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GENTILMENTE INVITATI DAGLI ORGANIZZATORI E CORRETTAMENTE ACCREDITATI COME STAMPA SPECIALIZZATA SUL WEB, ABBIAMO INGAGGIATO DUE DEI NOSTRI COLLABORATORI REDAZIONALI PER RECENSIRE LA 2° EDIZIONE DEI CAMPIONATI MONDIALI OPEN DI KARATE WTKA, ORGANIZZATI A VIAREGGIO. L’ORGANIZZAZIONE APPARE OTTIMA FIN DALLA SERATA DI BENVENUTO, CON UNA CENA OFFERTA DALLA FEDERAZIONE A TUTTI I RAPPRESENTATI DELLE NAZIONI INTERVENUTE.La serata di benvenutoDi: Franco Piccirilli
Così, a conclusione della solitamente diversa riunione di Redazione, ci organizziamo per questa cena.
Giorni prima la Redazione, attraverso quello che forse è uno dei suoi più autorevoli collaborati, nonché compagno di molti in svariate avventure, l’ormai conosciutissimo Roberto Fragale, è stata contattata dall’organizzazione centrale della WTKA, tramite il suo presidente mondiale Dott. Michele Panfietti, per trovare il modo di poter fare una completa ed esauriente recensione su ilguerriero.it, riguardo ai suoi Mondiali open di Karate, che si sono poi tenuti a Viareggio dal 20 al 24 settembre 2006. Per l’occasione, questa Redazione è stata ufficialmente invitata alla cena di benvenuto offerta dalla WTKA a tutti i rappresentanti delle nazioni partecipanti al mondiale. La Redazione aveva quindi deciso all’unanimità, di inviare per tale occasione la “migliore coppia” a disposizione, per rappresentare ilguerriero.it alla cena:
Ed eccoci ancora una volta assieme, per questo nuovo e piacevole incarico, ma… sono loro che ci mandano o siamo noi ad andarci? Chissà perché ma ci sentiamo proprio come una di quelle coppie famose che si vedevano un tempo in televisione, ma evidentemente l’uno riesce a tirar fuori il meglio (o il meno peggio?) dell’altro.
Non pensate che io sia sempre in coppia con Fragale, ma spesso si. Ci diamo quindi appuntamento per la sera di mercoledì 19. In Redazione incontriamo Antonio Casoria (illustre assente alla riunione di Redazione) e questo ci insospettisce su quello che forse sta preparando, ma come al solito non dice niente, pur manifestando di gradire il nostro incontro. Con la sua solita aria trasandata, ma non troppo, giacchetta aperta, ci guarda e ci sogghigna la solita sua raccomandazione… “stateve accuorti…” volendoci raccomandare di stare attenti a tutto ciò che accade, per poter poi magari prevedere cosa forse accadrà.
Non è uno dei quei viaggi che sono solito raccontare, in quanto non ce ne è stato il tempo, essendo il tragitto breve, giusto il tempo di arrivare… Quanto tempo? Quello che ci è voluto e quanto altrimenti? L’appuntamento con gli organizzatori della WTKA è al palazzetto di Viareggio (LU), in Via… (diciamo in “darsena” a Viareggio) mica posso ricordarmi tutto… Arriviamo che il palazzetto sembra chiuso, ma sentiamo provenire dall’interno rumori di persone, per cui evidentemente, se c’è gente dentro… ci deve esser anche il modo di poter… entrare. Così cominciamo a fare il giro all’esterno del palazzetto, cercando quella apposita apertura per poter entrare… Sapevamo che l’avremmo trovata, era solo questione di… qualche passo in più e così intatti è stato… Un assembramento di parecchie persone ci fa intuire (devo dire onestamente senza troppo sforzo) che forse è lì che dovevamo andare.
Infatti entriamo e facciamo un giro all’interno del palazzetto. Qui notiamo (non sembra, ma notiamo… Fragale molto meglio di me, mentre io riesco solo a stare a galla) che i rumori sentiti poco prima, erano quelli del personale e numeroso staff WTKA che stava ultimando i preparativi per la cerimonia di apertura, che si sarebbe tenuta al mattino del giorno dopo.
C’è molta gente che si muove, che salta da un posto all’altro del palazzetto. I corridoi sono pieni di persone che vanno e vengono. Sembra ci sia ancora molto da fare, o forse sono solo gli ultimi controlli, affinché la macchina organizzatrice apra domani la manifestazione al massimo della sua efficienza.
Anche nel corridoio sotto le tribune, ci sono svariate altre persone, in attesa di completare la propria registrazione per il mondiale. Quindi per non dare fastidio e aspettando di incontrare i responsabili della manifestazione, ci mettiamo da una parte per non intralciare il lavoro di quanti si stanno adoperando per la riuscita di questo evento internazionale.
