17° CAMPIONATI EUROPEI W.A.K.O.
DI JESOLO
DI: Roberto
Fragale
In principio era prevista la suddivisione (essendosele
aggiudicate dopo l’ annuale consulta mondiale) nello svolgimento dei
campionati in: semi contact, light contact, low kick e forme musicali, in Grecia
ad ottobre… ed il campionato di: full contact, thai kickboxing e
aero-kickboxing in Ungheria a novembre, ma viste le crescenti difficoltà
incontrate dai comitati organizzatori di questi paesi nell’adeguarsi agli
standards richiesti dalla W.A.K.O., si è preferito agire diversamente.
E’ stata quindi questa, un’edizione tutta in
“emergenza” e gestita essenzialmente dalla italiana F.I.K.e D.A. che, come raccolta una sfida, si è accollata l’onere di
organizzare in breve tempo il 17° campionato europeo W.A.K.O. di tutte le
specialità del settore Kick Boxing da essa promosse, gestite e regolamentate
nel nostro Paese: semi contact, light contact, full contact, low kick, forme
musicali, la nuova aero-kick boxing e naturalmente la Thai Kick-boxing di cui
parleremo. La scelta del luogo non è stata casuale, Jesolo aveva ospitato altre
edizioni di campionati W.A.K.O. e si era mostrata sempre all’altezza nelle
richieste alberghiere e l’enorme centro congressi appositamente affittato per
lo svolgimento dei campionati è stato in grado di soddisfare qualunque
richiesta per spogliatoi e spazi adibiti al pre-riscaldamento, defaticamento e
concentrazione.
Adeguati e consoni spazi per le ditte sponsorizzatrici
dell’evento con cartelloni e grandi “stands”
per la loro promozione e diffusione. I due bar interni hanno funzionato
ininterrottamente per rendere più confortevole la quotidiana presenza di tutte
le squadre ed accompagnatori intervenuti. Jesolo è una ridente località
turistica che ben rappresenta il nostro Paese al mondo intero. Jesolo lido (dove
si è svolto il campionato) non è molto grande… si estende su una
striscia costiera di pochi chilometri, ben curata nell’arredo urbano, con
aiuole sempre in fiore, fontane e
giochi d’acqua nelle piazze, costantemente pulita e con una architettura
urbana appositamente studiata per la frequentazione turistica. Molti negozi,
sale giochi, pub, pizzerie e spaghetterie dove gestori e personale parlano
correttamente non solo l’inglese, ma senza alcun problema anche il francese,
spagnolo e tedesco. Gli hotel prenotati per le delegazioni nazionali (come la maggioranza di questi) tutti situati a poche decine di metri
dalla battigia e le belle giornate che il tempo ha concesso, hanno addirittura
spinto gli ospiti dei paesi più freddi a fare il bagno in mare ed in piscina,
dopo aver preso quei timidi ed ultimi raggi sole, presenti forse in onore dei
campionati. La vicinanza con Venezia (20 km) ha tentato ed allettato molti
ospiti ad una sua fugace visita per un ricordo indelebile di questa eccezionale
edizione. Come sopradetto, questa edizione speciale conteneva tutte le
discipline e quindi si è articolata, anziché sui consueti tre giorni, su
cinque giornate di gara (dal 22 al 27
novembre). Un'altra novità apportata da
questa edizione è quella del peso degli atleti che, anziché richiesto solo
all’inizio del campionato, veniva effettuato tutte le mattine come pure le
visite mediche. Il particolare momento politico ed economico che tutta
l’Europa vive, non ha certo aiutato il campionato, anzi sono parecchie le
squadre decimate o addirittura praticamente annullate (come
per esempio l’Ucraina) da problemi derivanti la crescente restrizione
nella concessione dei visti. Tuttavia
si sono presentati all’appello ben 39
paesi, per un totale di circa 700 atleti che si sono battuti per la
conquista dei titoli europei W.A.K.O. nella totalità delle sue specialità
sportive. La delegazione italiana F.I.K.e D.A. (tra atleti, ufficiali federali arbitri giudici ed altro personale) contava ben
105 persone… indispensabili per il buon esito della manifestazione, ma di cui la Federazione italiana ha giustamente dovuto e saputo accollarsi
le spese nei 5 giorni di permanenza a Jesolo. (Sembrerebbe
un atto dovuto… ma essendo l’unica al momento, mi sembra giusto almeno
riconoscergliene il merito) L’organizzazione F.I.K.e D.A. aveva approntato
per questo, ben tre ring per
gli sports a contatto pieno e quattro materassine per il semi e light contact, i
quali sono stati impegnati ininterrottamente dalle
10.00 del mattino alle 19.00 della sera per tutte le giornate di gara.
