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COME TUTTI TORNEI MONDIALI CHE SI RISPETTANO, NON POTEVA CERTO MANCARE UNA ADEGUATA CERIMONIA DI APERTURA A SOLENNIZZARE L’INIZIO DELLE FASI ELIMINATORIE E PRESENTARE UFFICIALMENTE LE NAZIONI ED UFFICIALI DI GARA PRESENTI… OLTRE CHE PER RINGRAZIARE UFFICIALMENTE TUTTE LE REALTA’ POLITICO-AMMINISTRATIVE CHE HANNO PERMESSO IL SEMPRE DIFFICILE AVVENIMENTO. IL NOSTRO INVIATO REDAZIONALE CE LA DESCRIVE MINUZIOSAMENTE.LA CERIMONIA DI APERTURADi: Franco Piccirilli
Come ogni manifestazione che si rispetti, e forse proprio perché si trattava di un mondiale, non poteva mancare una cerimonia di apertura. Così la mattina presto, parto nuovamente per Viareggio, dove ero già stato solo poche ore prima alla cena di benvenuto, rimanendone piacevolmente impressionato ed oltretutto inaspettatamente gratificato. Solito viaggio e solita strada, che in questi ultimi periodi avevo avuto modo di percorrere varie volte…
Sono arrivato al palazzetto con un po’ di ritardo, posteggiando l’auto proprio di fronte all’entrata, temendo di aver perso qualcosa della cerimonia. Mi sono precipitato dentro e nei corridoi invece noto che fortunatamente stavano ultimando la meticolosa preparazione. Un corridoio pieno di gente, chi doveva fare e chi doveva dire… Chi era nei corridoi si coordinava con chi era all’interno del palazzetto, per aspettare il segnale per l’inizio della cerimonia…
A fatica raggiungo anch’io l’interno del palazzetto e sorpresa…. Nella notte, tutto era stato allestito sembra perfettamente per l’evento! Le materassine in gomma ricoprivano l’intero pavimento del palazzetto, delimitando l’area di gara. Erano state sistemate in modo da formare quattro quadrati di gara. Così di fronte ad ogni quadrato erano stati sistemati altrettanti tavoli di giuria, ognuno dei quali con il proprio tabellone segnapunti elettronico. Al centro era stata allestita e riservata un’apposita area in cui erano ospitati i rappresentanti delle organizzazioni aderenti a questi mondiali.
Tutta l’area era tappezzata con le locandine dell’evento. Sul soffitto erano state sistemati alcune simpatiche composizioni di palloncini con i colori della bandiera italiana. Quindi gli striscioni dei vari sponsor della manifestazione erano sistemati lungo la recinzione.
Alcune piante ornamentali erano state sistemate subito all’esterno delle materassine per creare una scenografia che non fosse solo quella per le gare, che si sarebbero dovute poi svolgere, ma anche per chi dagli spalti, poteva assistere all’evento avendone una gradevole visione d’insieme.
Il Presidente della WTKA e i vari membri dell’organizzazione erano elegantemente vestiti, così come negli altri giorni del mondiale, dando l’immagine di una sobria eleganza della manifestazione. Tutto è pronto, manca solo il segnale di inizio, che non tarda ad arrivare…
Così parte il suono della banda della Marina Militare Italiana, che entra nel palazzetto al ritmo di marcia, percorrendo il perimetro esterno dell’area di gara, fino a posizionarsi ad un estremo. Mentre continuava a suonare, entrano le delegazioni presenti a questo mondiale, rappresentate da un cartello con scritta la nazione partecipante, portato da una ragazza della scuola…., a cui l’organizzazione ha chiesto gentilmente di collaborare. Così sfilando e seguendo il medesimo percorso della banda della Marina Militare, 32 ragazze con altrettanti cartelli rappresentanti le nazioni presenti.
Mentre le ragazze percorrevano i lati del palazzetto l’annunciatore scandiva il nome delle singole nazioni, sotto lo scrosciante applauso del pubblico per ognuna di esse. Praticamente la fila delle ragazze indicanti le nazioni che partecipavano alla manifestazione riempiva il lato più lungo del palazzetto.
