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Kickboxing

Fighter Night II

Ormai entrato a pieno regime nel nuovo ruolo di promoter e manager di ottimi atleti, Bruno Campiglia punta a divulgare questa disciplina in modo spettacolare, presentando serate con titoli sempre in palio, pochi incontri ma tutti di qualità attingendo da tutte le società agli atleti migliori che escono dai tornei federali. 

Di : F.I.KB

  

Avanti chi merita, questo il motto, e anche questo galà non ha deluso le aspettative con incontri equilibrati dove il risultato incerto fino alla fine ne ha decretato il successo. Quattro incontri, venticinque riprese al cardiopalma,due ore di spettacolo, due presentatrici avvenenti e professionali, ventimila watt di luce e duemila watt di suono con una “americana” ad illuminare il Ring posto al centro della piazza a due passi dal mare. Serata calda, ma ventilata e poco umida , ha favorito le prestazioni degli atleti a cui va il primo , immenso ringraziamento per essersi impegnati al massimo in un periodo in cui tutti sono in vacanza. Il clou della serata era rappresentato da ben due Titoli Professionisti WAKO PRO , un Europeo di Full Contact dei mediomassimi (kg.81) ed un Mondiale di Light Contact dei massimi-leggeri (kg.84 ). Incontro di apertura tra due atleti di Full al limite dei super-leggeri (kg. 63.500) entrambi scuderia A.S.C. ma di diversa casacca che hanno onorato lo spirito della serata; Scaglione Andrea e Porporino Fabrizio hanno spinto dall’inizio alla fine con tecniche spettacolari ed efficaci : giusto il verdetto a favore del primo seppur di misura.

 E subito via al primo clou : musica al massimo e via sette riprese di altissima tensione e qualità assoluta di tecnica ed astuzia tra l’idolo locale Lupoli Pietro (Campione Italiano Pro da più di otto anni e vincitore dello splendido trittico, quest’anno, Coppa Italia, Coppa del Presidente e Campionati Italiani) e l’ungherese Vojnic Tunic Vlatko, venuto a Roma preparato a puntino e pronto al colpaccio. Ciò non gli è riuscito solo perché l’allievo di Campiglia era all’occasione della vita e la grande preparazione unita ad una miglior scelta di tempo hanno fatto ,seppur di poco, la differenza. L’ungherese ha attaccato sino alla fine ma è sempre stato contrato dai colpi di sbarramento di Lupoli, sempre nitidi e precisi . Un urlo liberatorio suo e del suo maestro alla lettura del verdetto hanno suggellato questa impresa giunta a coronamento di una carriera da specialista sempre a grande livello.

Pochi minuti e incontro al fulmicotone tra due picchiatori, l’emergente Funari Daniele dell’ A.S.C. e l’esperto Pollicelli Maurizio della K.O. Avezzano del maestro Fidanza. Scambi duri da subito ed incontro equilibrato fino alla terza dove un gancio ben messo ha fermato il giovane Funari che non ha però demeritato dividendosi con il suo forte avversario Pollicelli, i numerosi applausi della platea, e la certezza di un futuro da campione quando egli troverà la strada della sofferenza e della costanza. L’ultimo splendido incontro, l’Europeo di Full dei medio-massimi, è stato effettuato dall’allievo di Massimo Liberati ( altro grandissimo degli anni novanta ed attuale D.T. di Full della FIKB ,e di suo fratello Paolo, entrambi già Campioni del Mondo), il russo Sergio Demchenko, che vive a Roma ed è assistito dai due da qualche anno,e l’altro ungherese,il quotato Denes Racz, venuto per vincere e con credenziali di tutto rispetto, terzo ai recenti mondiali e terzo anche del ranking mondiale. Ebbene, dieci riprese dove tecnica e potenza l’hanno fatta da padrone e la suspence fino alla fine ha letteralmente ammutolito la platea che ha ammirato uno dei più intensi match di Full di questi ultimi anni.

 Verdetto a favore del “nostro” e soddisfazione nel suo clan per aver messo in bacheca un titolo che scommettiamo non rimarrà isolato.Il secondo ringraziamento quindi al Comune di Pomezia che ha permesso tutto questo credendo al lavoro ormai ventennale del suo illustre rappresentante sportivo e della A.S.C. .Ma tutto questo ha anche un altro nome : la WAKO PRO del Presidente Falsoni, a cui và il ringraziamento diretto del suo rappresentante Bruno Campiglia, per il modo con cui si è impegnato per assistere l’organizzazione e per fornire gli atleti migliori rinunciando ad una parte delle sue vacanze con una presenza costante e certosina nel rappresentare una sigla, evidentemente ormai la migliore di tutte. Ad majora


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