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I Campionati del Mediterraneo WAKO in GreciaQUASI UN EN PLEIN! 8 atleti, 7 ori e 1 argento ( che poteva essere un altro oro) : questo l’impeccabile ruolino di marcia di una selezione degli azzurri ai recenti Mediterranei di Evia Island. Azzurri che hanno vinto ...divertendosi. (www.fikb.it)
Di: Ennio Falsoni“Credo che il successo sia venuto soprattutto
perché i nostri atleti hanno gareggiato nella migliore condizione psicologica
possibile, ossia in completa scioltezza e rilassamento” – questa , in
sintesi, la dichiarazione rilasciatami dai tecnici Giorgio Perreca, Mauro
Samperi e Gianfranco Rizzi (al seguito del drappello di atleti che
Sempre al centro del ring, sempre in avanti, Tatiana ha dettato i ritmi dell’incontro sin dall’avvio. La bulgara era brava nei colpi dritti, soprattutto azionava a stantuffo e molto bene, il diretto sinistro. Ma Tatiana, con continui movimenti del tronco, riusciva a mandarla puntualmente a vuoto e a rientrare. L’unico appunto, per così dire, è che forse ha insistito troppo sul piano del pugilato puro, tanto che questa è stata la scusante che i giudici hanno poi tirato fuori per giustificare la loro scelta. Un piccolo neo, insomma, in una prova collettiva dei nostri atleti davvero impeccabile! Chi ha gareggiato in qualunque sport, sa – a proprie spese – che quando si corre o si lancia, o si combatte su di un ring o di un tatami, deve cercare di essere estremamente rilassato dal punto di vista muscolare, quanto vigile e presente psicologicamente. Combattere in maniera “contratta”, porta a un grande dispendio di energie, a minor velocità d’esecuzione e quindi a minor potenza. E’ chiaro che combattere in scioltezza, non ti porta alla vittoria se il tutto non è sostenuto da grande padronanza della tecnica. Ma gli azzurri che avevamo mandato in Grecia erano certamente tra i migliori a nostra disposizione nelle rispettive specialità. Avevamo scelto, per quanto riguarda il Semi Contact, i componenti della squadra che alla Coppa del Mondo di Piacenza avevano messo in riga, ancora una volta, tutti, ossia Luisa Lico(60 chili) di Pizzo Calabro; Gregorio Di Leo (69)di Palermo; Neri Stella (79) di Napoli e Gianluca Guzzon (+94) di Piacenza. Nel Full Contact, abbiamo puntato sull’emergente romana di origini sarde Rita De Angelis (48), del team Perreca; Tatiana Rinaldi (52) , già azzurra ai Mondiali di Parigi; Alessandro Spinelli (81) della Sphynx Gym di Roma e infine Salvatore Abate (81) , già bronzo ai Mondiali Wako di Yalta, nella Thai/kickboxing.