Pensavamo di starcene tranquilli a parlare delle nostre cose (a te quando sono venute? Io le sto ancora aspettando, non dovrebbero ritardare troppo…) ma quando si esce con Fragale le sorprese non mancano mai di incontrarci. Così anche questa volta non manchiamo di incontrare alcuni personaggi del mondo del Karate che Fragale ha conosciuto ai tempi in cui praticava questa disciplina, si quei tempi, i suoi e di quali altri? Forse anche i vostri? Allora lo avrete sicuramente incontrato anche voi…! Così capitava di incrociare persone che conoscevano Fragale e che si fermavano a salutarlo, compiacendosi della sua presenza e ancora di più quando gli diceva che eravamo venuti per fare la recensione del mondiale WTKA su ilguerriero.it.
Quello che emergeva in questi occasionali, ma forse non troppo, incontri… era il fatto che naturalmente conoscevano, oltre a Fragale, anche il portale de ilguerriero.it e soprattutto i contenuti che giornalmente pubblichiamo. Non esitavano quindi a farci i complimenti, credo e spero meritati, per le nostre riviste sul web, quelle de “Il Codino Parlante”, proponendoci taluni di questi anche di voler in qualche modo collaborare con le nostre riviste, con l’invio di notizie trattanti anche la loro attività.
Incontriamo finalmente anche alcuni degli organizzatori tra cui il Dott. Michele Panfietti (Presidente mondiale e creatore della WTKA) con il quale intratteniamo una esauriente conversazione per sapere cosa sia questa WTKA e della quale vi parleremo nei successivi articoli. Gli organizzatori sembravano quindi contenti e soddisfatti della nostra presenza e non mancavano di farci sapere che erano a nostra disposizione nel caso avessimo avuto bisogno… Vi confesso che io mi sentivo quasi un “pesce fuor d’acqua”, ma assieme al Fragale è come nuotare in… casa!
Ma ad un certo punto… Fragale scorge tra i presenti una persona che non vuole assolutamente fare a meno di incontrare… E’ una occasione unica per incontrarlo e per scambiare due parole. Un personaggio che poi mi racconterà essere stato anche uno dei suoi riferimenti sportivi in quegli anni di cui sopra. L’aria da ragazzo, ancora pieno di cose da dare, fisico asciutto e occhi vitali, questo mi è sembrato… il M° Alessandro Fasulo!
Fragale lo chiama e lui girandosi, lo riconosce. Non si erano mai incontrati prima di allora da molto tempo, o almeno non avevano mai avuto modo di scambiare parecchie parole ed opinioni, come hanno invece fatto in questa occasione. In maniera del tutto naturale cominciano a parlare degli albori del karate in Italia ed in particolare di quella nazionale Italiana di karate di cui fu parte anche il M° Fasulo… e udite udite… vengo a sapere che della stessa nazionale di Karate di quei tempi, faceva parte anche Ennio Falsoni! Ci ha così piacevolmente trattenuti raccontandoci particolari di qual periodo e aneddoti di personaggi noti a Fragale, sciorinando nomi come: Schiappacasse, Munda, Parisi, La Cassia e tanti altri… (purtroppo a me sconosciuti in quanto mamma e babbo forse, in quel periodo non mi pensavano proprio!) finanche, di quella volta che ai mondiali in Giappone in un incontro del M° Alessandro Fasulo… era arbitro centrale il M° Nakayama!
Ad un certo punto mi è sembrato si fosse creata intorno a loro una sorta di “cappa del tempo”. Erano come proiettati in un passato attuale, e devo dire che forse ho notato anche una certa commozione per come il M° Alessandro Fasulo era contento ed eccitato nel sentire come Fragale lo ricordasse precisamente ed insieme facessero rivivere anche altri noti personaggi della storia del Karate italiano: l’avv. Ceracchini, Basile, Shirai, Panada, Pace, ecc. e declamavano le prime sigle federali: AIK, FIK, FESIKA, e poi la nascita delle sorelle: FIAM, FIDEKA, poi FIKEDA ed infine FILJKAM… Tempi forse pionieristici per questa arte marziale, dove molti di quelli che hanno dato impulso al suo sviluppo, non sono forse conosciuti e riconosciuti come tali, da molti di quelli che attualmente e recentemente praticano questa disciplina, ignorandone quindi gravemente le origini e la storia in Italia. Se questi nuovi personaggi emergenti sono diventati tali, lo devono anche all’ostinata passione e allo spirito di sacrificio di persone come il M° Alessandro Fasulo ed i tanti altri menzionati, ma non solo.
