LA PRIMA VOLTA DELL'OPEN
Marco Bertoletti, animatore delle fortune del CSKB, apre la stagione italiana
con una buona gara cui tuttavia è mancata solo una più ...massiccia
partecipazione.
Bagnatica,
ad un pugno di chilometri da Bergamo, ha ospitato la 1^ edizione dell' ITALIAN
OPEN INTERNATIONAL, nel locale Palasport intitolato a Flavio Galessi, il grande
campione di full contact scomparso prematuramente alcuni anni or sono. L'
organizzazione è dell' Associazione Sportiva C.S.K.B. di Trescore Balneario
(BG), una Società molto attiva nella pratica e nella promozione della kick
boxing che, contando su una numerosa e solida base di atleti, può avventurarsi
in imprese che possono apparire fuori portata.
I NUMERI. Nei due giorni di gara i 354 iscritti fra semi e light contact, non
rappresentano un risultato da sogno, nè tanto meno permettono di riportare il
bilancio di un' organizzazione tanto onerosa in pareggio, ma vanno letti con
serenità ed obbiettività di giudizio. La prima uscita di un torneo
internazionale, storicamente paga il pedaggio del debutto. In passato,
manifestazioni poi divenute classiche nel calendario federale, hanno avuto
esordi anche più difficili, ma se alla lunga la qualità paga, il
riconoscimento unanime per un allestimento che nulla ha lasciato al caso, ci
spinge a riprovarci, ripensando magari alla collocazione della data. Se le
società lombarde hanno risposto in massa e dall' estero sono comunque arivati
una cinquantina di atleti da Svizzera, Gran Bretagna, Slovenia, Ungheria e
Croazia, sono un po' mancate le adesioni dal resto d' Italia, con iscrizioni a
macchia di leopardo, anche se la presenza di parecchi atleti di primo piano, ha
fatto salire notevolmente il tasso tecnico.
1° GIORNO.
Il Sabato era dedicato al semi contact, individuale ed open e scorrendo i
tabelloni di gara, risaltano immediatamente alcune categorie di assoluto valore
internazionale; su tutte la cat. -69 kg con Gregorio Di Leo (campione del
mondo), lo svizzero Christian Boujibar (vice-campione del mondo), l' inglese
Jacey Cashman (campione d' Europa) ed alcuni outsider di assoluto valore come l'
ungherese Attila Olsz, Fabrizio Gaverini e il giovane Simone Concu. In finale Di
Leo confermava la sua supremazia aggiudicandosi l' incontro con un netto 12-3 ai
danni di Olsz. Anche la cat. -63 kg, metteva in vetrina un fresco campione del
mondo, Roberto Belotti del C.S.K.B., che in casa non delude mai ed in una
spettacolare finale regolava 8-5 il britannico Cashman (iscritto in 2
categorie). Nelle altre categorie, da segnalare le vittorie di Domenico De
Marco, Andrea Ongaro e lo svizzero Michel Descian, tutti reduci da Parigi.
Puntuale con la vittoria anche Luisa Lico, che dominava come suo solito la cat.
-60 kg.Chiudevano la giornata i tornei open maschile e femminile. 10 le donne
iscritte e su tutte la solita Lico che si aggiudicava i 500 Euro messi in palio,
secondo posto e 100 Euro di "consolazione" per la veneta Monica
Compagno. I 32 uomini davano vita ad un torneo che catturava l' attenzione del
pubblico con sfide avvincenti. In semifinale Di Leo e Belotti cedevano il passo
rispettivamente allo svizzero Descian e al veneto Nordio che disputavano la
finale più spettacolare della giornata, con continui ribaltamenti di punteggio
ed un finale thriller, dopo il pareggio nelle due riprese previste e la vittoria
di misura di Marco Nordio nel minuto supplementare. Per il vincitore ed 800
Euro, per Descian, comunque, 200 Euro. Tra le curiosità della giornata, l'
esordio nel semi contact dell' affermato campione di Low Kick Michele Iezzi di
Livorno, con una fiammante cintura arancione annodata in vita, vinceva la cat.
esordienti -65 kg.
2°
GIORNO. La domenica prevedeva il semi speranze, il torneo a squadre ed il
light contact. Lo spettacolo offerto da bambini e bambine croati e ungheresi è
ancora negli occhi di tutti noi e soprattutto i primi hanno saputo deliziare la
platea con padronanza delle tecniche e senso tattico da
consumati veterani. Le categorie speranze sono state vinte e dominate tutte da
queste due nazioni. Il light contact, con meno stranieri in lizza, vedeva
comunque sui quadrati diversi titolari di "maglia azzurra". La
categoria più numerosa (-69 kg con 21 iscritti), dava vita ad una finale tirata
nella quale il promettente Simone Concu di Cuneo prevaleva sull' esperto Egidio
Carsana (K.B. Bergamo). Tra le donne, in evidenza le nazionali Alessia Gaietto,
Barbara Plazzoli, Chiara Mandelli e Pierina Guerreri, vincitrici nelle
rispettive categorie. Gli organizzatori, di comune accordo con Flavio Brivio,
che ha coordinato nei due giorni, arbitri, organizzazione dei tabelloni di gara
e operazioni di peso, decidevano di disputare la gara a squadre come clou
finale, anche in considerazione dell' esiguo numero di squadre iscritte (solo
6). Questo tipo di gara, risulta sempre molto coinvolgente per atleti e pubblico
ed è un peccato che l' adesione sia stata così scarsa, nonostante il fato che
i vincitori (3 uomini per team) si spartivano un montepremi di 800 Euro con 300
Euro per i secondi classificati. L' accesa finale, vedeva prevalere di misura il
Melting Pot Team (De Marco, Pozzati, Ongaro) su C.S.K.B. Team 1 (Lazzaroni,
Gaverini e Concu in sostituzione dell' infortunato Belotti). Una commovente
cerimonia di premiazione, vedeva Donatella Galessi, figlia di Flavio, consegnare
ai vincitori il bellissimo trofeo a lui dedicato, mentre
tutti, atleti arbitri e spettatori, si stringevano in un lungo applauso in
ricordo del campione. Alle 18 (come il giorno precedente) lo staff era già al
lavoro per restituire la palestra ai gestori con il pensiero puntato alla 2^
edizione.
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