Pochi atleti, ma estremamente qualificati nelle
rispettive specialità che, ero certo, avrebbero saputo tenere alto l’onore
patrio. E così è stato. I Campionati del Mediterraneo sono una manifestazione
importante nell’ambito del CIO. Noi , sin da quando non avevamo alcun
riconoscimento ufficiale , li avevamo organizzati per primi a Palermo nel 1986
con 4/5 squadre di atleti di full contact ( ricordo una felice edizione dove,
insieme ai nostri Perreca e Liberati), gareggiavano tra gli stranieri atleti del
calibro di Rocky Benacef e Olivier Payet oppure José Vicengte Eguzquiza, tanto
per citare i più noti. Purtroppo, per i sempiterni motivi economici, non sempre
è stato possibile organizzarli con continuità. Tuttavia ora ci riproveremo,
perché nel bacino del Mediterraneo ci sono alcuni dei più formidabili paesi in
fatto di Kick Boxing al mondo. Basti pensare a serbi e croati, ai marocchini, ai
francesi, agli spagnoli o agli italiani. Grandi nazioni e grandi tradizioni nel
nostro sport. Il posto prescelto dalla Federazione Greca di Kick Boxing (POK) è
stata l’isola di Evia, a circa
Bravissimo Gregorio Di Leo, detto “Grillo”, un
nome una garanzia. Il simpatico palermitano è velocissimo negli spostamenti,
soprattutto in avanti (di qui, forse il soprannome). Salta proprio come un
grillo, balza sugli avversari con un grande impeto e velocità, in più ha un
tempo eccezionale (e se n’è accorto pure il campionissimo greco Nick Memos,
da lui battuto in apertura di una specialissima gara a squadre in cui abbiamo
messo sotto
Neri Stella invece se l’è vista in finale con lo svizzero Michel Decian (i Mediterranei erano “aperti” anche ad altre nazioni ovviamente) da lui già battuto in passato già 4 volte e non ha avuto soverchie difficoltà ad imporsi anche qui. Infine Gianluca Guzzon, nonostante abbia messo su 5 chili dalla Coppa del Mondo di Piacenza, ha dominato tra i supermassimi ( 8 gli iscritti), dove in finale ha vinto contro il greco di turno, tal Ioannis Mihalos.
Nel full contact, detto di Tatiana Rinaldi, abbiamo presentato la giovanissima Rita De Angelis e Alessandro Spinelli, entrambi allievi di Giorgio Perreca. Rita viene da una serie impressionante di successi nel light, nel full e nella low-kick (il titolo italiano di kick vinto contro la milanese Imbrogno a Como e la vittoria nella Coppa del Mondo di Piacenza nel Full Contact sono i suoi due ultimi migliori risultati), e non ha mancato di centrare anche l’oro ai Mediterranei. Al limite di 48 chili, con la grinta che ormai tutti le riconosciamo, ha messo sotto la bulgara Vania Gusitska, una moretta agile e astuta, ma che si è dovuta inchinare contro la romana. Spinelli, dopo aver abbattuto il greco Tatzidis in semifinale ( avendolo anche atterrato con un poderoso destro), si è trovato a fronteggiare in finale il solido estone Perk Hannes, accreditato di ottima impostazione pugilistica e mascella squadrata che non lasciava presagire nulla di buono. Bravo è stato Alessandro a non cercare mai lo scambio alla corta distanza, a fraseggiare con calci circolari e serie di diretti, a girargli intorno e a pescarlo in diverse occasioni d’incontro. Senza subire mai l’iniziativa dell’avversario, ha portato a casa una bella vittoria in una categoria, quella degli 81 chili, che presenta sempre atleti tosti.
E, sempre in questa categoria, ma nella Thai/kickboxing,
è sceso in lizza l’ultimo azzurro di questa pattuglia. Da Catania, seguito
all’angolo dal suo maestro Mauro Samperi, Salvatore Abate, già bronzo a Yalta,
ha incontrato in finale il greco Stefanos Louros, un low-kicker puro molto
valido, sia di gambe che di pugno, ma che evidentemente non aveva molta
dimestichezza nel clinch e nell’uso delle ginocchia. Salvatore è stato
bravissimo a neutralizzare tutti gli attacchi dell’avversario, assai
pericolosi, e una volta che riusciva a portarlo in clinch, aveva sempre la
meglio, riuscendo a tempestarlo di colpi di ginocchio. Alla fine
dell’incontro, sempre sostenuto dal tifo della nostra truppa, ha meritatamente
vinto e per giudizio unanime.
Un vero trionfo dunque per i nostri colori, per un gruppo di atleti che si sono stati bene insieme, e che hanno vissuto l’esperienza greca come una competizione dove non c’era l’assillo vero della vittoria, ma che, proprio per questo, è venuta con pieno merito. Per la soddisfazione e la gioia di noi tutti. Per altre informazioni: www.wako-fikeda.it o www.fikb.it |