LA
MUAY THAI A TRIESTE
LA CITTA’ DI TRIESTE SI PONE ANCORA UNA VOLTA AL PRIMO POSTO PER L’ALTISONANZA
DEI NOMI IN ESSA CONFLUITI, IN UNA ENNESIMA PROMOZIONE DI ALESSANDRO GOTTI
DI: ROBERTO FRAGALE
Ancora un appuntamento con la Muay Thai a Trieste al
quale non potevamo rinunciare. Il cartellone era assai ghiotto e alla ormai
consueta presenza di Kaopong Lek si aggiungeva l’esordio italiano del
tailandese Sak Monkol, ormai una vera leggenda della Muay Tai in Thailandia,
tanto che non erano in pochi a pensare increduli, che non ci sarebbe stato.
Tuttavia sono stati molti gli appassionati che sono giunti da ogni parte con la
speranza di poterlo vedere all’opera.. Ma non finiva qua, avevamo anche la
presenza dell’imbattuto Giorgio Petrosian, del triestino Franco Lazzaro al suo
esordio nella Muay Thai professionistica e del rientro del campionissimo Matteo
Sciacca, che tante battaglie vittoriose aveva condotto e vinto proprio nella
città triestina. Non mi soffermo a parlarvi della perfetta organizzazione alla
quale ormai Gotti ci ha abituato, in quanto questa e’ divenuta consueta
routine dei suoi spettacoli, grazie soprattutto al lavoro di Barbara
Zorzin che gli cura l’organizzazione di tutte le edizioni.
Si
parte con un primo incontro tra il triestino Baldi (Lyons gGm) ad il viareggino
Pelago (Perfect Gym ) incontro dagli scarsi contenuti tecnici che vedeva il
toscano ricercare per lo più la distanza pugilistica ed in cui, in un paio di
occasioni metteva in seria difficoltà l’atleta di casa. Ma che con il calare
energetico si vedeva poi costretto ad incassare un paio di middele kicks precisi
e potenti che hanno marcato l’inizio del suo declino. Contato nella seconda
ripresa per ben due volte e senza ormai più fiato, il viareggino subiva poi il
lavoro di ginocchia nel clinch. La terza ripresa lo vedeva in seria
difficoltà per esaurimento fisico ed il preannunciato ko arriva puntuale
prima del suo scadere. Baldi vince per KO su Pelago alla 3°ripresa.
Il proseguo vedeva impegnato un altro atleta di casa e
molto conosciuto dal pubblico triestino che lo acclamava al suo rientro sul ring
cittadino. Franco Lazzaro (che ultimamente si allena da Rizzoli a Livorno) da un
po’ di tempo non combatteva nella sua città ed un incidente al naso
ultimamente occorsogli lo aveva tenuto distante dall’ambiente e aveva fatto
temere ad una sua rinuncia all’appuntamento. Solitamente Lazzaro combatte di
kick boxing, ma da un po’ di tempo si allena nella muay thai alla Gladiatorum
di Gorizia. Il suo avversario, il barese Romita pratica invece da sempre
la muay thai e fin dalle prime riprese ha fatto notare la sua netta superiorità
tecnica. A
niente e’ valso il tentativo di Franco, di spostare l’incontro ad una
distanza a lui più congeniale perche’ più alto di lui e con un maggiore
allungo pugilistico, l’avversario lo anticipava continuamente. Nella seconda
ripresa faceva contare il triestino per ben due volte e la sua fine sembrava
vicinissima. Pronta la reazione del coraggioso Lazzaro che riesce a resistere
nel round seguente ad un tentativo di Romita a chiudere il match prima del
limite e persino ad aggiudicarsi a mio avviso la ripresa. Ma ormai aveva speso
troppo e le ultime due riprese lo vedono subire nettamente la superiorità
dell’avversario che tuttavia non riesce a chiudere prima del limite. Vince ai
punti Romita su Lazzaro che delude le aspettative dei suoi sostenitori.
Il terzo incontro vedeva un altro atleta triestino
Alessandro Acquavita scontrarsi con l’ atleta croato Kusmich.
L’italiano è dotato di una boxe lineare, semplice ma efficace e l’incontro
e’ partito subito a ritmo serrato ed asfissiante. Un primo conteggio nel primo
round fa subito notare questa peculiarità all’atleta straniero che cerca di
rimontare esponendosi ancora di più ma riuscendo a terminare la ripresa. Nella
seguente cerca di spostare il match ad una distanza maggiore ma Acquavita non
gli permette di dirigere le danze e con un latro preciso diretto destro al
fegato mette definitivamente al tappeto il croato. Vince Acquavita per KO al 2°
round.
