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CONCLUSI I MONDIALI WAKO RISERVATI UNICAMENTE ALLE CLASSI “CADETTI” E “JUNIORES”. IL BOTTINO DELLA DELEGAZIONE ITALIANA: 5 MEDAGLIE D’ORO; 9 QUELLE D’ARGENTO E 11 BRONZI; CHE PORTANO L’ITALIA AL 4° POSTO NEL MEDAGLIERE GENERALE. BEN 1025 I GIOVANI PARTECIPANTI E PROVENIENTI DAI 5 CONTINENTI. NOTIZIA ATTESA: LA IAKSA ENTRA UFFICIALMENTE NELLA WAKO…!Mondiali WAKO
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Prima di addentrarci nei discorsi prettamente tecnici, voglio ricordare che questi Mondiali resteranno una pietra miliare per la Wako perché dopo 18 anni, la Iaksa, una delle organizzazioni internazionali a noi concorrente sino a qualche mese addietro, proprio a Zara è stata definitivamente incorporata nella Wako e molti dei suoi membri più autorevoli e importanti, erano presenti con i loro atleti nel nostro Campionato. Zara dunque ha sancito la ricucitura di uno strappo che era avvenuto nel 1988,allorché tre miei amici come Geert Lemmens, Peter Land, e Jeremy Yau lasciarono la Wako perché in disaccordo con Georg Bruckner col quale avevo fatto un accordo, e fondarono la Iaksa appunto. Questa fusione , già siglata a Seul, in Corea, nel corso della 40esima assemblea GAISF lo scorso 6 aprile, porterà al definitivo riconoscimento di WAKO da parte di quel importante organismo sportivo internazionale. La ratifica del nostro riconoscimento avverrà il 17 ottobre a Monaco, nel corso della riunione del Consiglio del GAISF. |
Sembrerà ovvio che io dica quello che sto dicendo, perché sono il presidente di questa organizzazione, ma vi garantisco che sono rimasto affascinato sia dal livello tecnico di questi giovanissimi atleti, sia dal loro comportamento, dalla loro educazione.
Vedere dei frugolini di 10-12 anni che si muovono come degli adulti sul tatami, che tirano calci a mitraglia come Bill Wallace e che hanno la velocità di un piccolo razzo, è meraviglioso e stupefacente. Così come è bellissimo vedere che al termine di 2 riprese, il perdente accetta la sconfitta, porge la mano all’avversario e ,dopo che l’arbitro centrale ha assegnato la vittoria, egli si rechi nell’angolo del coach dell’avversario e si inchini a lui o gli dia la mano.
Tutto ciò significa che i tecnici di questi atleti hanno saputo educare meravigliosamente i loro atleti.
Lo sport, come metafora della vita, è così che andrebbe sempre inteso. Siamo tutti lì per vincere una medaglia e cavolo se mi impegnerò per farlo. Ma se poi non vinco, pazienza! Ci riproverò. Ed è qui la meraviglia , perché in fondo, quello che conta per davvero è “come” si vince o si perde, ossia rispettando l’avversario, rispettando le regole, rispettando i giudizi degli arbitri. L’importante è mettercela tutta, impegnarsi al limite delle nostre qualità psico-fisiche. Il resto è solo una faccia della stessa medaglia. Semplicemente stupendo!
Che lo sport, la kicboxing in questo caso, è aggregante. Pensate che a Zara avevamo squadre dall’Iraq e da Israele (che al suo interno aveva atleti arabi!). Se si pensa a ciò che vediamo ogni giorno in televisione, ai massacri, alle auto-bomba che mietono centinaia e centinaia di civili in Iraq, non è incredibile vedere dei giovanissimi atleti – che nel loro paese si allenano da qualche parte!- venuti da tanto lontano per il piacere di cimentarsi nelle discipline della kickboxing? Per me è sorprendente, inimmaginabile.
Se poi è vero che il microcosmo rappresenta sempre il macrocosmo (ammesso che questi Mondiali siano stati un microcosmo!), devo dire che dal punto di vista dei risultati è avvenuto ciò che, tutto sommato, già avevamo notato a Szeged e a Agadir, nell’ambito degli ultimi 2 campionati mondiali seniores: e cioè che i russi sono sempre maledettamente forti, giovani o adulti che siano; che in Europa gli ungheresi sono attualmente quelli da battere nel light e si stanno facendo molto pericolosi anche nel semi ; infine che il livello tecnico cresce continuamente anche tra i giovani e che taluni di loro sono già più forti dei colleghi seniores.
Seguire tutti gli atleti è pressoché impossibile nel baillame di un Mondiale : troppi gli atleti, troppe aree di gara, troppi i problemi da seguire, tanti i ricordi o le emozioni che poi però svaniscono.
Due cose però mi sono rimaste impresse: la bravura tecnica, la determinazione, la spettacolarità di un gruppo di atleti ungheresi della scuola di Istvan Kiraly, e l’impresa di un giovanissimo atleta italiano, Andrea Punzio, allievo del maestro Riccardo Wagner di Catania, che ha conquistato l’oro in una categoria, quella dei 63 chili di full, tra le più difficili e affollate sempre, battendo tutti.
Istvan Kiraly dice che il segreto del successo dei suoi atleti sta nella mole e nella qualità di lavoro che si sobbarcano. Mentre da noi un corso di kickboxing prevede allenamenti bisettimanali di un’ora ciascuno, a lui ogni lezione è di 3 ore consecutive, 50 minuti delle quali dedite allo stretching. I suoi atleti calciano in maniera incredibile, sono però anche velocissimi, hanno un timing impressionante, sono difficilissimi da battere. Provare per credere!
