CI GIUNGE L’INFORMAZIONE DA PARTE DI UNO DEI NOSTRI PIU’
ATTIVI COLLABORATORI: MARCO MAGLIANO; RIGUARDO AD UN SUO INTERESSANTE
ESPERIMENTO DIVULGATIVO E RESO POSSIBILE DA UNA COLLABORAZIONE CON UNA
INSEGNANTE SCOLASTICA DI EDUCAZIONE FISICA, IN UN ISTITUTO MAGISTRALE CON
INDIRIZZO PEDAGOCICO-SPORTIVO. PENSIAMO CHE
LA COSA DOVREBBE
INORGOGLIRCI TUTTI E SPERIAMO POSSA SERVIRE DA “SPUNTO” ED ESEMPIO DA
IMITARE, PER I PIU’ PREPARATI TRA VOI.
I nostri istruttori salgono in
cattedra!
Di: Marco Magliano
"Nel
proseguo della collaborazione instaurata tra il sottoscritto e la responsabile
di Educazione fisica dell'istituto magistrale "CANOSSA" di Fidenza (la
mia città) sono stato invitato ed ospitato Sabato 11 febbraio, per tenere una
piccola relazione inerente l'alimentazione, l'alimentazione integrata e doping,
alle classi di 1°; 2°; e 3°; con indirizzo Pedagogico Sportivo. In qualità
di preparatore atletico CSEN Coni e Istruttore di Sport Da Ring , mi sono
soffermato molto più sull'aspetto ludico (se così si può dire)
dell'argomento, cercando di non tediare i poveri ragazzini che poi
sull'argomento dovranno svolgere le verifiche in classe, con termini troppo
pesanti e scientifici, ma cercando di andare alla base di quello che il cibo fa
nel nostro corpo e cosa il nostro corpo fa con il cibo introdotto. Siamo partiti
da una presentazione classica dei macro e micronutrienti, cercando di far bene
intendere cosa significhi oggi una “alimentazione corretta”. Eh sì, proprio
così… perchè troppo spesso si vedono contrapposte due tipologie di
adolescenti, il sovrappeso e il sottopeso, già a 14/15 anni non vi è più
criterio di un normotipo che possa essere inteso da una società
"moderna" che vede forse solo nell'apparire, la vera essenza
dell'essere. Vi è molta confusione oggi nell'alimentazione, causata da una
miriade di informazioni sbagliate, tedianti e controverse, forniteci dai mass
media in generale ma anche da credenze popolari fin troppo radicate in una
società che vuole essere all'avanguardia nel mondo, per ciò che concerne anche
il campo alimentare. Non per altro Parma e dintorni è soprannominata
la Food Valley
proprio per la miriade di insediamenti industriali dedicati all'alimentazione e
alla produzione e trattamento di materie prime, per ricavarne appunto alimenti
classici della nostra zona come parmigiano, prosciutti, insaccati, pasta ecc....
Pasta: questa è stata la parola
tabù che per prima è saltata fuori. Su circa 25 ragazzi presenti almeno 4
hanno confessato di evitare la pasta e il pane per timore di ingrassare, almeno
un'altra metà lo avrebbe fatto se non per la troppa soggezione che si instaura
automaticamente in questi frangenti. Allora il ghiaccio è stato rotto proprio
su quest'argomento, cercando di illustrare meglio le condizioni di
iperinsulinismo, parlando di pancreas, Glucagone e insulina , alimenti e
relativo indice glicemico. Passata questa fase, che ha visto molto coinvolti gli
studenti , abbiamo proseguito sul discorso sportivo, cosa mangiare prima e dopo
una allenamento e una prestazione di gara, partita o sforzo individuale e qui le
classiche lacune sono emerse, sopratutto su quello che c'è da fare dopo, anche
perchè il prima, parlando di adolescenti , per loro fortuna ha meno importanza,
in quanto la maggior parte dei ragazzi ha una produzione ormonale ottimale e
quindi ancora poco dedita a scompensi. Ha lasciato molto allibiti il fatto che
prima il corpo recupera e poi costruisce, sul fatto che bisogna porre del tempo
tra allenamenti e partita, che bisogna recuperare le energie altrimenti il corpo
rischia di cannibalizzare il proprio sistema pur di recuperare e che quindi, se
viene ricercato un miglioramento di performance o semplicemente una
diversificazione della propria composizione corporea (sopratutto dimagrimento
tra le ragazze è stato l'argomento clou!) bisogna cercare di equilibrare il
tutto tra alimentazione-riposo-allenamento.
