatici da Roberto Belotti e Gregorio Di Leo, che sommati agli argenti di: Nicandro Pasquale e Gianluca Guzzon ed all’ultimo bronzo portatoci da Domenico De Marco…  ci colloca in cima alla lista del medagliere mondiale! Complimenti quindi a tutti i ragazzi, ma soprattutto un ringraziamento ai suoi due tecnici nazionali: Gian Franco Rizzi e Bozzolani Emanuele (piu’ volte campione del mondo) che hanno contribuito notevolmente a rendere possibile il magnifico risultato.

Roberto FragaleAero-Kickboxing: è questa una nuova disciplina presente nella wako da 4 anni (questo e’ il secondo mondiale) che tanto successo riscuote in ogni dove e che avvicina oltremodo la massa, al nostro mondo sportivo ed alle altre specialita’ della kick boxing.

In questa edizione abbiamo conquistato il primo posto per nazioni (mi sembra di ricordare che in quel di Belgrado arrivammo secondi dopo la Francia) Sembra proprio che in questa disciplina siamo maestri nel mondo, visto che durante le finali ed a grande richiesta, si e’ tenuta la dimostrazione del nostro d.t. Franco Liberati, a cui vanno tutti i ringraziamenti del caso da dividere con Mario Carella (altro d.t. nazionale) con cui in maniera magistrale hanno preparato una squadra veramente vincente sotto tutti i punti di vista. L’ oro conquistato nella categoria “a squadre”, sommato a quelli individuali meritatamente vinti da: Laura Fiori nella categoria femminile, a quello di: Bruno Manca nel singolo maschile… ci collocano così al primo posto staccando nettamente tutti gli altri Paesi.

La trasferta transalpina si è poi mostrata una ottima occasione per visitare i maggiori monumenti  e particolarità parigine, prima e dopo l’evento sportivo. Un’unica nota di rammarico… la mancata partecipazione al consueto “sayonara party” a causa degli orari (forse un po’ troppo stretti) della  squadra nazionale italiana.

DA PARIGI E’ TUTTO… A VOI LA LINEA!


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