Per quanto riguarda la presenza di atleti nel settore della
Thai Boxing, dobbiamo fare però un discorso a parte. Lo spostamento dei
campionati europei di Muay Thai I.A.M.T.F. in Portogallo, l’emergenza W.A.K.O.
di cui abbiamo parlato ed in ultimo (come
se non bastasse) una frettolosa organizzazione di una coppa del mondo di
Muay Thai I.F.M.A. a Parigi…. hanno fatto sì che le date coincidessero! Sono
molti i paesi (soprattutto dell’est) che
militano in ognuna di queste sigle e quindi hanno dovuto optare una scelta o
presenziare in numero ridotto. Discorso a parte per la fortissima scuola
Bielorussa che, con tre squadre ben distinte, ha partecipato in numero
considerevole alle tre diverse manifestazioni sportive internazionali.
L’Italia ha partecipato con una rappresentativa in Portogallo di 5 atleti ed
una a Jesolo ridotta a soli tre elementi: Barvero
Paolo nei -60 kg.; Cappai
Ivo nei -67 kg.; e Borgomeo
Lorenzo nei -81 kg. Ed è dell’avventura jesolana dei tre alfieri
italiani che parleremo… rimandando alle classifiche finali per tutti gli altri
atleti presenti. Il sardo Cappai
Ivo (alla sua prima esperienza internazionale) è stato il primo ad
essere chiamato in causa. Purtroppo un sorteggio poco favorevole lo aveva messo
di fronte al forte bielorusso Shish Vasili, il favorito pronosticato della categoria! La poca esperienza del
pur generoso sardo e soprattutto la grande bravura dell’avversario, hanno
fatto sì che il confronto si concludesse a metà del secondo round con una
ginocchiata al viso dell’italiano che lo metteva definitivamente fuori
combattimento, fortunatamente senza gravi conseguenze. L’arbitro dopo averlo
regolarmente contato fino ad otto, chiedeva l’intervento del medico a causa
dell’abbondante fuoriuscita di sangue dal naso e questo ultimo consigliava
giustamente di interrompere l’impari confronto. Il bielorusso Shish Vasili proseguiva
così la sua corsa inarrestabile fino al successo europeo sbarazzandosi, prima
del pur bravo svedese Lundkvist Morgan ed in
finale dello yugoslavo Denic
Nebojsa, il quale aveva battuto l’ucraino Zaharchuk Serghey, dopo
che questo si era sbarazzato in poche battute del macedone Risteski Ile. Il secondo italiano:
Borgomeo
Lorenzo, chiamato a rappresentarci in finale contro lo yugoslavo Mario
Milosavljevic, coglieva il successo europeo. Imponendosi
sull’avversario con un buon lavoro equilibrato alla lunga distanza ma
nettamente superiore alla corta ed in clinch, da dove colpiva ripetutamente con
poderose ginocchiate, anche alla testa, il generoso e stoico yugoslavo che
accettava di buon grado (pur con tutti gli onori del caso) la netta sconfitta per tre a
zero. Il terzo italiano: Paolo
Barvero,ci lasciava dell’amaro in bocca… Arrivato a disputare la finale
con Tufercic Vanhidin, in rappresentanza della Bosnia Erzegovina, appariva subito
tecnicamente superiore per gli schemi di Thai Boxing alla media e corta
distanza. Il bravo Tufercic gli teneva testa solo alla lunga negli schemi di calcio-pugno. L’italiano anziché chiudere e obbligarlo
a combattere alla distanza più
congeniale, scambiava con lui alla lunga, giocando come il gatto col topo e
risultando di poco superiore anche in questa metodica (forse
volendolo sovrastare prima a questa distanza per poi finirlo alla corta). Ma
a metà del secondo round l’evento… su un suo contro-attacco di pugno, un
potente e sapiente high-kick d’incontro si abbatteva sulla mascella e collo,
facendolo crollare al tappeto in malo modo. Immediato l’intervento medico e
del personale di servizio (presente con
una squadra per ogni ring) pronta la sua ripresa e rimessa in piedi, ma
ormai i giochi erano fatti! Si accontenterà gioco-forza del secondo posto (con
la speranza che l’accaduto possa essergli servito di lezione).
RISULTATI DELLE FINALI :
KG. -57 SULEI MANOV (AZE)
|
su: SHIMANSKI SERGEI (BLR)
|
KG. -60 TUFERCIC VAHIDIN (BIH)
|
su: BARVERO PAOLO (ITA)
|
KG. -67 SHISH VASILI (BLR)
|
su: DENIC NEBOJSA (YUG)
|
KG. -71 OSTROUHOV KIRIL (BLR)
|
su: ZAIBAK IBRAHIM (PAL)
|
KG. -75 SHAKUTA DMITRI (BLR)
|
su: MALJKOVIC MILAN (YUG)
|
KG. -81 BORGOMEO LORENZO (ITA)
|
su: MILOSAVLJEVIC MARIO (YUG)
|
KG. -86 PAVLOVIC STANKO (YUG)
|
su: ZAIDAN MOHAMED (PAL)
|
KG. -91 TOLKACCEV IVAN (BLR)
|
su: MANSOUR HASAN (LEB)
|
KG. +91 VOZNOVICH EDUARD (BLR)
|
su: ROVIC MILAN (
|
MAC)
Per
ulteriori informazioni sui risultati
delle altre specialità:
www.wako-fikeda.it
Roberto Fragale
|