“CALDA” KICK BOXING AL
“PALAGHIACCIO”
DI: ROBERTO FRAGALE
Il
luogo di svolgimento regalava alla mente un gradito pensiero di
refrigerio, che in una giornata calda come quella dell’ 7 giugno a Roma, è
giunto evidentemente gradito agli oltre 1500 spettatori accorsi per sostenere i
propri beniamini in incontri di Full Contact, Kick Boxing e Muay Thai.
Così come mi sentirei di definire Trieste la capitale
della Muay Thai italiana, per il numero di manifestazioni svoltevisi ed il
livello delle stesse… se dovessi analogamente identificare una città per il
Full Contact, questa sarebbe senza dubbio Roma. Questa (se non vado errato) non
solo è stata la prima città italiana ad avere un campione mondiale di full
contact con Massimo Liberati, ma forse è quella che annovera il gruppo più
folto di campioni che nel tempo vi si sono succeduti: Mario Carella, Paolo
Liberati, Giorgio e Fabio Perreca, Daniele Malori, Bruno Campiglia, Massimo
Ulissi, il compianto Andrea Quarisa e molti altri che… mi è impossibile
ricordarli tutti. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove, evidentemente per
cercare di mantenere il “trend”, le notizie di mondiali più o meno
credibili o palesemente falsi, rischiano di far sprofondare questa disciplina
nel ridicolo. Sospintavici proprio dai suoi ultimi neo-campioni, a causa della
loro incontenibile ed irrefrenabile voglia di affrettato protagonismo a tutti i
costi. Quasi come a dire che: se non sei almeno un campione del mondo…
non sei proprio nessuno! Ma così non è per i nomi sopra menzionati, i quali
tutti hanno dato vita a proprie scuole, dalle quali sono nati atleti di
ottimi livelli e questi a loro volta che ne ricalcano le orme. Anche il pubblico
mostra di gradire oltremodo questa disciplina specifica (pur non disdegnando
certo le altre…) e solo raramente tradisce le aspettative dei promoter che
organizzano nella capitale. E’ infatti l’unica città dove in una serata con
13 incontri, se ne possono contare ben 9 di pregiato Full Contact, 3 di Kick
Boxing ed 1 di Muay Thai. (esattamente il contrario di Trieste) Dopo una
riunione pugilistica FPI pomeridiana, anch’essa organizzata dalla
Liberati Promotion (che si occupa e interagisce, ormai da tempo anche in questo
sport) prende il via in perfetto orario la kermess degli “altri sport da
ring”. (come amano definirci quelli della boxe) Quattro incontri dilettanti
3x2 di Full Contact aprono la serata, scaldando il pubblico con confronti che
non avranno niente da invidiare a quelli degli atleti più blasonati che sono
seguiti, se non per efficacia ed esplosività dei singoli colpi.
GIANNINI-MESSINA: I confronti professionistici
iniziano con Giannini Mirko opposto a Messina Alessandro in un incontro di Full
Contact. Atleti alle prime esperienze professionistiche, ma dotati di una
tecnica apprezzabile e una buona condizione fisicae professionistiche ma
dotati di buona condizione fisica. Questa gli ha permesso di spingere fin
dall’inizio sull’acceleratore e mantenere l’andatura agonistica fino alla
fine. Qualità fisiche e tecniche veramente bilanciate, con alterne vicende da
entrambe le parti senza che nessuno dei due riuscisse mai a prevalere
completamente sull’altro. In effetti il verdetto dei giudici parla chiaro ed
esprime pienamente l’esito del confronto dopo i 5 round previsti… incontro
pari! (N)
FEDERICI-PUGGIONI: Si prosegue con Marco Federici
opposto a Marco Puggioni in un incontro di Full Contact 4x2. Sempre più spesso
si notano incontri su questa per noi strana distanza… le 4 riprese. Superiori
alle 3 massime per i dilettanti… e inferiore alle 5 solitamente minime per i
professionisti. Credo sia dovuto alla preparazione degli atleti per il pugilato,
dove si combatte ormai da tempo proprio su questa distanza. Infatti i due non
hanno certo lesinato azioni pugilistiche… ma non solo. Ha ben impressionato
Puggioni per la sua carica aggressiva e determinatezza, sempre avanti alla
ricerca dello scontro duro e non solo di pugno… Dopo aver atterrato e fatto
contare per due volte il suo avversario con potenti colpi di pugno, lo ha
fermato definitivamente con un ottimo e preciso calcio girato al fegato.
K.O. al 2° round.