Incontro
tutto straniero tra il croato Berizov e lo sloveno Vakopich. Incontro abbastanza
tecnico e disputato quasi tutto alla media e lunga distanza in una sorta di kick
boxing con l’uso di qualche ginocchiata. Andamento con alterne vicende
favorevoli ad entrambi e conclusione ai punti alla fine delle 5 riprese
previste. Vince Berizov su Vakopich ai punti.
Atteso l’incontro di un altro atleta conosciutissimo dal
pubblico triestino, Giorgio Petrosian opposto a Zarbo Jonatan della Pro-Fighting
di Imola allenato dal maestro Matteo Valentini. Giorgio Petrosian e’ un
giovane atleta dotato di tecnica impeccabile e colpi potenti, vanta solo
vittorie ed ultimamente ha creato problemi per trovare avversari che potessero
persino impensierirlo. Questa volta ci provava l’imolese Jonatan Zarbo. Questo
e’ sembrato all’altezza del compito finchè la resistenza lo ha sorretto e
specialmente nelle fasi di clinch è riuscito a mettere in seria difficoltà il
bravo Petrosian che per uscire dalle sue prese ha rischiato diverse volte di
subire ginocchiate al viso che avrebbero sicuramente compromesso l’incontro.
Ma questa era l’unica distanza a cui l’imolese sembrava primeggiare e nel
corso della seconda ripresa un preciso middlekick al fegato lo obbligava a
subire un conteggio da parte dell’arbitro centrale. Altro
conteggio nella ripresa seguente, dove Jonatan risultava ancora superiore nel
clinch ma le ormai scarse e residue energie non gli consentono di potersene
avvantaggiare. Una ripresa tutta in salita per Zarbo che però è obbligato a
fermarsi prima della fine del tempo stabilito per un potente low kick subito.
Vince per KO alla 3° ripresa Giorgio Petrosian su Zarbo Jonatan.
Un atteso e gradito rientro sul ring di Trieste, vedeva
protagonista il siciliano Matteo Sciacca . Lo sfortunato atleta, protagonista di
molte battaglie in questa città proveniva da un lungo periodo di assenza
forzata dovuta ad una brutta frattura alla mano destra occorsagli nel suo ultimo
macth disputato a Taormina con il francese Tancray ed a cui aveva dovuto cedere
la cintura di campione del mondo. Un impegno di “rodaggio” questo che doveva
servire a vagliare le sue potenzialità in attesa di ben più importanti
incontri futuri. L’avversario scelto per lui, il croato Povarech ha dovuto
subire fin dallo scoccare del primo gong i suoi potenti assalti pugilistici. Il
siciliano faceva di questa peculiarità la sua forza ma alle bellissime e
potenti azioni pugilistiche non seguivano le combinazioni di calcio o ginocchia.
Il croato ha dovuto fare molta attenzione a non lasciarsi toccare da Matteo e
seppur subendo le sue terribili “bordate” rispondeva con forti low kicks in
uscita. Primo
round nettamente a favore di Sciacca pur utilizzando pochissimo gli arti
inferiori. Nel round seguente il siciliano non cambia la strategia ma i suoi
potentissimi colpi trovano sempre l’avversario ben coperto e che risponde
continuamente con forti calci bassi…e le energie di Matteo cominciano a
calare. Nel corso di questa ripresa, a causa di un ennesimo low kick,
Sciacca viene contato dal direttore di gara ed il croato aumenta la sua
determinazione ed autostima. Nel proseguo dell’incontro non ci sono
cambiamenti significativi ed un ennesimo low kick ferma definitivamente l’ex
campione. Sciacca è stato un atleta di ottimo valore e sicuramente può tornare
ad esserlo, ma al momento ci sembra che la lunga lontananza dal ring gli abbia
giocato un brutto tiro. Inoltre la sua testardaggine a lavorare quasi
esclusivamente di boxe, siamo sicuri gli abbia tolto molte eventuali potenzialità.
Forse una preparazione sbagliata ed una forte emozione per il suo rientro gli è
valsa la prova deludente resa. In verità il suo ci e’ sembrato più un
abbandono per la sua deludente prestazione che altro… ma il verdetto è: vince
per ko al 2° round Povarech su Sciacca.