Abbiamo poi affrontato il
discorso integrazione alimentare, soffermandoci molto sul discorso dei
dimagranti e aiuti esterni, che sempre di più vediamo pubblicizzati come una
panacea per evitare faticose ore di allenamento in palestra. Ecco che qui a
spada tratta ho cercato , spero riuscendoci, a convincere la mia platea che
una corretta alimentazione, una corretta educazione motoria, pratica
attività, rendere più varia la nostra vita e cercare inutili pigrismi , ci
porterà ad un benessere sicuramente positivo e che alla loro età non c'è
sicuramente bisogno di ricorrere ad intrugli "sciogligrasso" ma solo
ricercare un più corretto stile di alimentazione. Altro argomento proposto è
stata l'anoressia, chiedendomi appunto cosa fosse e come mai accade che una
ragazza diventa anoressica. Signori non sono uno psicologo, ma sicuramente ho
letto e studiato molto sull'argomento poichè se 1 bambino su
3 in
Italia è in sovrappeso è anche vero che 1 ragazza su 10 soffre di
disturbi alimentari! Ecco che ho cercato di dissuadere le presenti da
questa pratica, soffermandomi sul fatto che l'anoressia diventa una malattia
nell'organismo ma indotta da un nostro gesto, il nostro corpo non accetterebbe
mai di rifiutare il cibo se non ne fosse costretto e che cercare di eliminare i
peccati di gola o semplicemente i problemi che noi stessi ci creiamo, non è una
soluzione logica ne tanto meno matura, ad un eventuale problema di peso. Ho
anche comunque fatto riferimento che molto spesso, sono le persone già
magre che ricorrono alle pratiche che portano all'anoressia e difficilmente le
persone in sovrappeso lo fanno , quindi il fattore psicologico è sicuramente
predominante. Superato questo , per me, difficile argomento siamo passati a
parlare, molto sommariamente ma in termini sicuramente decisi, della pratica
odierna del doping nello sport.
Esponendo le mie idee ed
esperienze ho cercato di far capire come oggi purtroppo si ricercano i
limiti atletici fisiologici ancora prima di aver completamente sviluppato le
proprie naturali capacità fisiche, sopratutto perchè il campione deve essere
giovane e rendere subito a 18 o 20 anni e che quindi, molti preparatori senza
scrupoli sottopongono i propri atleti a pratiche pericolose e spesso
stupide, pur di trionfare già in giovane età e come alcuni genitori spesso,
sono complici consapevoli di queste situazioni . Ho anche fatto notare come
molto spesso si vedono campioni che durano 2 o 3 anni per poi scomparire
nel nulla e questo ci deve far riflettere......
Personalmente questa esperienza
mi ha fatto crescere un desiderio ancora più forte di interagire con le fasce
giovanili, trasportando quello che è il mio entusiasmo di sportivo e
allenatore, verso una fascia di persone sempre più dedite al videogioco che
alla corsa e questo intristisce maggiormente quando poi vediamo genitori , anche
della mia stessa età, che non spronano i propri figli verso nessun tipo di
attività, ne tantomeno ad una pratica comune padre-figlio, che potrebbe essere
già incentivante. Ovviamente ho spezzato una lancia in favore delle nostre
fantastiche discipline invitando tutti i ragazzi a provarne la pratica durante
una delle mie lezioni che , per mia fortuna, vedono sempre di più la
partecipazione di giovani leve!
Ciao, alla prossima
lezione!!!!!!
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