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CI GIUNGE UN COMUNICQATO DELL’UFFICIO STAMPA Kombat gym, SULLE ULTIME TRASFERTE DEL PROMOTER ITALIANO GIAMBATTISTA BOER. ULTIMAMENTE CONVOCATO A PIU’ RIPRESE DALLA KOMBAT LEAGUE ANCHE COME ARBITRO, GIUDICE E SUPERVISORE DI IMPORTANTISSIMI MATCHES INTERNAZIONALI.Gianbattista Boer tra i grandi della Kombat LeagueDi: Ufficio Stampa Kombat GymOggetto: Gianbattista Boer tra i grandi della Kombat League: giudice e supervisor nella sfida d'addio di Duncan Airlie James, leggenda della kick boxe brittannica.
Gianbattista Boer tra i grandi della Kombat League. Il maestro e promoter del Kombat Gym Fiume Veneto è stato invitato dalla neonata federazione degli sport di combattimento a prendere parte in qualità di supervisor e giudice internazionale ad una prestigiosa riunione di kick e thai boxe, tenutasi a Glasgow in Scozia nei giorni scorsi. Il meeting, ospitato in un vecchio teatro in stile vittoriano, doveva festeggiare l'addio alle competizioni di Duncan Airlie James, 45enne leggenda della kick boxe scozzese, che nella circostanza ha messo in palio il titolo mondiale di thai boxe (categoria 95 kg) delle sigle Kombat league e Wpkl. Il vecchio leone dei ring brittannici non è riuscito però a difendere la cintura iridata, che ha dovuto cedere al 24enne ceko Daniel Waciakowski, già protagonista anche nel circuito del K1, a causa del riacutizzarsi di un infortunio ad una spalla. Una sconfitta con l'onore delle armi, che tuttavia gli è valsa l'ovazione del pubblico di casa. Nel sotto clou della riunione si è tenuto poi un incontro valido per il titolo brittannico Wpkc. Per Boer, che già in passato aveva risposto alle convocazioni della Kombat League per arbitrare match in Canada e Turchia, una grandissima esperienza professionale ed umana, vissuta assieme a delle autentiche icone mondiali degli sport da combattimento. "Ho potuto conoscere ed ammirare due grandissimi campioni -ha commentato il maestro del Kombat Gym - e respirare un'atmosfera d'altri tempi.
Nella suggestiva cornice del palazzo vittoriano, che ha ospitato il meeting, sembrava di essere ripiombati indietro nel tempo, ai primordi della boxe e degli sport da ring, quando negli ultimi anni dell'Ottocento, i fighters si misuravano ai limiti dello sfinimento sulla mitica distanza di 100 round". |