POLLICELLI-PEDANA: Ancora Full Contact tra
Alessandro Pollicelli e Lucio Pedana sulla distanza delle 5 riprese. Non si è
potuto vedere molto di questo confronto in quanto all’inizio della seconda
ripresa, Lucio Pedana accusava un forte dolore al braccio sx. In seguito ad un
colpo di calcio, si era riacutizzata l’infiammazione del gomito che dava forte
dolore sull’estensione e flessione dello stesso… Lucio abbandona e
Pollicelli vince l’incontro. (ABB)
VALERII-LENTINI:
Il primo incontro di Kick Boxing vede di fronte Ivan Valerii e Cristiano
Lentini sulla distanza delle 5 riprese. Buone tecniche ed ottime combinazioni da
parte di Valerii, ma un Lentini molto più potente ed esplosivo di pugno lo
atterra già nella prima ripresa. Stesso copione nella seguente, dove le azioni
di calcio portate da Ivan non sembrano impressionare Cristiano, il quale
continua imperterrito con la sua azione demolitrice di pugno, fino ad ottenere
la resa incondizionata di Valerii. (w per ABB)
DEMCHENKO-TOMASOVICH: Confronto internazionale tra
l’ukraino Serghiei Demchenko (che si allena e vive a Roma) ed il croato
Moreno Tomasovich (allenato da Zaja) nella specialità del Full Contact, sulla
distanza delle 5 riprese. Demchenko è conosciuto e temuto per la sua ottima
boxe, con quasi un centinaio di incontri all’attivo e disputati nel paese
dell’est europeo. Raramente non vince per ko!. Il croato non appare da meno…
e rispondendo colpo su colpo sembra essere il giusto avversario per farne un
incontro ai punti. Ma nel terzo round, con un formidabile quanto voluto e
ricercato, oltre che preciso montante al fegato, L’ukraino mette al tappeto il
croato e gli otto secondi concessigli dall’arbitro, non saranno sufficienti
alla sua ripresa. (KO Body)
PUNTONI-AVERSANO:
Confronto di Full Contact sulla distanza delle 5 riprese tra il romano Mauro
Aversano ed il pisano Gianluca Puntoni. Quest’ultimo alla prima esperienza
professionistica mostrava una ottima tecnica di calcio… niente male anche la
sua boxe… ma i suoi colpi mancavano della esplosività propria ed occorrente
al professionismo. Tutto il contrario Aversano, che inferiore nella tecnica di
calcio… mostrava un’esplosività sorprendente ed una indiscussa superiorità
pugilistica. Brutta strategia di Puntoni che, anziché tentare di mantenere la
distanza e disputare il confronto con i calci… accettava la sfida e scambiava
di boxe alla corta distanza. Puntualmente Aversano riusciva ad incrociare il suo
micidiale destro con quello di Puntoni… determinando un kd a ripresa! Il
confronto termina così, dopo che ognuno aveva mostrato la propria superiorità
nelle diverse distanze… al terzo kd giunto alla terza ripresa. L’arbitro
centrale interrompe il match e decreta la vittoria del bravo Mauro Aversano. (RSC)
KAOPONG
LEK-KABDOURI: Finalmente l’incontro che sembrava dover essere il clou
della serata: Kaopong Lek (portato da Gotti) opposto al francese Kabdouri
(portato da Le Borgne) Negli spettacoli dei fratelli Liberati è una
consuetudine collocare il match più importante all’inizio della seconda metà
di serata (come in Tailandia) Ma tuttavia, questa volta l’avversario procurato
da Le Borgne non appariva all’altezza del compito e dopo averlo
atterrato due volte… dopo aver mostrato mirabili ed inusuali quanto
spettacolari tecniche di Muay Thai (ginocchiate in volo e gomitate saltate
discendenti) Kaopong
Lek mette fine all’agonia del francese con una poderosa ginocchiata al corpo
nel terzo round, che spedisce il coraggioso Kabdouri al tappeto per il conteggio
finale e senza gravi danni fisici! La superiorità di questi campioni tailandesi
è sorprendente… non solo possono scegliere a che punto chiudere il match…
ma anche se è il caso di fare più o meno male all’avversario. Secondo me
dipende dalla stima che questo riesce a guadagnarsi sul ring precedentemente!