Ma come ogni manifestazione che si ritenga tale, deve potersi affidare anche ad un corpo giudicante valido e preparato professionalmente. Così, per dare la giusta enfasi e riconoscimento di stima verso i giudici, viene annunciato l’ingresso dei circa 80 giudici che dovranno valutare gli atleti che si misureranno sui 4 tatami. Questi sfilano nella divisa fornita dall’organizzazione, giacca blu e distintivo della WTKA, garantiranno la regolarità delle varie gare. Tutti allineati sfilando dentro il palazzetto posizionandosi di fronte alla fila delle nazioni, come a voler garantire l’imparzialità dei propri giudizi.
Il tutto con il sottofondo della banda della Marina Militare della Repubblica Italiana. La banda poi ha intonato l’inno italiano, quel Mameli che sembrava dimenticato, ritornava nel cuore di tutti i presenti, tanto che i giudici si mettevano la mano sul petto e il pubblico si alzava in piedi, testimoniando la propria emotiva adesione a questa cerimonia.
Il microfono quindi passava al dott. Matteo Palagi che annunciava l’adesione alla manifestazione anche da parte della Presidenza della Repubblica, leggendo una comunicazione del Presidente stesso che per l’occasione aveva inviato una apposita targa, in segno di augurio e benvenuto per le nazioni presenti.
La targa veniva portata in mostra, facendo sfilare una bimba e la sua accompagnatrice lungo tutto il palazzetto. Targa ricordo che certamente dava autorevolezza alla manifestazione, riconoscendone il valore sportivo e di aggregazione che lo sport, e questa manifestazione in particolare, forse da sempre esprime nei suoi valori. Durante tutto il percorso fatto dalla bimba cui era affidata la targa… noto che il pubblico intervenuto non aveva mai smesso di applaudire.
Ma l’organizzazione ci aveva ancora riservato una piacevole ulteriore sorpresa: un tenore ci ha quasi paralizzato sulle note dell’atto III dell’opera Turandot di Giacomo Puccini. Si, quel Giacomo Puccini vissuto a Torre del Lago, località nel Comune di Viareggio, forse non a caso scelto anche per questo, oltre che per la suggestiva musica di “Nessun Dorma”.
Non c’è stato bisogno di chiamare l’applauso perché questo è partito spontaneamente dal cuore dei presenti, riempiendo e caricando il palazzetto di emozione, che non poteva non esplodere nel battito delle mani. Successivamente venivano consegnate le targhe di riconoscimento ai Presidenti delle varie associazioni che hanno ufficialmente aderito a questi Campionati Mondiali: al dott. Giandomenico Bellettini, Presidente IASKA, al dott. Biagio Vitrano, Presidente WOMAA Italia (World Organization Martial Arts Athletes), WASKO.
Quindi il dott. Michele Panfietti chiamava al centro della sala i ragazzi dello staff che hanno contribuito e contribuivano a dare il loro sostegno logistico per la realizzazione ed il successo della manifestazione, per come l’organizzazione aveva saputo e voluto ottenere. Quindi era la volta del responsabile mondiale WTKA per la kickboxing il dott. Matteo Palagi, ed infine, ma non certo meno importante per il contributo che ha dato alla manifestazione è stato invitato al centro del palazzetto e presentato al pubblico il sig. Cristiano Radicchi, vice presidente mondiale WTKA.
Il Presidente della WTKA annunciava quindi l’apertura ufficiale del primi campionati mondiali open di kickboxing WTKA e IASKA. Sotto uno scrosciante applauso, la banda della Marina Militare riprendeva a suonare, accompagnando l’uscita, prima dei giudici e successivamente delle nazioni presenti a questo mondiale.
Tra qualche minuto sarebbero cominciate le eliminatorie per questi mondiali e dei quali vi parleremo negli altri articoli che seguono. |