Il penultimo incontro vede l’entrata in scena del primo
tailandese, ormai di casa a Trieste date le sue numerose apparizioni, Kaopong
lek contro il belga Varderbengher. Fin dalle prime battute appare chiaro
l’epilogo del confronto. Il Belga non è assolutamente all’altezza
dell’avversario e solo la tecnica e l’esperienza del tailandese può dare
all’incontro un parvenza di spettacolarità. Nel corso del primo round infatti
una bellissima “gomitata girata” lo fa acclamare dal pubblico che
addirittura Kaopong Lek saluta nel corso della tecnica stessa. Ma nel proseguo
della seconda ripresa comincia a fare sul serio e con una serie pugilistica
infligge il primo conteggio al Belga. Nell’azione seguente un altro destro
dritto manda definitivamente al tappeto Vanderbengher per il conteggio finale di
un deludente incontro. Vince Kaopong lek per KO al 2° round su Vanderbengher.
Ultimamente il tailandese ha creato problemi al promoter triestino per la
difficoltà di trovare avversari degni della sua esperienza e potenza. Il
prossimo appuntamento lo vedrà opposto il 22 novembre a Pordenone, questa volta
ad un italiano: Cristian Daghio, che vive a combatte in Thailandia con il
nome di “Crischiai”. La speranza e la ferma convinzione di tutti è che
possa essere un bellissimo confronto con possibili e potenziali colpi di scena.
Staremo a vedere quello che accadrà e naturalmente come sempre, saremo pronti a
darvene notizie particolareggiate.
Sull’ultimo incontro erano a questo punto affidate
tutte le aspettative del pubblico e non sembra si siano fatte attendere molto o
abbiano lesinato a farsi notare. Era di scena infatti il grande Sak Monkol,
conosciutissimo dagli apassionati di muay thai in tutto il mondo. Distante dal
ring per più di due anni, a causa di un infortunio occorsogli nel suo ultimo
combattimento in Thailandia con Ubeda, dove con una spalla lussata, in una
edizione del “compleanno del Re”, non solo ha continuato l’incontro ma lo
ha anche vinto per ko con un bellissimo middel kick fratturandogli
l’avambraccio. Si trattava solo di vedere se il suo avversario sarebbe stato
all’altezza del compito affidatogli.
Faarid Villaume è il suo nome (francese di adozione) che
sicuramente gli appassionati conosceranno per i frequenti incontri disputati con
i thai sia nelle serate parigine che in occasioni Tailandesi. Personalmente lo
avevo conosciuto a Torino in una serata organizzata da Carlo Barbuto e mi aveva
piacevolmente impressionato per la sua mirabile tecnica e alta classe mostrata,
lo spettacolo era sicuramente assicurato. Infatti fin dalle prime battute si è
fatto notare per quanto sopradetto e risponde colpo su colpo al campione thai
senza un minimo di timore riverenziale pur rimanendo sempre corretto e sportivo
nel comportamento. In ogni ripresa si e’ potuto ammirare da ambo le parti la
preparazione dei perfetti automatismi che ci hanno lasciato piacevolmente
sorpresi per l’equivalenza degli stessi. Pur tuttavia, a mio modesto parere,
il thai ha sempre mostrato qualcosa in più dell’avversario. Piccole cose,
maggior potenza, migliori azioni ecc. che in ultimo avrebbero dovuto secondo me,
fare la differenza.
Di
avviso diverso sono stati i tre giudici (ma l’incontro era molto equilibrato e
di difficile interpretazione quindi il suo giudizio) che hanno assegnato la
vittoria al pur bravissimo transalpino. Piacevolmente sorpresi per l’esito i
suoi secondi e un po’ delusi quelli del thai, che davano per scontato il pur
risicato vantaggio. Villaume Faarid vince ai punti su Sak Monkol.
Ottimo e maturo comportamento del promoter Alessandro
Gotti, che accetta di buon grado il verdetto dei giudici precedentemente
accettati ed ingaggiati da lui stesso per l’evento. Sarà lui stesso infatti
che salirà sul ring per cingere la vita del francese con la cintura di campione
del mondo M.T.A. messa in palio per l’occasione e per complimentarsi con lui
per lo spettacolare incontro sostenuto.
Non ci resta che prepararci a gustarci l’ennesima
riunione di muay thai in programma per il 22 novembre a Pordenone dove saranno
di scena atleti del calibro di Petrosian, Tancray, Kaopong Lek e per la prima
volta di Cristian Daghio dopo i suoi successi thailandesi. Un appuntamento
sicuramente da non perdere per tutti i veri appassionati di Muay Thai.
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