Andrea Punzio, inserito in un tabellone di 12 atleti, ha avuto un match duro sin dall’avvio, contro l’ucraino Oleksandr Oltyan. Quindi ha avuto la meglio sul bosniaco Ervin Majetic nei quarti di finale. Qui giunto ha trovato il russo Ratmir Khalimov (era possibile presentare 2 atleti per categoria di peso in questi Mondiali!) e in finale, il capolavoro: battendo nettamente (per 3 giudizi a 0,all’unanimità !) il secondo russo presente, il biondo Andrei Smirnov. Come tutti i russi Smirnov, più tarchiato del nostro atleta, era in possesso di una boxe superiore e più potente. Ma Punzio era certamente più scaltro e intelligente . Ha evitato di farci a cazzotti, entrava e usciva con belle combinazioni, non stava mai fermo e, soprattutto, era lui che tirava sempre d’anticipo. Grintoso, determinato, è piaciuto enormemente a tutti. Complimenti vivissimi a lui e al suo coach per uno splendido torneo!
Non me ne vogliano le decine e decine di altri atleti italiani bravissimi, ma secondo me Andrea ha compiuto un’impresa straordinaria.
Avevamo 62 atleti italiani in gara, mica uno scherzo, che insieme ai tecnici, agli arbitri e a familiari hanno riempito 2 pullman per un totale di delegazione italiana che ha sfiorato le 120 unità, quarta in ordine di grandezza, dietro a Croazia, ovviamente, Russia e Inghilterra.
Capitanata dai tecnici Roberto Montuoro per il semi contact (cui si è spontaneamente affiancato Gianfranco Rizzi, uno dei tecnici delle squadre seniores), Giorgio Perreca per gli sport da ring, Alberto Leonardi per le Forme Musicali, l’Italia ha conquistato complessivamente , come si noterà dalla tabella che alleghiamo, ben 5 ori, 9 argenti e 11 bronzi.
Se volevamo una conferma allora, sullo stato di buona salute insomma, delle nostre discipline, ebbene l’abbiamo avuta!
Ritengo che la kickboxing possa essere già considerata una delle discipline a crescita più rapida nel mondo.
GOLD MEDAL |
5 |
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SILVER MEDAL |
9 |
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BRONZE MEDAL |
11 |
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Risultati della nazionale italiana
classe |
mf |
categoria |
Nominative |
Class. |
cad 10/12 |
f |
kg -32 |
Lanzilao Martina |
2° |
cad 10/12 |
f |
kg -37 |
Lanzilao Veronica |
* |
cad 10/12 |
f |
kg -47 |
Lico Cinzia |
3° |
cad 10/12 |
f |
kg +47 |
Riccardi Adriana |
3° |
cad 10/12 |
m |
kg -28 |
D'Aiello Robin |
* |
cad 10/12 |
m |
kg -37 |
Tornatore SalvatoreDiego |
* |
cad 10/12 |
m |
kg -42 |
De Blasio Emanuele |
3° |
cad 10/12 |
m |
kg -47 |
Di Massa Antonio |
* |
cad 13/15 |
f |
kg -42 |
Cavallaro Roberta |
3° |
cad 13/15 |
f |
kg -46 |
Valenti Soraya |
* |
cad 13/15 |
f |
kg -50 |
Licata Maddalena |
1° |
|
|
|
Tassiero Antonella |
* |
cad 13/15 |
f |
kg -55 |
Annunziata Vittoria |
* |
cad 13/15 |
f |
kg -60 |
Impagliazzo Emanuela |
2° |
|
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|
Vurro Felicia |
* |
cad 13/15 |
f |
kg -65 |
Lattero Mariarosaria |
* |
cad 13/15 |
f |
kg +65 |
Parisi Maria Chiara |
* |
cad 13/15 |
m |
kg -42 |
Scolpito Eduardo |
2° |
|
|
|
Gritti Daniele |
* |
cad 13/15 |
m |
kg -47 |
Malvito Domenico |
* |
cad 13/15 |
m |
kg -52 |
Mattera Luca |
3° |
cad 13/15 |
m |
kg -57 |
Strano Francesco |
2° |
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|
Tassero Maurizio |
1° |
cad 13/15 |
m |
kg -69 |
Barruffo Flavio |
* |
cad 13/15 |
m |
kg +69 |
Langione Giuseppe |
3° |
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Dario Fabrizio |
2° |
junior |
m |
kg -57 |
Gagliardi Vincenzo |
3° |
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Savoca Michele |
* |
junior |
m |
kg -63 |
Occhiato Giuseppe |
* |
|
|
|
Pagan Federico |
* |
junior |
m |
kg -69 |
Pipicelli Matteo |
* |
|
|
|
De Cristofaro Luca |
* |
junior |
m |
kg -74 |
Sivero Vincenzo |
* |
junior |
m |
kg -79 |
Natale Marco |
3° |
|
|
|
Viscovo Livio |
2° |
junior |
m |
kg -84 |
Di Lorenzo Francesco |
* |
|
|
|
Caianiello Giovanni |
1° |
junior |
m |
kg -89 |
D'alessandro Francesco |
2° |
junior |
m |
kg +89 |
Varone Felipo |
1° |
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Ibello Aniello |
2° |
junior |
f |
kg -50 |
Cavallaro Giulia |
3° |
|
|
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Miccio Flaviana |
* |
junior |
f |
kg -55 |
Baio Serena |
* |
junior |
f |
kg -60 |
Qualizza Elisa |
* |
|
|
|
Letic Amorella |
* |
junior |
f |
kg -65 |
Spagnolo Francesca |
3° |
junior |
f |
kg +70 |
Boselli Erika |
3° |
Full Contact kg.-63,500 |
Punzio Andrea |
1° |
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FORME MUSICALI |
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DALILA FERRIGHI |
2° |