GIUNGE IN REDAZIONE UN APPELLO DA PARTE DI UN GRUPPO DI
APPASSIONATI, FIRMATA DA GUIDO COLOMBO, PER L’ORGANIZZAZIONE DI GARE,
ALL’INTERNO DI UN CIRCUITO “OPEN” DI SPORT DA COMBATTIMENTO… MA SOLO NELLA LORO
VERSIONE LIGHT. COME GENTILMENTE RICHIESTOCI, PUBBLICHIAMO CON PIACERE L’AVVISO.
II° edizione dei campionati italiani di MMA light
Di: Giorgio Rola
Dopo
l’incoraggiante successo della prima edizione, riparte quest’autunno il
campionato italiano “open” a tappe di free fight light.
La prima edizione di questa competizione, una novità assoluta
per il nostro Paese e non solo, si è svolta su tre gare nella scorsa primavera.
Incoraggiati dal riscontro partecipativo ottenuto, gli
organizzatori ci riprovano e puntano anzi, ad ampliare la portata della
manifestazione.
“L’anno scorso – spiega Guido Colombo, ideatore della
competizione – abbiamo avuto presenze di clubs da diverse regioni italiane oltre
che, dato altamente significativo, di discipline molto diverse, persino di arti
marziali tradizionali.
Le gare però, si sono svolte tutte in Lombardia, dato che non
abbiamo avuto il tempo di contattare promoters interessati a partecipare nel
resto della Penisola.
Colgo quindi l’occasione per lanciare un appello a tutte le
palestre di MMA (e non solo) che volessero ospitare una tappa di questo
campionato: ci contattino e ci comunichino la loro disponibilità ad organizzare.
E a scanso d’equivoci, dico subito che non chiediamo nessun
impegno finanziario, solo che vengano rispettati alcuni criteri
nell’allestimento della competizione”.
La manifestazione è infatti totalmente volontaristica,
promossa da un gruppo di appassionati, che sperano solo di promuovere le MMA in
Italia. Quest’anno infatti, oltre al free fight light, la competizione includerà
anche la submission.
Inoltre, di norma, ogni tappa si svolge in concomitanza con
gare light di altre discipline (thai boxe, kickboxing, savate, light e semi
contact, …..). Un’ottima occasione quindi, per far gareggiare il maggior numero
possibile di atleti per i clubs che non si dedicano esclusivamente alle MMA.
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“Intanto perché tutti sono dei principianti prima di
diventare bravi e quindi questo tipo di gare possono essere molto utili come
avvicinamento al contatto pieno.
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Poi perché non tutti hanno effettivamente le doti per
arrivare a dei matches col KO, che specie nel Valetudo, sono davvero una
competizione per pochi.
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E soprattutto perché se si vuole che uno sport abbia
successo… o lo si fa diventare un fenomeno mediatico (ma purtroppo non è il
caos delle MMA in Italia) oppure bisogna incrementare la base dei praticanti.
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La versione light in questo, è utilissima, perché rende una
disciplina d’elite accessibile a tutti. In questo… l’esempio degli altri sport
da combattimento, ultima proprio la boxe… è assai significativo”.
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