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The birth day of the King

THE BIRTH DAY OF THE KING

CRONACA DI UNA APOCALITTICA EDIZIONE (DA DIMENTICARE), DEL PIU FAMOSO TORNEO DI MUAY THAI AL MONDO. DELUSIONE E COSTERNAZIONE DEI MOLTI “FARANG” PRESENTI, MOLTI DEI QUALI ACCORSI PER ACCLAMARE L’ITALIANO: CRISTIAN Crischiai DAGHIO.

 Di: Roberto Fragale

Grande era l’attesa del 5 dicembre quest’anno in Italia… infatti, per la prima volta un nostro atleta: Cristian Daghio (di cui tanto si è parlato ultimamente per il suo esordio vittorioso e strabiliante al Lumpinee di Bangkok) era tra i convocati per combattere al famoso torneo di Muay Thai in occasione del compleanno del re di Tailandia, che si tiene puntualmente in questa data.

Le imprese e le vittorie prima del limite dell’eroe italiano in Tailandia (dove vive e si allena) non solo avevano fatto il giro del mondo arrivando anche in Italia… ma avevano eccitato e stimolato il palato di uno dei più raffinati, conosciuti e potenti promoters della Tailandia: Mrs. Som Chai Ratanasuban, organizzatore di quello che è l’evento annuale più atteso da tutti gli appassionati tailandesi e non solo, di Muay Thai. A questo torneo infatti, sono chiamati a combattere solamente i più bravi, eclettici e spettacolari combattenti che durante l’anno hanno calcano i rings più famosi ed importanti del mondo. Grandissima in Tailandia era l’attesa e l’attenzione dei mass media alla preparazione dell’evento. Già molti giorni prima, sui maggiori quotidiani nazionali ed emittenti televisive, erano molte le indiscrezioni e pettegolezzi che facevano scorrere fiumi di inchiostro e nastri magnetici per la gioia dei milioni di appassionati nazionali. Quest’anno per l’Italia (come già detto)era un’edizione del tutto particolare e potendocela far raccontare in prima persona da Cristian per la stesura di questo articolo, ne potremo vivere in esclusiva tutti i retroscena ed in maniera insolita ( oltre che inedita ) vivendone tutti gli exploit che (come potrete leggere di seguito) possiamo affermare senza tema di smentita, non siano certo mancati.(Come potrete scoprire Crischiai non ha combattuto ed i risultati degli incontri sono ormai di dominio pubblico) Ma il fatto ancora più eccezionale (comprendendo Cristian ormai abbastanza bene il tailandese) è che potremo capire e conoscere come vivono e cosa pensano i massimi vertici ed esponenti tailandesi della ormai ineluttabile e inarrestabile diffusione e successo della loro arte, la Muay Thai, nel mondo intero. Ve la descriverò quindi, come in prima persona Cristian l’ha sinceramente esposta al sottoscritto, arrivato purtroppo pochi giorni dopo per portare un ennesimo gruppo di atleti italiani ad allenarsi nello stesso boxing camp dove lui si prepara per combattere ai massimi livelli:

La notizia sul giornale“Siamo stati convocati ben tre giorni prima con ognuno il proprio staff, presso l’hotel “Thirtteen Coins” (13 monete) di Bangkok, uno dei più lussuosi della capitale, per la consueta conferenza stampa. Erano presenti per l’occasione tutti i corrispondenti dei maggiori quotidiani e televisioni tailandesi e paesi limitrofi del sud est asiatico, otre naturalmente a quelli delle maggiori riviste specializzate di tutto il mondo. In rappresentanza del governo tailandese ha aperto i lavori il ministro onorevole Liptapanlob, con un discorso trasmesso in diretta nazionale. Tralasciando e risparmiandovi i convenevoli e rituali noiosi, quanto formalmente importanti e necessari in queste occasioni, il suo discorso ha tenuto a sottolineare quanto la Muay Thai rappresenti la cultura e tradizione del loro popolo che, partendo dall’arte della Muay Boran, si è progressivamente evoluta e trasformata con un continuo processo di modernizzazione, fino ad arrivare ad essere classificata da tutto il mondo come uno dei più belli e spettacolari sport da combattimento. Tuttavia invitava gli atleti tailandesi a non dimenticare che l’origine di questo sport era la Muay Boran tailandese e che non dovevano permettere ai “farang”, che fossero più bravi di loro nella disciplina che li vede ambasciatori nel mondo. Rimarcava e faceva notare come ormai adesso, molte nazioni da ogni parte del globo si fossero organizzate per imparare la loro arte e quanto non fosse più così facile vincere contro di loro. Incita quindi, nella parte finale del discorso, tutti gli atleti tailandesi ad essere determinati affinché escano vincitori dal confronto, oltre che per la loro gloria, per quella della patria…. Ricordando a tutti che Muay Thai significa:  il metodo di lotta dei tailandesi. Terminava poi con il consueto.. viva il Re, lunga vita al Re! Segue il discorso di Mrs. Son Chai Ratanasuban, il quale appariva piuttosto seccato e costernato (per usare un delicato e dolce eufemismo…) per il fatto che l’atleta americano (lo sfidante al titolo mondiale di boxe WBA detenuto dal thai) era arrivato in incognita sordina 4 giorni prima ed egli non aveva potuto accoglierlo come aveva preventivato con stampa e TV , perdendo così un occasione che avrebbe permesso di promuovere maggiormente l’evento. Dopo questa personale esternazione, ha presentato alle telecamere  uno ad uno tutti gli atleti (compreso l’italiano) convocati per il maxi evento annuale, descrivendone le peculiarità tecniche ed esaltandone il temperamento. In ultimo anch’egli ha esortato gli atleti thai ad essere determinati (forse sentono il fiato sul collo) le sue testuali parole, forse per il momento volutamente esagerate, sono state:< Attenzione, i farang ci stanno superando!> Poi con riferimenti culturali e storico-politici, ha esortato a tenere alto l’onore della Tailandia come i loro antenati e tenere fuori gli invasori, come la propria storia di uomini liberi da sempre, ha insegnato a fare. (la Tailandia è l’unica nazione del sud est asiatico che attraverso alleanze non ha mai dovuto subire il giogo dei conquistatori bianchi.) Sono seguiti vari discorsi di tutte le autorità intervenute che, in inglese e rivolti agli ospiti, hanno pronunciato frasi di benvenuto, convenevoli ecc. Interventi questi, uniti tutti dal comune denominatore di non farsi battere dai “farang”, enfatizzando e stimolando lo spirito e l’onore patriottico che alberga in ogni thai, oltre al fatto di concludere tutti come recitando un copione, con il : <lunga vita al Re, viva il Re!> Ma la cosa più importante di tutte per gli atleti è mancata…: chi doveva combattere contro chi? Nessuno lo ha detto! Era la cosa che agli atleti premeva sapere maggiormente e di cui nessuno si è preoccupato di parlare. L’unica cosa che potevamo fare (e tutti lo hanno fatto) era lo scrutarsi l’un l’altro, fantasticando e pronosticando sul peso di ognuno, cercando di individuare il proprio o i propri possibili, eventuali avversari. Tensione altissima e sguardi infuocati e penetranti, tenevano gli atleti uniti, l’uno contro tutti! Ma anche alla fine dei convenevoli, né ufficialmente, tantomeno ufficiosamente, nessuno ha saputo o voluto.. dire niente. Cristian DaghioForse poteva essere una tecnica … quella della strategia della tensione, che ti affolla di caotici e intrigati pensieri  la mente, svuotandoti di energia il corpo. A telecamere spente poi… congedano tutti freddamente o con formale calore, danno appuntamento al pomeriggio del 4 per le operazioni ufficiali del peso. Qui alla presenza dei giornalisti, sono stai pesati prima i due pugili che dovevano disputare l’incontro mondiale WBA e dopo tutti gli altri, ma in ordine casuale. E a questo punto… abbiamo registrato un fatto molto strano. Curiosamente il peso registrato da tutti noi  “farang” è stato inferiore a quello che ognuno di loro pensava di far registrare… fino al punto che alcuni di questi si è spinto a pensare che forse… c’era qualcuno da far rientrare gioco-forza nel peso… ma forse, poteva essere stata la tensione? Ma la cosa che bruciava di più… era che ancora non si sapeva contro chi cavolo si doveva combattere. Nessuno lo ha detto neppure in questa occasione, alcuni si sono azzardati a chiedere ma pare che, a detta di questi, nessuno abbia ricevuto risposta. Finalmente è arrivato il giorno fatidico del 5 dicembre…. Grande era stata l’attesa di Cristian che dal momento della sua convocazione aveva vissuto in funzione di questa: diete particolari, sveglie all’alba, allenamenti massacranti, pesanti rinunce e praticamente forse, persino il sacrificio del suo ultimo match al Lumpinee, dove tra la paura di potersi infortunare e la conseguente mancanza della giusta concentrazione e massima determinazione, si era vista sfumare una seconda possibilità di vittoria, forse difficile… ma potenzialmente possibile! Comunque ormai