MASTRODDI-FRANZOLIN: Match seguente tra il romano Gabriele
Mastroddi (Liberati Team) ed il padovano Franzolin (allievo del maestro Bezzon )
Entrambi oltre i 100 kg.(ben distribuiti!) combattono con regolamento K1 per 5
riprese. Fin dalle prime battute si nota la superiorità tecnica del romano, ma
i violenti scambi di colpi da entrambe le parti, ricordano che il risultato
possibile è sempre incerto. Tuttavia una maggior precisione di Mastroddi riesce
a far contare il padovano al 2° round. Nonostante l’atterramento, Franzolin
rimane molto pericoloso e solo nel 4° round Mastroddi riesce con potenti low
kick a fermare le velleità di vittoria del bravo Franzolin che si arrenderà.
(KO body)
MASTROROCCO-ROSSINI:
Penultimo incontro tra Marco Mastrorocco (Forti team) ed il romano Rossini
Paolo. Confronto di Kick Boxing 5x2. Il folto pubblico intervenuto a sostenere
rumorosamente il proprio beniamino, fa di questo incontro il “vero”
clou “ufficioso” della serata. Rossini è un bravo e valido atleta, oltre
che insegnante e formatore a propria volta di buoni atleti… non più
giovanissimo (per questo sport, oltre i 35 credo) disputa però ottimi incontri
pieni di pregiate ed esplosive tecniche. Il pubblico che lo segue fedelmente ne
è solo la conferma! Marco Mastrorocco
pratica la Thai e le regole della Kick gli vanno un po’ strette… ma è
giovanissimo, integro e pieno di risorse. Un avvio emozionante, dato che
Mastrorocco parte molto prudentemente ed il romano a spron battuto con un ritmo
incalzante e determinato. Un ottimo e velocissimo, quanto preciso uno-due
pugilistico mandano il pisano al tappeto… prontamente si rialza e riesce a
terminare la ripresa. Secondo round con Rossini all’attacco in vista
dell’obiettivo finale vicino… ma la troppa sicurezza lo tradisce e la
giovane età dell’avversario lo ha fatto recuperare pienamente… è il romano
questa volta ad essere contato e per mezzo di una tecnica simile. Nel terzo
round Paolo non demorde e notata la sua superiorità e predilezione per la boxe
continua a cercare l’avversario incitato dalla folla. Questo
risponde con ottime tecniche di calcio, ma che non sembrano affievolire la
combattività ed il valore del romano che purtroppo, incappa nuovamente nello
stesso errore di valutazione… è di nuovo contato dall’arbitro centrale. Il
quarto round vede una strategia diversa dei due che si scambiano potenti low
kick nell’intento di demolire le resistenze e veemenze altrui… ma in queste
tecniche Mastrorocco sembra avere la meglio. Nell’ultimo round quindi Rossini
sembra riprendere la strategia precedente, anche per cercare di rimontare nel
punteggio che ora forse, lo vede leggermente in svantaggio. Ma
i due conteggi precedenti evidentemente lo hanno lasciato meno lucido e
l’affaticamento meno pronto… e puntuale arriva il terzo conteggio a causa di
tecniche di braccia! Rossini vacilla vistosamente… all’otto dell’arbitro
è in piedi… ma appoggiato alle corde e con pupille oltremodo dilatate….
Giustamente l’arbitro centrale interrompe il confronto e chiama il medico che
gli darà ragione. (RSC) Malumore comprensibile del pubblico… e valorosa
indole di Paolo a voler continuare, quanto la giusta comprensione dell’angolo
all’impossibilità di ciò! A freddo poi, il bravo Rossini comprenderà e
avallerà la decisione presa… non facendo altro che confermare il suo valore
di campione… vero!
MANZONI-TOPA:
Ultimo incontro della serata (secondo me molto interessante) tra il
campione del mondo, il romano Topa (non più giovanissimo) contro lo sconosciuto
al grande pubblico, ma emergente e bravissimo, oltre che giovanissimo Manzoni.
Vincitore per la seconda volta consecutiva della coppa del mondo WAKO di Full
Contact, ottimo prima serie di pugilato… un avversario sconosciuto, emergente
e pericolosissimo da incontrare. In effetti poi i 5 round si sono potuti
disputare tutti e gli appassionati presenti li hanno gustati con particolare
enfasi partecipativa. Un Manzoni sempre più fresco e mobile, ha dato molto filo
da torcere al bravo romano che ,solo grazie all’enorme esperienza e dopo
alterne vicende, riesce a portare il match fino alla fine. Verdetto Pari (N) per
questo incontro che trova un po’ scontento Manzoni, ma che da gran signore
qual è… non proferisce parola alcuna!
In effetti forse potrebbe aver ragione… e non per
togliere alcun merito al bravo Topa. Entrambi per la loro bravura e preparazione
mostrata, oltre a correttezza e sportività, avrebbero meritato di essere
i vincitori… ed in effetti… è quanto è accaduto!
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