A questo, Fragale non poteva certo venir meno, riconoscendo al M° Alessandro Fasulo proprio ciò che lui ha fatto, e quindi anche la sua origine di marzialista cui ha contribuito anche lo stesso Fasulo, divenuto per molto tempo uno dei suoi campioni e poi maestri di riferimento, ammirato e stimato, forse inarrivabile, ma proprio per questo appariva come l’uomo marziale a cui tendere. Consci di tutto questo, Fragale ed il M° Fasulo si sono quindi accordati per trovare il modo di spiegare e raccontare ai nostri lettori cosa era il Karate di quei tempi… per aiutarli a comprendere meglio che cosa sia il Karate di oggi. Fragale ha quindi proposto al M° Alessandro Fasulo di inviare in Redazione del materiale da cui poterne fare articoli che raccontino di questo emblematico e credo storico, personaggio del Karate italiano. Se questo progetto dovesse attuarsi, state certi che potrete leggerne il tutto, sulla rivista web “Il Codino Parlante”.
Finiamo di parlare con il M° Alessandro Fasulo e subito ci chiamano per andare alla cena appositamente organizzata per i rappresentanti delle 35 nazioni accorse ai mondiali open di karate WTKA.
Pensavamo di doverci spostare con i nostri mezzi, ma l’organizzazione della WTKA ci sorprende, facendoci trovare davanti al palazzetto un apposito pullman turistico su cui salire assieme a tutti gli altri rappresentanti per raggiungere il ristorante.
Arriviamo poco dopo davanti al “Giordano Bruno” – una lussuosa “Enoteca Ristorante” sul nuovo lungomare viareggino, non troppo distante dal palazzetto. Un locale ben allestito, con luci soffuse, addirittura con candele sui tavoli, per una tranquilla serata di incontri… piacevoli.
Ci hanno quindi fatto accomodare al tavolo a noi riservato, con altri ospiti italiani e non. Tra questi il responsabile dell’allestimento scenografico del palazzetto e i rappresentanti delle nazioni Francia e Senegal.
Il rappresentante francese catturava la nostra attenzione per la sua spiccata conoscenza dell’italiano, con tipiche inflessioni meridionali, a cui non manchiamo di congratularci, che ci permettono di scambiare una piacevole conversazione sui diversi modi italiano e francese, nelle gestioni politico-federali organizzative del karate.
Anche con il rappresentate del Senegal riusciamo a scambiare qualche parola, benchè la conoscenza dell’italiano di quest’ultimo risulta meno appariscente di quella del francese (forse la lontananza dall’Italia?)…
Con l’allestitore invece, troviamo il modo di fare una piacevole conversazione su varie argomentazioni che di volta in volta ci propone ed espone con la stessa passione che mette nel suo lavoro. Ci fa comprendere come il “bisogno aguzza l’ingegno” sia ancora quanto mai attuale, ma solo per quelle persone che hanno l’arguzia di usare l’ingegno, attraverso le proprie naturali capacità.
Durante queste piacevoli conversazioni poi, non mancavamo di essere visitati dagli accorti e premurosi organizzatori. Poi i camerieri cominciavano a servire la deliziosa cena, che non vi sto a raccontare nei particolari, per non destare la fame… se quando leggerete non avete poi modo di placarne l’appetito eventualmente risvegliato.
Avevamo notato come sulle tavole non comparissero le bottiglie di vino, ma solo quelle dell’acqua. La nostra curiosità veniva poi prontamente spiegata con la vista del “maitre du vin” che girava per i tavoli, per tutto il tempo della cena, con la bottiglia di vino più appropriata al piatto di portata e sempre pronto a riempire i nostri bicchieri, che nel frattempo si erano vuotati.
E per vuotare i bicchieri non sono mancati i tradizionali brindisi, in cui ogni occasione di commemorazione, era forse la scusa per mandare giù e degustare, un po’ di buon vino rosso…
Una serata piacevole e giustamente organizzata per rinsaldare la conoscenza reciproca dei numerosi rappresentati delle diverse nazioni presenti a questo mondiale open di Karate, facendo a noi toccare con mano, una realtà che poteva “sulla carta” solo sembrare… ma che appariva nella realtà forse esattamente invece, per come gli organizzatori avevano abilmente preparato.
La nostra presenza, voluta dagli organizzatori a testimoniare questo, ci ha dato modo di entrare in diretto contatto anche con questa realtà delle Arti Marziali nel nostro Paese, e soprattutto con le diverse, ma forse meno di quanto si potrebbe immaginare, realtà dei Paesi aderenti all’iniziativa.
Per la serata potevamo certamente ritenerci soddisfatti e “caricati” a sufficienza per il lavoro che avremmo poi svolto nei giorni successivi, assicurando la nostra presenza per poter documentare quello che è stato questo Campionato Mondiale Open di Karate firmato WTKA.
PROGRAMMA GARA:
CAMPIONATI DEL MONDO OPEN KARATE Più di 200… tra CLASSI E CATEGORIE DI GARA!
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