il giorno del riscatto era arrivato e finalmente poteva tirare fuori tutto quanto aveva represso fino allora. L’evento era programmato all’aperto nell’enorme piazza di SANAM LUANG di Bangkok. Per darvi l’idea della vastità della stessa, basta pensare che oltre a questo grande torneo vi si svolgevano in contemporanea ben tre concerti diversi, senza che i decibel dell’uno potessero disturbare o confondersi con quelli degli altri. Naturalmente questa era gremita e  brulicante di gente come uno stuolo di formiche, dando una visione di paurosa annichilente grandiosità. Ma paradossalmente in mezzo a tutta questa magnificenza di allestimenti, nessuna area era stata riservata ed allestita per gli atleti, i quali avrebbero dovuto cambiarsi, riscaldare e prepararsi… in mezzo alla folla! Inutile descrivervi il caos generale che imperava, con la folla che calpestava le borse, i guanti ed ogni attrezzatura degli atleti… ma il fatto ancora più scandaloso era che… nessuno sapeva ancora chi sarebbe stato il proprio avversario. Non solo non era stata distribuita la scaletta degli incontri (se mai ci fosse stata) ma non c’era nessuna persona di riferimento a cui chiederla… nessuno sapeva dirti niente. Finalmente alle ore 14.00 iniziano gli incontri sottoclou di boxe e la folla si accalca in direzione del ring…. Quasi impossibile respirare. Fortunatamente si alza il vento, che porta refrigerio e ci appare come mandato dal cielo per volontà di un qualsiasi Dio pietoso… L’ultimo incontro è quello del mondiale WBA che termina prima del limite e giusto in tempo per far posto ad un acquazzone tropicale che si riversa impetuoso sulla piazza gremita di gente, la quale cercando frettolosamente riparo, fa temere il peggio!  Gli atleti vengono letteralmente spintonati dalla folla, poi dalle forze dell’ordine vengono fatti accomodare (si fa per dire) sotto le gradinate, bagnati come pulcini, con i piedi nel fango ed il morale sotto di questi. Il diluvio universale dura ben 20 minuti, durante i quali fa temere a tutti l’interruzione del torneo, ma alla fine di questo si riprende prontamente con il primo gruppo di atleti ,che disputano la prima poul del torneo in condizioni proibitive… Il ring allagato e inzuppato, non permette molti virtuosismi e gli atleti appaiono più determinati a finire il proprio incontro per potersene finalmente andare via, che a disputarlo mostrando il meglio di se stessi. Finisce la prima manche e salgono le autorità sul ring per presentare la seconda puol di incontri al rumoroso pubblico, che nel frattempo era tornato nuovamente a gremire la piazza. Ma ecco che un secondo acquazzone si rovescia impietoso e beffardo su tutti i mortali, che ormai rassegnati restano al proprio posto mentre le autorità, in doppio petto ed altrettanto inzuppati e rassegnati, pronunciano i loro discorsi benaugurali di felicità e longevità al Re! Penso che forse, a questo punto i cosiddetti “farang” intervenuti, avrebbero voluto dire volentieri due paroline nell’orecchio del sovrano…. Inizia il 2° gruppo di incontri sotto la pioggia sferzante dal vento quando il nostro Cristian riesce a sapere che dovrà combattere contro un campione birmano ed inizia finalmente a prepararsi psicologicamente all’incontro. Il suo allenatore Nu (Visnuchai Pedh Rung Rang) è un esperto conoscitore di tutti i pugili, scuole e loro peculiarità… Ma le sorprese non sono finite, ed ecco che, quando sembra tutto aver preso la giusta piega… arriva il preparatore del birmano e dice che vorrebbe combattere di boxe birmana (senza guanti e con regolamento diverso) Inutile dirvi la risposta di Cristian e di Visnuchai…  la parte avversa sembra ritirarsi in buon ordine. Viene avvertito Mrs. Son Chai, il quale manda il figlio a parlare con i birmani e che torna a rassicurare Cristian: < Si combatterà di Muay Thai>. Finito di fare il bendaggio… torna il promoter del birmano ed annuncia che : <O si combatte di boxe birmana o non se ne fa di niente!>. Arriva Son Chai che cerca di convincere Cristian a combattere secondo il regolamento birmano ma: < Mrs. Son Chai, questo è un torneo di Muay Thai in onore del Re di Cristian DaghioTailandia e non di boxe birmana per il Re birmano!> Son Chai comprende di non avere scelta… minaccia di squalifica il birmano, il promoter del quale confessa che non vuole combattere di Muya Thai perché sà che sarebbe perdente (evidentemente le vicissitudini sopradescritte hanno intaccato gli animi ed i nervi di tutti) Non c’è niente da fare… ormai hanno costruito un alta barricata oltre la quale si sono trincerati. Alla fine della favola… il birmano viene squalificato e cacciato dal torneo senza un soldo di rimborso… Son Chai si scusa con Visnuchai e paga per intero la borsa pattuita per  Cristian con la promessa che in febbraio si sarebbero risentiti per altre interessanti proposte….  “Pare che Son Chai abbia acquistato il nuovo boxing stadium della città di Pattaya (dove vive Cristian) e voglia usarlo per importanti incontri da mandare in diretta televisiva nazionale e via satellite in tutto il mondo”….  La seconda parte del torneo è stata al disotto delle aspettative anche e soprattutto per le condizioni proibitive del ring. Ma la cosa che maggiormente ha deluso è stata la totale disorganizzazione ed improvvisazione, forse anche a causa delle impietose, sfortunate e inopportune condizioni atmosferiche, che hanno colto di sorpresa una macchina organizzativa forse già claudicante… facendola andare letteralmente il tilt! L’augurio che possiamo fare è che tutto possa essere servito di lezione a quanti hanno forse peccato di superficialità ed eccessiva ingiustificata sicurezza… Arrivederci al prossimo anno!

 Natruralmente… nonostante tutto: <viva il Re , lunga vita al Re!>

Per i risultati degli incontri disputati ciccare sul portale:< www.megathai.it >


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