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TERMINATA LA CERIMONIA DI APERTURA SI COMINCIA SUBITO CON LE ELIMINATORIE NEL SEMI CONTACT E NELLA SUBMISSION WRESTLING. MOLTISSIME  LE CATEGORIE IN QUESTE SPECIALITA’. I PARTECIPANTI DIVISI IN MASCHI, FEMMINE E PER FASCE DI ETA’… OLTRE CHE NATURALMENTE, PER CINTURE.

1° giorno di gara:

SEMI CONTACT

Di: Franco Piccirilli

N.D.R. ringraziamo lo studio fotografico www.fotoantonucci.com per le foto inviateci con intento di disinteressata collaborazione con le nostre riviste e per una migliore resa nell’esposizione dei fatti.

Giovedì 23 novembre 2006

Cerimonia di apertura

Campionati del mondo di point fight

    

Con la cerimonia di apertura sono stati quindi ufficializzati questi primi campionati mondiali WTKA. L’ufficialità data dagli Ufficiali di Gara, provenienti da tutti i Paesi che il Presidente WTKA, dott. Michele Panfietti, ha saputo coinvolgere in questo evento.

    

Così i giudici si dividevano sui quattro quadrati di gara. Effettuavano quindi un breve breafing per consolidare quelle che certamente dovevano essere le conoscenze di ognuno circa le modalità di applicazione del regolamento di gara, relativamente al proprio gruppo e per come il responsabile di ogni quadrato forse riteneva importante puntualizzare. Questo ovviamente, per evitare discussioni successive, in fase di gara e giudizio, circa l’interpretazione del regolamento, per consentire quindi un più agile proseguimento della giornata.

         

Questa infatti si è presentata intensa per il numero di combattimenti svolti.In questa giornata erano infatti previste le eliminatorie per la disciplina di point fighting (semi contact).

    

I tabelloni degli incontri erano stati già stilati e appesi nei corridoi di servizio per l’accesso agli spogliatoi degli atleti. Questi infatti, potevano così agevolmente  informarsi sulla propria categoria di peso, quando dovevano confrontarsi e con quale avversario.

      

In ogni quadrato avevano preso posto tre giudici di gara, un arbitro centrale e due laterali.

Un tavolo di giuria per ogni quadrato dove era presente il cronometrista, l’addetto ai punti e un responsabile di quadrato. Ognuno dei tavoli era infatti dotato di un tabellone elettronico segnapunti, che sempre più spesso vediamo nelle più importanti manifestazioni, segno quindi di una meticolosa e attenta organizzazione anche per le innovazioni elettroniche.

    

Venivano quindi decise le categorie per ogni quadrato e quindi si procedeva a chiamare le coppie di atleti che si sarebbero poi confrontati sui quadrati di gara.

    

Nel frattempo, fuori dal palazzetto erano presenti fin dalla mattina ben due ambulanze con relativo medico a bordo, ed altrettanti all’interno del palazzotto, per consentire, nel caso di infortuni di atleti in gara tali da dover accompagnare all’ospedale, di poter continuare la manifestazione, assicurando comunque l’assistenza medica.

    

I coaches degli atleti venivano fatti accomodare su apposite sedie sistemate a bordo dei quadrati, da dove potevano seguire la gara del proprio atleta, quindi senza interferire con l’andamento, presentando così l’area di gara ordinata e sgombra, per consentire un più agevole lavoro da parte della terna arbitrale.

    

Si procede così alle eliminatorie delle varie (tantissime) categorie in gara previste per questo mondiale. Man mano che queste eliminatorie proseguivano, saliva anche il livello tecnico degli incontri e quindi la difficoltà di aggiudicarsi il match, anche considerando che ogni atleta, poteva dover sostenere diversi incontri prima di aggiudicarsi la finale.

    

Ma inevitabilmente a fine giornata, per ogni categoria rimanevano solo due atleti, quelli che avevano appunto superato tutti gli incontri previsti. Questi avrebbero poi disputato la finalissima, domenica 26 novembre.

    

Da notare come gli arbitri abbiano sempre provveduto a consultarsi in maniera pacatamente ordinata, ogni qualvolta riscontravano quelle che sembravano diverse interpretazioni per l’assegnazione del punteggio, riuscendo sempre a trovare quella che sarebbe poi stata la giusta decisione in quel contesto.

    


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